Tour de France 2019, Bernal in giallo e vicino alla vittoria, quote 20° tappa

Quote Tour de France 2019, Thomas e Bernal sono i favoriti per la vittoria finale

Tour de France 2019 – E’ stata presentata a Parigi la 106° edizione del Tour de France che si disputerà dal 6 al 28 luglio. Si partirà da Bruxelles per 3460 km e l’edizione 2019 celebrerà due cifre tonde. La maglia gialla che compie 100 anni, indossata per la prima volta nel 1919 da Eugene Christophe, e i 50 anni dalla prima vittoria di Eddy Merckx al Tour e anche per questo il prologo sarà in Belgio.  Ci sarà molta montagna, tre scollinamenti oltre quota 2000 metri e poca cronometro per un totale di 57 km.

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Il percorso

Poca cronometro come detto, una di squadra e una individuale, entrambe di 27 km. Gli organizzatori per un’edizione celebrativa come quella 2019 hanno pensato a un percorso ancora più duro del solito e per la prima volta nella storia il Tour avrà tre arrivi oltre i 2000 metri, Tourmalet, Tignes e Val Thorens. Il Col de l’Iseran sarà per l’ottava volta la cima più alta con i suoi 2770 metri. Non solo i Pirenei ma anche le Alpi e nella tappa da Limoux a Foix Prat d’Albis ci saranno quasi 5000 metri di dislivello. In totale gli arrivi in salita saranno cinque, dei quali due sui Pirenei alla 12° e 14° tappa e tre consecutivi sulle Alpi, nella 18°, 19° e 20° tappa. I passi da scalare saranno in totale trenta, un nuovo record per il Tour. Le tappe per i velocisti saranno sette. Chiusura come sempre a Parigi.

Le tappe

1 tappa: Bruxelles – Bruxelles (192 km), sabato 6 luglio

Classico esordio per velocisti con il mitico Muro di Grammont che verrà affrontato dopo 40 km.

2  tappa: Bruxelles – Bruxelles (Cronosquadre, 27 km), domenica 7 luglio

Cronometro a squadre quasi totalmente pianeggiante.

3 tappa: Binche – Épernay (214 km), lunedì 8 luglio

Tappa lunga ma adatta ai velocisti, la Cote du Mont Bernon e un arrivo in leggera salita sono le incognite.

4 tappa: Reims – Nancy (215 km), martedì 9 luglio

Tappa disegnata per una volata di gruppo.

5 tappa: Saint-Dié-des-Vosges – Colmar (169 km), mercoledì 10 luglio

Negli ultimi 30 km si scaleranno in successione due Cote per un finale niente affatto scontato.

6 tappa: Mulhouse – La Planche des Belles Filles (157 km), giovedì 11 luglio

Cinque salite in una tappa brevissima che potrebbe dare la prima scossa alla classifica.

7 tappa: Belfort – Chalon-sur-Saône (230 km), venerdì 12 luglio

Finale piatto e adatto ai velocisti.

8 tappa: Mâcon – Saint-Étienne (199 km), sabato 13 luglio

Cinque Gpm concentrati nella parte centrale in una tappa che potrebbe presentare molte insidie.

9 tappa: Saint-Étienne – Brioude (170 km), domenica 14 luglio

Ancora percorso vallonato, se non ci saranno iniziative credibili sarà un altro finale in volata.

10 tappa: Saint-Flour – Albi (218 km), lunedì 15 luglio

Tappa simile alla precedente ma con oltre 200 km da pedalare.

11 tappa: Albi – Toulouse (167 km), mercoledì 17 luglio

Dopo il giorno di riposo tappa pianeggiante ancora territorio di caccia per i velocisti.

12 tappa: Toulouse – Bagnéres-de-Bigorre (202 km), giovedì 18 luglio

La prima tappa pirenaica con Col du Peyresourde e l’Horquette d’Ancizan, salita di 9,9 km con una pendenza media del 7,5%, ma il finale in discesa potrebbe mischiare le carte.

13 tappa: Pau – Pau (Cronometro, 27 km), venerdì 19 luglio

L’unica cronometro individuale di questa edizione leggermente vallonata ma non abbastanza da stravolgere la classifica.

