Gravina tuona: “Torneremo alla B a 22 squadre, vogliamo 7 promozioni”

Il presidente di Lega Pro, a margine della presentazione dei calendari della Lega Pro, si è lasciato andare a dichiarazioni piuttosto pesanti.

E’ finita. Ma di fatto non è ancora finita. “Ieri sera abbiamo scritto al commissario della FIGC Fabbricini che chiediamo ufficialmente, come abbiamo fatto soprattutto a seguito di una delibera assembleare unanime, sette promozioni in serie B a partire dalla stagione 2018/19“.

L’ha toccata piano oggi Gabriele Gravina, presidente di Lega Pro, a margine della presentazione dei calendari della Lega Pro. La decisione del Collegio di Garanzia del Coni presieduto da Franco Frattini non l’ha affatto convinto. “Un format a 19 squadre in B non esiste, esiste un format sancito nelle carte federali che parla di un campionato a 22. Format che va ripristinato a fine campionato, come stabilito nelle norme, e come sancito nel comunicato ufficiale del commissario che ha chiarito che il format a 19 è solo per la stagione 2018/19. Noi non ci costituiamo parte civile, noi ci costituiremo preso gli organi di giustizia perché il format della B venga ripristinato a 22. Poi parleremo di riforma dei campionati: però prima azzeriamo queste forme di arroganza nell’esercizio dell’attività di politica federale, poi parleremo anche di riforma dei campionati”.

Gravina ha anche voluto spendere qualche parola per scusarsi con i tifosi che sono stati costretti ad attendere tante settimane in attesa di conoscere la decisione definitiva del CONI: “Le scuse vanno ai calciatori, agli allenatori, ai tifosi, a tutti i presidenti per questa estate abbastanza turbolenta, che non ha permesso di seguire una logica di lavoro tipica del nostro mondo. Oggi ci auguriamo di dare il via al campionato, sapendo che sono ancora tante le nubi che si addensano sul nostro sistema. Nubi che richiederanno ancora riflessioni e verifiche, per arrivare al chiarimento di uno strappo storico. Mi stupisce vedere come il calcio italiano possa contare su dirigenti che inneggiano a un inizio di un processo di riforma con un provvedimento di questo tipo. Sono dichiarazioni superficiali e da rivedere, c’è poca conoscenza di quello che è il nostro mondo e poco rispetto delle regole. La nostra lega ha dimostrato coerenza nel seguire una linea di rispetto verso le istituzioni sportive, le proprie associate e quei soggetti che hanno maturato diritti e legittimamente sono stati chiamati a difendersi. Credo che il percorso non sia ultimato. Mi auguro che chi ha responsabilità di vigilare e anche soggetti esterni al mondo dello sport facciano chiarezza sui comportamenti dei componenti del Collegio di Garanzia. Credo sia giusto smentire o accertare la natura di certi comportamenti. Darebbe certezza a tanti tifosi, mi auguro che queste verifiche siano avviate in modo molto rapido per capire se quello che è avvenuto sia in linea col rispetto delle regole, civili e penali”.

Foto ufficio Stampa Lega Pro