Cleveland vince anche sul parquet dei Thunder, nona vittoria consecutiva per i Rockets

I Rockets vincono la nona partita consecutiva sul parquet dei Wolves segnando 22 triple, i nuovi Cavs funzionano e vincono a OKC, terza sconfitta consecutiva per gli Spurs

I risultati della notte NBA.

OKC-Cleveland 112-120

I Cavs giusto dopo le feste erano stati smantellati dai Thunder. Ma quella era la vecchia versione. Quella nuova dimostra di avere intenzioni bellicose e dopo avere conquistato Boston si ripete anche a OKC in una partita dal punteggio contratto e comandata dal secondo quarto in avanti con autorità sconosciuta fino alla scorsa settimana. I Cavs tirano con il 51.1% dal campo e questa è la sintesi, a parte Hill, il quintetto è quello di prima e i giochi li conduce LBJ (37 punti, 8 rimbalzi e 8 assist con 14/23 dal campo) supportato sull’arco da JR Smith (18 punti e 6/9 da tre), ma tutti i nuovi arrivati giocano come se fossero con la stessa maglia da anni e la panchina porta quattro uomini in doppia cifra per 51 punti complessivi, Clarkson e Hood segnano 14 punti, Nance Jr ne aggiunge 13 con 9 rimbalzi e improvvisamente coach Lue si scopre addirittura ricco nelle rotazioni. I Thunder al contrario hanno tutto dal quintetto, con Westbrook (21 punti e 12 assist), George (25 punti e 6 assist) e Anthony (24 punti e 7 rimbalzi) a spingere e Adams (22 punti e 17 rimbalzi) a pungere in area. Ma non basta perché la panchina è trasparente e a fine gara la sintesi del re è: ‘Mica abbiamo difeso bene sulle loro stelle, ci siamo concentrati su tutti gli altri’. Quarta vittoria consecutiva e in pochi adesso nella Eastern Conference dormono sonni tranquilli.

Minnesota-Houston 108-126

Spingono anche i Rockets, nona vittoria consecutiva e dimostrazione di onnipotenza offensiva sul parquet dei Wolves che proprio non riescono a entrare definitivamente nella mentalità difensiva di coach Thibodeau. Gli ospiti sono sempre avanti e addirittura straripano nel finale segnando 42 punti nell’ultimo periodo con 10 triple a bersaglio sulle 22 complessive. Il solito Harden (34 punti, 13 assist e 6/10 dall’arco), un ottimo Paul (13 punti e 7 assist) e le poche volte che si va in area Capela è ormai una garanzia (14 punti e 12 rimbalzi). I canestri dal campo della squadra di D’Antoni sono 41, significa che più della metà sono triple, Anderson fa 21 punti segnandone sei e Minnesota si scopre a secco di risposte, oltre che di risorse di una panchina che produce solo 14 punti di cui 11 di Crawford. Non basta uno straripante Towns (25 punti e 12 rimbalzi) e un Teague illuminato in regia (25 punti e 8 assist). L’inerzia è sempre in mano ai Rockets e stavolta Butler e Wiggins sono impalpabili. La lotta per la testa della Western Conference continua.

Toronto-Miami 115-112

La corsa di vertice dei Raptors prosegue, sesta vittoria consecutiva e il record di 24-4 in casa è il migliore della Nba. I canadesi prima danno dimostrazione di onnipotenza nel terzo periodo chiudendo un parziale di 41-26 che li spedisce a più 16 a quattro minuti dalla fine, poi si addormentando facendo venire qualche brivido al pubblico dell’Air Canada Centre, ma gli Heat non riescono a completare la rimonta. DeRozan (27 punti e 4 assist) e Lowry (22 punti e 8 assist) dominano per tre quarti sul perimetro, VanVleet e Wright aggiungono sostanza dalla panchina ma a Toronto manca lo spunto nel finale per chiuderla definitivamente e Dragic (28 punti e 4 assist) quasi ribalta l’inerzia. Miami ha poco dal resto del quintetto ma 52 punti dalla panchina che porta tutti i suoi quattro uomini in doppia cifra con James Johnson (16 punti e 7 rimbalzi) e Wade (10 punti e 11 rimbalzi) preziosi su due lati del campo. Per gli Heat è la settima sconfitta nelle ultime dieci partite giocate e sorpasso subito dai Sixers al settimo posto della Eastern Conference.

Denver-San Antonio 117-109

Gli Spurs non riescono a trovare linfa nel loro giro di trasferte e perdono la terza partita consecutiva. Al Pepsi Center i Nuggets confermano la legge di casa e la risolvono nel finale dopo una serata equilibrata approfittando dell’eclissi di San Antonio che nell’ultimo periodo segna solo 19 punti. E’ un parziale di 11-0 che parte a sei minuti dalla sirena a decidere la partita con due triple consecutive di Harris, rifinitore dopo che le fondamenta erano state edificate dalla tripla doppia di Jokic (23 punti, 13 rimbalzi e 11 assist) e da Barton (20 punti e 6 assist). La squadra di Popovich al momento perde troppi palloni, 18 di cui 4 di Ginobili, e senza Aldridge fatica enormemente in area. Il quintetto produce poco, Lauvergne (26 punti, 11 rimbalzi e 12/15 dal campo) offre una prestazione inaspettata dalla panchina e non basta un Parker ispirato (17 punti e 4 assist) per fare la differenza, i texani devono ritrovare anche Leonard e Gay per essere competitivi.

Milwaukee-Atlanta 97-92

I Bucks sono 8-2 nelle ultime dieci partite giocate e una brutta partita al Bradley Center viene risolta due volte nel quarto periodo. Milwaukee va avanti di 11 ma a cinque minuti dalla conclusione gli Hawks con l’unica fiammata offensiva della serata trovano il pareggio 80-80 a quattro minuti dalla sirena. A quel punto sono quattro punti consecutivi di Antetokounmpo (15 punti e 15 rimbalzi) e due jumper di Middleton (21 punti e 7 rimbalzi) a scrivere l’epilogo in una notte in cui Milwaukee paga la stanchezza di quattro trasferte consecutive. Si tira male dall’arco su entrambi i lati del campo e Atlanta porta l’intero quintetto in doppia cifra, con Dedmon protagonista (13 punti e 10 rimbalzi) ma una panchina ancora una volta incapace di offrire un contributo affidabile. Gli Hawks sono 18-40 come Phoenix e Dallas.

Dallas-Sacramento 109-114

I Mavs perdono l’ottava partita nelle ultime dieci giocate e Sacramento sfrutta un primo periodo da 29-16 per mettersi davanti nel punteggio e rimanerci fino alla fine. Gara che stancamente si trascina senza cambi di copione con sette uomini dei Kings in doppia cifra, la difesa di Dallas che concede il 54% dal campo e Randolph (22 punti, 7 rimbalzi e 3 assist) che conferma la vena prolifica dell’ultima settimana, Bogdanovic (19 punti e 4 assist) restituito al quintetto con buoni risultati e ai padroni di casa non basta l’intero quintetto in doppia cifra con Barea illuminato in regia (19 punti e 13 assist). La squadra di Carlisle non reagisce allo scatto iniziale e il suo record casalingo è 11-19.