I Celtics piegano i Cavs, successi per Rockets, Warriors e Raptors

I Celtics fermano i Cavs nello scontro diretto per il primo posto nella Eastern Conference, Curry segna la tripla della vittoria per i Warriors a Dallas, successi di Rockets e Raptors, gli Spurs battuti dai Sixers

I risultati della notte NBA.

Boston-Cleveland 102-88

E’ il primo confronto al completo tra le due favorite della Eastern Conference ma non c’è storia al TD Garden e i Celtics comandano dall’inizio alla fine rimanendo per tutto il secondo tempo in doppia cifra abbondante di vantaggio. Per la prima volta sullo stesso parquet ci sono Irving (11 punti, 9 rimbalzi e 6 assist), Thomas (15 punti e 3 rimbalzi) e LBJ (19 punti, 7 rimbalzi e 6 assist) ma il palcoscenico se lo prende Rozier che dalla panchina di Boston produce 20 punti e 8/12 dal campo. I Cavs tirano con il 34.8% dal campo e nel quarto periodo perdono Kevin Love per una distorsione alla caviglia destra, oltre a lasciare momentaneamente il secondo posto ai Raptors. Per i Celtics quarta vittoria consecutiva e migliore difesa della Nba con 98.2 punti concessi a partita.

Orlando-Houston 98-116

James Harden sta a riposo ma i Rockets chiudono la pratica già nel primo periodo concedendo 12 punti ai Magic e chiudendo il primo tempo avanti 55-41. Houston porta cinque uomini in doppia cifra (Capela 21 punti e 8 rimbalzi, Chris Paul 8 punti e 13 assist) e segna 15 triple. Orlando tira 6/31 dall’arco e ha un impatto difensivo terrificante dal proprio quintetto, 16 punti e 8 rimbalzi per Gordon e terza sconfitta consecutiva.

Dallas-Golden State 122-125

I Warriors continuano a tenere a distanza i Rockets e vincono la seconda gara consecutiva, ma soffrono a Dallas e hanno bisogno di una tripla decisiva di Curry a tre secondi dalla sirena. La magia della stella di Golden State genera il rimpianto di Nowitzki che a fine partita dirà ‘troppo spazio per il tiro della vittoria concesso al migliore tiratore della Nba’. I campioni sono senza Iguodala e Casspi ma hanno numeri pregiati dal loro quartetto delle meraviglie (Curry 32 punti e 6/13 dall’arco, Durant 25 punti e 4 stoppate, Thompson 25 punti e 4 assist, Green 18 punti e 11 rimbalzi) tirando con il 52.7% dal campo. I Mavs giocano una partita coraggiosa a chi segna di più con sette uomini in doppia cifra e segnando 19 triple. Matthews e Powell vanno oltre i 20 punti, Nowitzki ne segna 12 con 8 rimbalzi ma il killer instinct dei Warriors fa la differenza.

Philadelphia-San Antonio 112-106

I Sixers sembrano tornati in carreggiata e fermano gli Spurs dopo una partita quasi sempre condotta e quasi riaperta nel finale prima che Simmons con un gioco da tre punti e cinque punti consecutivi disegni il 106-103 a 1:41 dalla fine. San Antonio, unica altra squadra insieme a Boston a concedere meno di 100 punti a partita, continua a faticare in attacco (terzo peggiore attacco della Nba dopo Sacramento e Memphis) e non bastano i 24 punti e 14 rimbalzi di Aldridge e i 26 di uno scatenato Mills dalla panchina. Philadelphia ha un Embiid dominante (21 punti e 11 rimbalzi) e Simmons sapiente (26 punti, 4 assist, e recuperi) e vince la terza partita consecutiva riportandosi a ridosso della zona playoff.

LA Lakers-OKC 96-133

Ottava sconfitta consecutiva per i Lakers e stavolta il tonfo allo Staples Center è di quelli che fanno rumore. I padroni di casa incassano un parziale di 37-18 nel secondo periodo e finiscono sotto di 30 nel secondo tempo senza mai reagire e concedendo il 60.2% dal campo a OKC. I Thunder hanno l’intero quintetto in doppia cifra con il solito Westbrook (20 punti e 12 assist) e l’insolito Ferguson (24 punti e 9/12 dal campo), rookie che festeggia la prima partenza nello starting five giocando la migliore partita in carriera. I Lakers perdono 17 palloni e l’unico prolifico è Kuzma con 18 punti e 2 stoppate.