14 tappa: Tarbes – Tourmalet (117 km), sabato 20 luglio

L’arrivo in salita più atteso sul Tourmalet, giornata in cui gli uomini di classifica non si potranno più nascondere.

15 tappa: Limoux – Foix Prat d’Albis (185 km), domenica 21 luglio

Quasi 5000 metri di dislivello da affrontare con Cote de Monsteguer, Port de Lers e Mur de Peguere prima della salita finale di Prat d’Albis. Altra giornata potenzialmente decisiva.

16 tappa: Nîmes – Nîmes (177 km), martedì 23 luglio

Tappa in circuito disegnata per i velocisti.

17 tappa: Pont du Gard – Gap (206 km), mercoledì 24 luglio

Finale con  il Col de la Sentinelle, salita di 8 km con pendenze attorno al 5%, occasione per i cacciatori di tappe.

18 tappa: Embrun – Valloire (207 km), giovedì 25 luglio

Si affrontano Vars, Izoard e Galibier in sequenza nella tappa che potrebbe decidere il Tour de France.

19 tappa: Saint-Jean-de-Maurienne – Tignes (123 km), venerdì 26 luglio

Tappa breve ma in salita fin dalla partenza, giornata alla quale prestare particolare attenzione per eventuali sorprese.

20 tappa: Albertville – Val Thorens (131 km), sabato 27 luglio

L’ultima tappa alpina che si chiude in salita verso Val Thorens, preceduta da altri due Gpm impegnativi, la maglia gialla potrebbe assegnarsi qui.

21 tappa: Rambouillet – Parigi (127 km), domenica 28 luglio

Classico finale sui Campi Elisi per i velocisti.

 

I protagonisti

Doveva essere l’assalto al quinto Tour per Froome, che però con l’infortunio riportato al Giro del Delfinato esce subito dalla lista dei protagonisti e sarà costretto a una lunga riabilitazione. Anche Dumoulin non parteciperà, altro assente eccellente, il favorito principale diventa Geraint Thomas che ha vinto lo scorso anno ma che potrebbe non essere al meglio almeno nella prima parte visto che anche lui è reduce da una caduta al Delfinato. L’altro grande favorito è il suo compagno di squadra alla Ineos, ovvero Egan Bernal che ha recuperato da una primavera difficile e si è mostrato in grande condizione vincendo il Tour de Suisse. Così come è in ottima forma, già vista nelle classiche primaverili, Jakob Fuglsang che ha vinto il Delfinato. A parte Thomas, nomi da verificare sulle tre settimane così come quello di Adam Yates. Più staccati nella griglia dei favoriti Quintana, Porte e Pinot, con Nibali che sulla carta dovrebbe puntare a qualche vittoria di tappa ma la cui esperienza potrebbe fare la differenza nel caso in cui il Tour prendesse una piega inattesa.

11 luglio – A Planche des Belles Filles sorride di nuovo il ciclismo italiano che già aveva vinto nel 2014 con Nibali e nel 2017 con Aru. La tappa se la prende Dylan Teuns dopo un fantastico testa a testa con Giulio Ciccone, battuto nel finale ma nuova maglia gialla con sei secondi di vantaggio su Alaphilippe che stacca il gruppo dei big e costringe Thomas ad andarlo a riprendere nell’ultimo km. E’ proprio il vincitore del 2018 l’uomo che lascia la migliore impressione nel primo arrivo in salita con quattro secondi di vantaggio nella generale su Bernal.

13 luglio: Tappa a De Gendt dopo una fuga di 201 km e grande azione di Pinot e Alaphilippe che nel finale non riescono a ricucire con il vincitore ma il primo guadagna in classifica e il secondo riesce nuovamente a strappare la maglia gialla a Ciccone e indossarla per la seconda volta in questo Tour. Tra i big nessuna novità di rilievo tranne la flessione di Nibali, che alla vigilia aveva dichiarato di non avere buone sensazioni.

15 luglio: In una tappa condizionata dal vento la classifica è stravolta con Alaphilippe che mantiene la maglia gialla e aumenta il divario dai rivali e Thomas e Bernal si prendono secondo e terzo posto confermando che potrebbero essere loro a giocarsi il Tour dopo la prima settimana.

