Una multa pesante e probabilmente anche il ritiro della patente. Ecco cosa rischia Mohamed Salah, scoperto alla guida dell’auto mentre consultava il cellulare. Una distrazione fatale che risale a qualche giorno fa, dopo la vittoria del Liverpool per 4-0 sul West Ham.
L’egiziano stava lasciando Anfield Road, era circondato dai tifosi che gli chiedevano un selfie e autografi ma pur essendo al volante non prestava attenzione a quanto accadeva sulla strada continuando a guardare il display del telefonino.
Il Liverpool, dopo essere entrato in possesso del video e averne discusso col giocatore, ha deciso di girare il filmato alla Polizia del Merseyside spiegando le circostanze che ne hanno portato alla registrazione. “Abbiamo anche parlato con il giocatore e tratteremo la questione e le relative conseguenze internamente. Né dal club, né dal giocatore verranno fatti ulteriori commenti sull’argomento”.
Secondo il Codice della strada inglese, parlare al cellulare alla guida comporta la sottrazione di sei punti dalla patente e una multa di 200 sterline (224 euro circa).
Ingrato, il Liverpool, che finirà per togliere sei punti a Salah fingendo di non ricordare quanti l’egiziano ne abbia portati alla causa dei Reds lo scorso anno in Premier League con una serie infinita di gol e giocate fenomenali. Ah, dopo l’esordio trionfale in campionato, il 20 la squadra di Klopp è attesa dalla trasferta sul campo del Crystal Palace (qui le quote).
E se accadesse nel campionato italiano? Quante segnalazioni avrebbe dovuto fare il Milan con Mario Balotelli, il Parma con Antonio Cassano, la Roma con le sobrie feste di Capodanno di Radja Nainggolan? Per non parlare di Bruno Peres, che nella Capitale in un paio di occasioni ha distrutto la propria macchina alle prime luci dell’alba. In quel caso, ad esempio, la Polizia arrivò ben prima della società giallorossa, che comunque multò pesantemente il brasiliano.
La decisione dei Reds apre una nuova frontiera. Il club che denuncia le violazioni alla legge dei propri giocatori.
