Cleveland piega Miami, Boston travolge New York, McCollum segna 50 punti

I Celtics travolgono i Knicks, preziosa vittoria in volata per i Cavs che senza Love superano Miami nel finale, spettacolare show di McCollum che segna 50 punti contro i Bulls

I risultati della notte NBA.

Boston-New York103-73

I Knicks nella tana della capolista della Eastern Conference resistono un tempo, poi vengono spazzati via nel secondo e raccolgono la ventesima sconfitta in trasferta della stagione. Boston dilaga nel secondo tempo sfruttando la pochezza offensiva di New York che segna 28 punti e gli 8 dell’ultimo periodo sono minimo stagionale. I Celtics tengono a riposo precauzionale Irving per un problema al quadricipite e il suo posto lo prende Rozier che festeggia con la prima tripla doppia della carriera (17 punti, 11 rimbalzi e 10 assist) alimentando Horford (14 punti e 9 rimbalzi) e Tatum (15 punti e un grande impatto difensivo). Stevens trova linfa anche dalla panchina e i Knicks sono terrificanti in attacco, tirano con il 32.2% da due e il 17.6% da tre, perdono 17 palloni e l’unico che ha mira adeguata è Kanter (17 punti e 17 rimbalzi) che però come consuetudine non difende. Porzingis e Hardaway insieme tirano 8/28 dal campo e i playoff sono sempre più lontani. L’unica cattiva notizia per Boston è l’infortunio di Morris a fine terzo periodo, sembra inizialmente un problema al fianco sinistro ma dovrebbe solo trattarsi di una forte contusione al gluteo.

Cleveland-Miami 91-89

I Cavs reagiscono all’infortunio di Love e in una partita a basso punteggio si prendono una preziosa vittoria in volata sugli Heat. A 1:21 dalla sirena Crowder inventa la tripla dell’88-85 che risulta decisiva, Thomas dalla lunetta tiene avanti Cleveland e nel finale Miami non riesce a trovare il tiro della vittoria anche grazie alla giocata difensiva di LeBron James. Il re è il protagonista principale della vittoria (24 punti, 11 rimbalzi, 5 assist), perde 7 palloni ma gestisce meglio i possessi nel secondo tempo e Frye dalla panchina (16 punti e 4 rimbalzi) è prezioso in una serata da 35% al tiro. Thomas, impegnato nel primo back to back della stagione, fatica in attacco (13 punti con 2/15 al tiro e 0/6 dall’arco) ma a fine gara dichiara di essere felice di come il suo corpo sta rispondendo al ritorno in campo ‘anche se le mie gambe stasera non erano qui’. Gli Heat, scossi dalla scomparsa dell’ex Rasual Butler in un incidente stradale, tirano 3/28 dall’arco e perdono 19 palloni, perdendo nel finale anche a causa del 56% ai liberi. Whiteside non ha impatto offensivo, Dragic (18 punti e 6 assist) prova a dare la scossa ma Olynyk e Ellington dall’arco chiudono 0/9 e gli Heat non riescono ad avvicinare Cleveland al terzo posto della Eastern Conference.

Indiana-Memphis 105-101

Terza vittoria consecutiva per i Pacers che devono faticare ma nel finale la spuntano con due liberi di Turner che generano il sorpasso 102-101 a 34 secondi dalla fine e sfruttano l’espulsione di Wayne Selden per chiuderla in lunetta con tre liberi di Bogdanovic. I Grizzlies se la giocano senza Evans, la cui assenza provoca rumori di mercato, ma hanno il migliore Marc Gasol della stagione (23 punti, 9 rimbalzi e 6 assist) e un inaspettato Selden (24 punti e 6/10 dall’arco). Indiana manda in quintetto Turner che risponde con una prestazione robusta (15 punti, 11 rimbalzi e 3 stoppate) e porta sei uomini in doppia cifra tirando con il 52.9% dal campo. Per i Pacers terza vittoria consecutiva contro squadre della Western Conference, i Grizzlies sono 0-10 contro squadre della Eastern Conference.