Washington-New York 121-103

I soliti Knicks da trasferta alla seconda sconfitta consecutiva, 3-13 lontano dal Garden e un parziale di 26-14 nel terzo periodo che decide la notte al Verizon Center. La combo della capitale è decisiva (Wall 25 punti e 9 assist, Beal 27 con 11/14 dal campo) e i Wizards tirano con il 59.3% dal campo senza vedersi opporre resistenza. Per la mela impatto disastroso del quintetto (Porzingis 16 punti e 6 rimbalzi) e sette uomini fatti ruotare dalla panchina con il solo Beasley (20 punti e 9 rimbalzi) che ha impatto. Per Washington è la terza vittoria consecutiva.

Chicago-Toronto 115-124

Anche per i Raptors è la terza vittoria consecutiva e il successo sui Bulls arriva con un secondo tempo da 68 punti segnati e il parziale decisivo nell’ultimo quarto. DeRozan (35 punti, 6 assist, 10/10 ai liberi) si conferma il giocatore più caldo della Nba e i canadesi hanno supporto da Wright (25 punti e 13 rimbalzi con 10/15 dal campo) che è decisivo dalla panchina. Chicago perde la terza gara di seguito crollando nel secondo tempo nonostante un Markkanen (22 punti e 12 rimbalzi) illuminato e il solito Mirotic (20 punti e 5 rimbalzi) a giostrare da sesto uomo. Per i Raptors record di 26-10 e secondo posto solitario nella Eastern Conference.

Miami-Detroit 111-104

E’ Olynik l’uomo decisivo della serata con 25 punti, 11/15 dal campo e un canestro dentro l’area che a 39 secondi dalla fine regala la seconda vittoria consecutiva agli Heat, adesso incollati ai Pistons nella lotta al sesto posto della Eastern Conference. Miami tira con il 51.2% dal campo e manda a bersaglio 17 triple trovando in Dragic (24 punti e 13 assist) sostanza offensiva e regia. La squadra di Van Gundy ha una panchina ridotta a quattro uomini, ne porta sei in doppia cifra (Harris scrive 19 punti e 6 rimbalzi) ma l’assenza di Drummond diminuisce fisicità e impatto vicino a canestro.

Brooklyn-Minnesota 98-97

Spencer Dinwiddie si regala due gemme nella vittoria sui Wolves. Pareggia il proprio record in carriera con 26 punti e segna il jumper della vittoria a 9.7 secondi dalla fine. Minnesota si ferma ancora in un finale in volata e adesso è 4-9 contro squadre della Eastern Conference. I Nets sono senza Levert ma dalla panchina è Harris (17 punti e 4 rimbalzi) a essere decisivo. Per i Wolves il solito Butler (30 punti e 16/18 ai liberi) ma un insolito 1/11 dall’arco in una serata nella quale Towns e Wiggins tirano in coppia 16/33 dal campo.

Milwaukee-Indiana 122-101

I Pacers sono in piena crisi e perdono la quinta partita consecutiva scivolando all’ottavo posto nella Eastern Conference. I Bucks stanno avanti dall’inizio alla fine e tirano con il 58.7% dal campo, il 52.9% da tre e vanno 28 volte in lunetta. Antetokounmpo (31 punti, 10 rimbalzi, 5 assist) e Middleton (27 punti e 9/14 dal campo) sono i soliti trascinatori per la squadra di Kidd. Indiana ha poco dal quintetto e Sabonis (24 punti e 10/13 dal campo) si regala il proprio high in carriera dalla panchina ma senza incidere sull’inerzia della partita.

Utah-New Orleans 98-108

I Pelicans scappano nel secondo tempo e i Jazz sono costretti alla settima sconfitta nelle ultime dieci partite giocate. New Orleans è spinta da Davis (29 punti, 15 rimbalzi e 4 assist) e Holiday (24 punti e 5 assist) in una serata in cui Cousins gioca meno palloni del solito dopo essere caduto malamente nel primo periodo. Gli ospiti tirano con il 50% dal campo e Utah ha poco impatto dal quintetto se non da Mitchell (24 punti e 2 assist) tirando il 21.9% dall’arco.

Denver-Phoenix 134-111

Al Pepsi Center i Nuggets sono quasi inarrestabili e con un terzo periodo da 37-18, e un secondo tempo da 73-44, travolgono i Suns. Gary Harris è inarrestabile (36 punti di cui 28 nel primo tempo con 14/17 dal campo) e Jokic (14 punti, 9 rimbalzi, 8 assist) sfiora la tripla doppia. I padroni di casa tirano con il 62.2% dall’arco e Phoenix è travolta a rimbalzo. Gli ospiti portano sei uomini in doppia cifra (14 con 6/8 dal campo per Jackson dalla panchina) ma nel secondo tempo non hanno impatto su due lati del campo.