
Roma Pallotta Tifosi guerra aperta
Attesi per non dire inevitabili sono arrivati gli strascichi alle parole dette da James Pallotta a Londra. Prima una lettera di alcuni tifosi giallorossi che addirittura arrivano a dichiararsi contro la costruzione del nuovo Stadio, poi l’attesa replica del presidente giallorosso che puntualizza alcuni punti e se la prende con i Media che avrebbero riportato in modo maldestro alcuni suoi concetti. Ma andiamo con ordine.
Ecco la lettera di una parte della Curva Sud.
“Salve signor James Pallotta, siamo i “FOTTUTI IDIOTI”. Alla luce dei fatti di questi giorni e di quelli precedenti siamo onorati ed orgogliosi di questo appellativo. Perché ad oggi vuol dire che amiamo, soffriamo e gioiamo ancora per quei colori, per quella maglia e soprattutto per quel modo di vivere lo stadio che ci ha fatto conoscere al mondo calcistico.
Sì signor Pallotta, perché un po’ di ripasso di storia non fa mai male. L’AS Roma non è conosciuta per le grandi vittorie oppure le bacheche piene di trofei, anzi, l’esatto contrario, è conosciuta perché nelle tante sconfitte cocenti e grandi delusioni i suoi tifosi non hanno mai mollato e si sono esaltati.
L’elenco è lunghissimo, potremmo iniziare dalla finale di Coppa Campioni per passare a quella di Coppa Uefa, Roma-Lecce, le finali di coppa Italia con quella catastrofica del 26 maggio, le tante uscite delle coppe con i tifosi che cantavano con le lacrime. Roma-Bayern Monaco è stata una delle ultime. Volutamente non ne abbiamo menzionate le tantissime altre solo per una ragione di spazio, non perché non ci siano state. Quindi la forza della Roma sono sempre stati i suoi tifosi. Addirittura fin dei tempi di Campo Testaccio.
La coreografia dei capitani è il Simbolo, lì c’erano impressi giocatori che hanno fatto la storia della squadra e non hanno vinto chissà che cosa, ma sono diventati leggende per il loro ardore, il cuore, l’attaccamento ai colori ed alla Curva Sud.
Quell’attaccamento che lei, signor Pallotta, non sta rispettando e sta distruggendo volutamente cambiando il simbolo, collaborando per le barriere, facendo silenzio sulle multe, andando contro la sua gente. Allora lo sa cosa le diciamo?
Lo stadio nuovo non lo vogliamo!!! Tanto se ne parla da Dino Viola. Un presidente così non lo vogliamo!!! Se ci deve usare e insultare…
Tanto noi rappresenteremo sempre LA ROMA e i suoi tifosi. Di James ne passano tanti, la Curva Sud resta. Punto. Orgogliosamente, fottuti idioti!”.
Ed ecco il comunicato ufficiale rilasciato dall’A.S. Roma sui propri canali.
“Sono molto dispiaciuto dal dover constatare che le mie parole in un convegno a Londra siano state deliberatamente mal interpretate. Non accetto manipolazione alcuna da parte dei media. A una domanda sulla sicurezza negli stadi che mi è stata posta a Leaders in Sports, ho risposto citando un incontro con il Capo della Polizia, richiesto ed ottenuto per chiedere un ripensamento sulla scelta di introdurre delle barriere divisorie sugli spalti. Un anno e mezzo: tanto è durato il confronto con le istituzioni per la rimozione delle barriere.
Un confronto che ci ha visto impegnati a far capire quanto quel provvedimento fosse iniquo nei confronti dei nostri tifosi: colpiva in modo generalizzato tutta la Curva Sud e non chi, effettivamente, si fosse reso protagonista di atti che violavano la legge. In quel contesto, uno dei temi discussi riguardava la possibilità di identificare specificamente, grazie alla tecnologia, i responsabili di determinati reati, senza dover punire indistintamente chi non fosse colpevole.
A Londra ho anche spiegato che in futuro sarà importante il supporto della tecnologia, per colpire solo gli eventuali responsabili di un reato e tutelare tutti gli altri tifosi. Quei tifosi che mi hanno permesso di innamorarmi di questa squadra, grazie alla passione che li rende unici. Ecco perché ritengo assurdo leggere che avrei attaccato i nostri tifosi durante quel convegno. Sono abbastanza chiaro e trasparente quando parlo. I media dovrebbero agire responsabilmente quando riportano mie dichiarazioni. Il mio discorso di Londra era volto a un miglioramento dei servizi e dell’esperienza dei tifosi che vengono a sostenere la Roma: sia ora, sia in futuro. Chi non rispetta le leggi dovrebbe essere punito. Tutto qui”.
Sicuramente la storia non finirà qui. E invece la Roma avrebbe bisogno di tutt’altro, in un momento buio come questo. Ritrovare lucidità, compattezza, idee chiare, invece di disperdere energie in questo modo. Ambiente nuovamente spaccato, tifosi sul piede di guerra contro la proprietà e decisamente sarcastici con i giocatori. Si riparte dalla delicatissima sfida con l’Inter a San Siro.
Ma la Roma ha la testa altrove…