Brooklyn-Philadelphia 116-108

I Nets interrompono una striscia di quattro sconfitte consecutive e sfruttano il ritorno di Russell (22 punti e 3 assist) per piegare i Sixers alla terza sconfitta di seguito. L’equilibrio lo spezza Dinwiddie (27 punti e 4 assist) sempre sostanzioso nel finale, Brooklyn tira con il 50.6% dal campo e ha cinque uomini in doppia cifra, con un Allen di grande spessore in area (16 punti, 12 rimbalzi e 3 assist). Philadelphia si perde nel finale nonostante Embiid (29 punti e 14 rimbalzi), Simmons (24 punti e 7 assist) e Redick (20 punti, tre triple e 9/10 ai liberi) siano in serata illuminata. ‘Siamo una squadra da 50% di vittorie, possiamo vincere con chiunque e perdere con chiunque. Fa parte del selvaggio percorso da affrontare quando hai un roster pieno di ventenni di talento’ dirà coach Brown a fine partita.

Orlando-LA Lakers 127-105

Un terzo periodo da 43-30, l’attitudine difensiva della squadra di Walton rimasta negli spogliatoi e i Magic travolgono i Lakers nel secondo tempo. Orlando chiude con il 54.3% dal campo, 18/32 dall’arco e nel terzo quarto scappa mentre i titolari dei Lakers sono a riposo. Ne viene fuori una serata da sette uomini in doppia cifra per i padroni di casa con Speights (21 punti e 4 rimbalzi) che domina dentro l’area e Payton (15 punti, 6 assist e 4 recuperi) protagonista nel cambiare ritmo alla partita. I Lakers tirano con il 20% dall’arco, hanno poco in regia da Ennis e Lopez che in area si ferma dopo 9 minuti, il solo Randle ha energia (20 punti e 9 rimbalzi) e per la parte gialla di Los Angeles arriva la seconda sconfitta consecutiva.

Portland-Chicago 124-108

McCollum sceglie la sfida contro i Bulls per entrare nella storia, segna 50 punti e i 28 del primo periodo sono il massimo in un singolo quarto fatto registrare in questa stagione e record di franchigia. Con il primo periodo che finisce 43-19 per Portland il resto della serata serve solo per gonfiare le statistiche, giacché Chicago ha deciso di perdere più partite possibili in vista del draft ed è alla quinta sconfitta consecutiva. I Bulls hanno mille pensieri, con Markkanen assente per problemi non specificati e Mirotic lasciato in albergo dopo avere chiesto di essere inserito in una trade prima della chiusura del mercato. Segnali di progresso da LaVine (23 punti e 3/4 dal campo) ma bisognerà vederlo in una partita competitiva. McCollum completa il capolavoro in 29 minuti, sta seduto nell’ultimo quarto e aggiunge anche 5 rimbalzi e 2 assist. I Blazers tirano con il 56.1% dal campo e sono alla quarta vittoria consecutiva.

Atlanta-Charlotte 110-123

Alla Philips Arena va in onda la sagra della balistica e la conduce Kemba Walker, che trova il suo massimo in carriera mandando a bersaglio 9 triple e tenendo sempre a distanza gli Hawks. La stella degli Hornets è il risolutore (38 punti e 6 assist) ma Howard sul campo in cui è stato discusso protagonista offre la scossa iniziale (20 punti e 12 rimbalzi) e Batum aggiunge una tripla doppia preziosa (10 punti, 11 rimbalzi e 10 assist). Atlanta concede il 53.1% dall’arco agli ospiti e non basta il Belinelli più ispirato della stagione (22 punti e 4/7 dall’arco in 25 minuti) per rimanere aggrappata a Charlotte.

Phoenix-Dallas 102-88

I Mavs allungano a cinque la loro striscia di sconfitte e tolgono momentaneamente ai Kings l’ultimo posto nella Western Conference. Poco da ricordare nella gara della Talking Stick Resort Arena se non che i Suns chiudono la pratica con un primo periodo da 36-17 e che il rookie Josh Jackson offre la migliore prestazione della stagione (21 punti, 8 rimbalzi e 2 recuperi) coadiuvato da Warren (20 punti e 4 assist). Per Dallas il 36.4% dal campo e un Matthews probabilmente alla peggiore prestazione offensiva individuale della stagione (2/17 dal campo e 0/9 dall’arco) in una esibizione collettiva da 27.8% da tre.

Quote Nba antepost 2017-18 aggiornate