Olimpiadi 2016 ciclismo oro Van Avermaet, delusione Nibali

Olimpiadi 2016 ciclismo oro a Van Avermaet, ma è delusione Nibali che cade mentre era al comando e si frattura la clavicola. Aru sesto

Olimpiadi 2016 ciclismo, beffa vicino al traguardo – Mancavano 11 km alla fine. 11 km dopo averne passati 226 a faticare e a disegnare la gara perfetta. Il pomeriggio brasiliano di Nibali stava per concludersi come doveva. Com’era pianificato. Con una medaglia al collo. E invece finisce con una fascia al braccio e una rottura della clavicola.

Nibali era al comando con Heinao e Rafa Majka. Gli azzurri con grande capacità di interpretare la gara avevano fatto selezione con Caruso e De Marchi. Riuscendo a portare in testa nel finale Nibali e Aru. Ma sogni e medaglie sono franati a terra in discesa. Quello che era il terreno di caccia dello Squalo. Quello che nel 2016 lo ha tradito. Al Tour, nell’ultima tappa di montagna, quando non era riuscito ad andare in fuga al traguardo. A Rio, cadendo insieme a Heinao proprio dove poteva fare la differenza. Sogni infranti e clavicola rotta. Rientrerà oggi in Italia per farsi operare. Per l’Italia del Ct Cassani una delusione incommensurabile dopo avere condotto una gara perfetta.

Olimpiadi 2016 ciclismo, una fatica mai vista – Già dal primo circuito si era capito che sarebbe stato un impegno inedito. Lo strappo di Grumari, il pavè, la foresta. E‘ un susseguirsi di problemi tecnici. Catene che saltano. Sellini che si abbassano. Forature. Non soltanto i 250 km del percorso, ma anche la fatica supplementare di cambiare spesso bici, o fermarsi a sistemare il cambio, e poi ripartire e riprendere il gruppo.

La giornata manda per aria muscoli e nervi. 4000 metri di dislivello si vedono solo al Giro o al Tour. E infatti cadono prima Dumoulin, poi Porte. Non resistono Valverde, Yates, Pantano. Non c’è Froome tra i migliori. Tutti i favoriti non ce la fanno a essere nelle ruote di testa quando la gara si decide.

Olimpiadi 2016 ciclismo, oro Van Avermaet – Ci aveva creduto Nibali e ancora di più Majka, che dopo la caduta dei compagni di fuga vedeva la strada spianata per l’oro. Ma Van Avermaet, Fuglsang, Rodriguez, Alaphilippe e Aru collaborano per riprenderlo. A 5 km dall’arrivo rimangono solo il belga, il polacco e il danese. A 1,5 km dal traguardo Majka sa già che allo sprint non può fare niente contro Van Avermaet. Che infatti lo sorpassa a va a vincere la gara più importante della sua carriera. Non una casualità. E’ stato tre giorni maglia gialla al Tour 2016. Majka perde anche l’argento, che va a Fuglsang. Per l’Italia c’è il sesto posto di Aru. Ma è troppo poco. E’ troppo amaro. La gara dei sogni rovinata da una caduta. Anche questo è il ciclismo.