Jamie Collins ai Browns. Quando, come e soprattutto, perché?

Lo scambio che fa tanto discutere i media statunitensi. Jamie Collins ai Cleveland Browns. Giusto o sbagliato?

Jamie Collins trade, dolcetto o scherzetto? – Decisamente scherzetto, almeno per i tifosi dei New England Patriots. Il 31 ottobre la franchigia del Massachusetts ha spedito il linebacker 27enne ai Cleveland Browns. Già così sembrerebbe follia pura. Il passaggio da una contender assoluta per la vittoria finale ad una squadra che attira maledizioni da decenni ed è in totale ricostruzione ha lasciato tutti di stucco. Ma perché? Cerchiamo di scoprire i motivi di questo scambio che tanto ha infiammato i media americani.

Jamie Collins trade, il giocatore – Uno dei leader della difesa di New England, proveniente da Southern Miss. Doti atletiche fuori dal comune (non è da tutti bloccare un extra point, specie se lo si fa saltando di netto un giocatore) e un importanza tattica assoluta. La difesa 4-3 dei Patriots, con lui e Hightower titolari, ha radicalmente cambiato le prestazioni della squadra, e cederlo sembrerebbe una pazzia come poche se ne vedono. Specialmente se in cambio, i Browns hanno dato la loro terza scelta al Draft 2017, che non rispecchia per niente il valore tecnico e tattico del giocatore.

Jamie Collins trade, il salario – Ovviamente è una questione ANCHE di soldi. Collins ha giocato quattro stagioni da professionista, sempre sotto lo stesso contratto iniziale firmato con New England. Come NBA e NHL, la NFL adotta un sistema di Salary Cap, dove ogni squadra può spendere, ogni anno, un massimo di “X” milioni di dollari nei contratti dei giocatori. Nel 2016, la cifra è poco più di 155 milioni di dollari per squadra. Il linebacker, per come è stato strutturato il suo contratto, pesava sul Cap dei Patriots poco meno di 1 milione per i primi due anni, e poco più di 1 al terzo anno. Praticamente nulla, se si pensa al valore in campo di questo difensore. Alla fine della stagione 2016, il suo contratto sarebbe scaduto. Per trattenerlo, New England avrebbe dovuto sborsare molti milioni per assicurarsi le sue prestazioni per altre quattro o cinque stagioni (10 milioni o più, secondo le informazioni di Ian Rapoport). E nella mente di Bill Belichick, lo storico coach dei Pats, questo non s’aveva da fare. Il motivo? Pedina sacrificabile. La dinastia nata in Massachusetts deve continuare senza Collins; altri giocatori devono essere rifirmati nel breve, come Malcolm Butler, Jabaal Sheard e il collega di reparto Dont’a Hightower. I “suoi” soldi verranno investiti nei futuri rinnovi di questi e altri giocatori. Ma è giusto?

Jamie Collins trade, il rischio – Nella scacchiera di Belichick si può vincere anche senza il linebacker di Southern Miss. Nei progetti della squadra probabilmente è stato già individuato il sostituto, tra giocatori emergenti o future scelte al Draft. La cosa sicura, per il momento, è che i derelitti Browns hanno per le mani un fuoriclasse nel suo ruolo, da rifirmare certo, ma visto la quantità di denaro non speso non sarà quello il problema principale per Cleveland. Per loro si tratta di un nuovo tassello che può, almeno nelle intenzioni, cercare di ricomporre una franchigia che da anni naviga nei bassifondi della lega senza nessun segnale di miglioramento. A Boston, per il momento, sono perplessi.