19 luglio: Altra impresa di Alaphilippe che a Pau vince a sorpresa la cronometro, resiste in maglia gialla e guadagna ancora sugli avversari, da Thomas a Bernal. Il britannico della Ineos è ancora il favorito per la vittoria alla vigilia del Tourmalet ma l’ipotesi che il francese possa giocarsi il Tour fino alla terza settimana diventa sempre più concreta.

20 luglio: Il Tour parla francese con la vittoria di Pinot e il secondo posto di Alaphilippe che non solo resiste sul Tourmalet, ma aumenta anche il divario con Thomas che è il grande sconfitto di giornata. Soltanto Bernal in maglia Ineos tiene il passo e a questo punto il francese diventa il nuovo favorito per la vittoria finale.

21 luglio: Nell’ultima giornata sui Pirenei vince ancora Yates e il protagonista è Pinot che attacca ancora e riesce a guadagnare su Alaphilippe, in difficoltà per la prima volta da quando ha indossato la maglia gialla. Guadagnano su di lui anche Thomas e Kruijswijk e adesso è proprio Pinot il nuovo favorito per la vittoria finale visto lo stato di forma dimostrato in salita, terreno che deciderà il Tour nelle ultime tre tappe. Si entra nell’ultima settimana con sei corridori racchiusi in poco più di due minuti.

25 luglio: In altura emergono i colombiani con Quintana che vince la tappa nonostante un lavoro incerto della Movistar che nel finale riduce il suo vantaggio e Bernal che stacca Alaphilippe e Thomas provocando incertezza nella Ineos che adesso si ritrova con due uomini potenzialmente vincenti ma nessun capitano. La maglia gialla resta addosso al francese in una classifica cortissima che nelle prossime due giornate può cambiare ancora.

26 luglio: La giornata che potrebbe decidere il Tour fa piangere la Francia. Prima Pinot è costretto al ritiro per un problema alla coscia sinistra, poi Bernal che attacca ancora in salita, infine la tempesta di grandine e la frana in Val d’Isere che costringe l’organizzazione a interrompere la tappa all’inizio della discesa, prendere i tempi finali sull’Iseran e dare la maglia gialla al colombiano che la soffia ad Alaphilippe per 45”. E’ la prima volta dal 1983, Fignon, che un corridore di 22 anni non prende la testa della corsa e Bernal adesso ha davanti solo un’altra tappa di montagna, dove finora sta dimostrando di avere più energie dei suoi avversari, prima di trionfare a Parigi.

Bernal 78h 00′ 42”
Alaphilippe 48”
Thomas 1’16”
Kruijswijk 1′ 28”
Buchmann 1′ 54”

20° tappa

Da Albertville a Val Thorens per 130 km nell’ultima tappa di montagna che a meno di ulteriori colpi di scena consegnerà la vittoria a Bernal. O almeno questo era il programma, rivoluzionato però dalle frane che hanno costretto gli organizzatori a eliminare i primi due gran premi della montagna e a trasformare la giornata in uno sprint di 59 km nel quale l’unica salita sarà Val Thorens a quota 2366 metri dopo una scalata di 33,4 km al 5.5%. E’ proprio Bernal il favorito a 2.87 davanti a Thomas a 6.00, Yates a 7.00, Landa a 13.00, Kruijswijk e Barguil a 17.00, Buchmann e Quintana a 19.00, Alaphilippe a 21.00, Nibali a 26.00.

Tappa di montagna che Bernal affronta con la maglia gialla e la sua vittoria prima dell’ultima giornata vale 1.12 davanti a Thomas a 9.00, ThomasKruijswijk a 23.00Alaphilippe a 29.00Buchmann a 41.00.

Tour de France 2019 quote – Prima del via

Le quote sono relative alle 9:45 del 4.7.2019 e riguardano solo una piccola parte dei corridori partecipanti.

Bernal favorito (3.50) su Thomas dato intorno a 3.50-4.00. Poi Fuglsang a 7.50 e qui finiscono i corridori sotto quota 10.00.

Seguono Yates, Quintana e Pinot a 16.00 e poi Landa, Kruijswik, Nibali e Porte a 25.00.