Olimpiadi: Russia esclusa, problemi per Rio

La Iaaf ha confermato: atleti russi esclusi dai Giochi per doping, interviene anche Putin. Ma è caos a Rio, dove sono a rischio i servizi essenziali di sicurezza, sanità e servizi pubblici

Meno di due mesi alle Olimpiadi di Rio ed è caos totale. Prima la decisione unanime della Iaaf, che a Vienna ha deciso di escludere la Russia dalle prove di atletica ai Giochi. I sospetti di doping di stato dopo la richiesta della Wada sono stati confermati dalla sospensione per gli atleti russi. Sospensione provocata anche dall’insufficiente tentativo del sistema sportivo di Mosca di porre ripari alla piaga del doping e alle proprie responsabilità. Gli sforzi per mettersi in regola non hanno dato risultati per progressi definiti ‘piccoli e insufficienti’ dalla task force investigativa della Iaaf. L’ultima parola spetta al Cio che si riunirà martedì prossimo, da dove hanno già specificato che la pertinenza dell’eleggibilità degli atleti russi dipende esclusivamente dalla Iaaf. Se, come pare, la squalifica verrà confermata (nonostante il premier Vladimir Putin e Elena Isinbayeva abbiano chiesto perdono appellandosi alla violazione dei diritti umani), per la prima volta dalle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 la Russia non avrà atleti ai giochi. Rischiando di precipitare il mondo dello sport in una nuova guerra fredda.

E non va meglio sul fronte interno: il governatore ad interim di Rio de Janeiro ha lanciato un allarme preoccupante. Nel decretare lo stato di calamità pubblica, Francisco Dornelles ha dichiarato: ‘Rischiamo di non riuscire a onorare gli impegni presi per i Giochi, né garantire servizi essenziali per la sicurezza, la sanità e i servizi pubblici.’ La mossa di Dornelles servirà ad autorizzare misure eccezionali per aggirare i vincoli di bilancio causati dalla crisi economica brasiliana, ma a 50 giorni dai Giochi la confusione regna sovrana.