Jordan contro i SuperTeam. “Due grandi squadre e poi spazzatura…”

L'attuale proprietario dei Charlotte Hornets si riferisce in particolare a Cleveland e Golden State.

NBA Superteam Jordan molto critico. “Due grandi squadre e poi spazzatura”.

Ci sono una o due squadre che sono grandissime e altre ventotto che per forza di cose sono spazzatura”. Se lo dice uno che nel 1996-1997 ha giocato nella stessa squadra con Scottie Pippen, Toni Kukoc, Dennis Rodman, Ron Harper e (un seppur declinante) Robert Parish, c’è da credergli. Soprattutto se all’Anagrafe di Wilmington è iscritto come Michael Jeffrey Jordan.

Un paio di giorni fa il proprietario degli Charlotte Hornets in un’intervista a “Cigar Aficionado” ha espresso senza troppi giri di parole i propri dubbi rispetto all’equilibrio competitivo della NBA attuale.

Tra i tanti temi trattati, Jordan (che di Anelli ne ha vinti sei con i Chicago Bulls), ha parlato degli equilibri della Lega nell’era dei cosiddetti superteam: “Dal punto di vista della competitività, fanno male alla NBA nel suo complesso. Ci sono una o due squadre che sono eccezionali e poi le altre 28 che per forza di cose sono spazzatura, o quantomeno vivranno tempi difficili per cercare di sopravvivere”.

Chiaro il riferimento ai Golden State Warriors, che dopo l’ingaggio di Kevin Durant e la conferma delle altre stelle hanno completato dei playoff quasi perfetti, perdendo una sola gara. Poco distanti da loro anche i Cleveland Cavaliers, squadra contro la quale Golden State ha giocato le Finals gli ultimi tre anni. Perso Kyrie Irving, i Cavs hanno aggiunto in organico Dwyane Wade e Derrick Rose.

L’aspetto curioso della vicenda è che MJ abbia definito “spazzatura” un gruppo di franchigie delle quali fa parte anche la sua. E che probabilmente i suoi Chicago Bulls sono stati il vero superteam degli Anni 90, in una NBA che non riusciva a opporre ai Tori una degna avversaria.

E certamente qualche anno prima di Celtics di Ainge, Dennis Johnson, Larry Bird, Kevin McHale, Bill Walton e Robert Parish non erano da meno, quanto a Superteam. Per non citare i Lakers spaziali di Magic, Byron Scott, Michael Cooper, James Worthu e Kareem Abdul Jabaar.

E rimanendo dalle parti dello Staples Center, che pensava Jordan dei Lakers di Gary Payton, Kobe Bryant, Kobe Bryant e Shaquille O’Neal? E dei Celtics di Ray Allen, Kevin Garnett e Paul Pierce?