Volantino della Nord contro le donne in prima fila, la Lazio si dissocia

La tifoseria organizzata biancoceleste ha diffuso un documento prima di Lazio-Napoli: non sono gradite "donne, mogli e fidanzate" nelle prime file della Curva.

Dieci file dietro, un po’ come la Lazio in classifica dopo la prima giornata di campionato. Incredibile ma vero, la tifoseria organizzata biancoceleste ha diffuso un volantino in occasione di Lazio-Napoli nel quale si chiariva che non erano ammesse “donne, mogli e fidanzate” nelle prime file della Curva Nord.

Un messaggio lasciato sui seggiolini della Curva Nord e firmato “Direttivo Diabolik Pluto“. Diabolik è notoriamente uno dei capi degli Irriducibili, storico gruppo ultras biancoceleste.

La Nord per noi rappresenta un luogo sacro. Un ambiente con un codice non scritto da rispettare. Le prime file, da sempre, le viviamo come fossero una linea trincerata. All’interno di essa non ammettiamo Donne, Moglie e Fidanzate, pertanto le invitiamo a posizionarsi dalla 10/a fila in poi. Chi sceglie lo stadio come alternativa alla spensierata e romantica giornata a Villa Borghese, andasse in altri settori”.

Dopo poche ore la Lazio si è opportunamente smarcata, attraverso il proprio portavoce Arturo Diaconale: “Non ne sapevamo nulla, si tratta di un’iniziativa autonoma da parte della tifoseria della Nord. Non è la posizione della società, noi siamo contro ogni discriminazione”, ha specificato all’Ansa lo stesso Diaconale, sottolineando come sia difficile ostacolare simili iniziative definite tra l’altro “politicamente scorrette”.

Per Roberto Fabbricini, il volantino rappresenta solo “una battutaccia estiva”:Nel momento in cui tutti parlano degli stadi come punto di incontro per le famiglie, di svago e simpatia, ghettizzare un gruppo di persone che devono stare un po’ più in là e non mischiarsi col tifo più violento, in senso di sonorità più forte, sembra una sciocchezza”.

Un gruppo di tifose della Lazio ha preso una dura posizione attraverso un comunicato:Siamo un gruppo di donne cresciute in curva, che la vedono come un ruolo sacro e che rispettano quel codice non scritto. Però siamo rimaste indignate nel leggere quelle undici righe fatte girare prima della gara. Prendiamo le distanze da quei laziali che non danno il giusto valore alla Nord con comportamenti inadeguati, come prendiamo le distanze da quei laziali che non si ricordano che sono stati messi al mondo da una donna”.

Foto Archivio Privato Giancarlo Migliola