Gp Spagna 2017 le pagelle semiserie

Le pagelle di Barcellona: Vettel è un guerriero omerico, Hamilton si esalta nella battaglia, i finlandesi si eclissano e le Red Bull arrancano

Gp Spagna 2017 pagelle – Per la F1 quinta gara della stagione a Barcellona.

PROMOSSI

  • Hamilton – Er catena deve tirare fuori tutto quello che ha e anche quello che non ha. Nei team radio ansima come un camionista in salita sulla Salerno-Reggio Calabria. Per sorpassare Vettel a metà gara deve fare fumare le gomme e vale lo stesso per il giorno prima, dove si prende la pole position di puro talento. Voleva la battaglia con il tedesco, l’ha avuta e non è detto che gli piaccia tanto quanto dichiara ai microfoni. Ma la pugna lo esalta e lo spettacolo ringrazia. Stavolta gli argentati azzeccano la strategia alternando soft e medie e accorcia in classifica. Ma sarà una battaglia lunga e appassionante.
  • Vettel e Ferrari SF70Ha tirato fuori tutto quello che aveva – Fine settimana da guerriero omerico. La power unit cambiata, la testardaggine nel non fermare la macchina in Q1 il sabato pomeriggio, il sorpasso al via su Hamilton e quello leggendario frullando l’erba per liberarsi di Bottas. Resiste al catena sverniciandogli letteralmente la posteriore destra uscendo dai box e in una gara sola entra definitivamente nel cuore dei ferraristi dimostrando che è duro, cattivo, determinato come i più grandi della storia appena ha una macchina che ne asseconda l’estro. Finisce imbottigliato dietro Bottas ma la Mercedes vince perché ha una visione più illuminata della strategia. Di più non poteva fare.
  • Alonso – Voi dategli un cesso a pedali che però si accende e dura almeno tre giri e lui vi farà un capolavoro. Porta la McLaren settima sulla griglia di partenza, si trova in mezzo alla bagarre della prima curva e torna esattamente da dove era partito, nel traffico di fondo. I guizzi sono da purosangue nonostante l’età e nonostante Indianapolis che lo aspetta tra due settimane. Se solo avesse una testa all’altezza del talento, parleremmo del più grande pilota di tutti i tempi.
  • Perez, Ocon e Force India – I rosa si mettono dietro quelli forti e grazie ai ritiri multipli di tutti i biondi, due finlandesi e un olandese, si prendono quarto e quinto posto. Dopo Ferrari, Mercedes e Red Bull e davanti a tutti gli altri ci sono loro. Mai inquadrati, nemmeno per sbaglio, per tutta la gara. Ma efficaci.

BOCCIATI

  • Raikkonen – Immagine iconica, lui accanto a un muretto dopo il ritiro con una mano sul fianco, pare proprio sé stesso al bancone del bar quando fanno ritardo a servirgli il cocktail. Le sue ambizioni mondiali, ammesso che ne avesse davvero, finiscono alla prima curva quando finisce nel panino tra Bottas e Verstappen innescando la carambola che manda per aria la gara sua e quella del ragazzino. Il sabato non riesce a mettere insieme un giro decente mentre il compagno di squadra fa magie assortite e costringe Vettel a stare in mezzo a due Mercedes mentre lui alle due e dieci del pomeriggio ne ha già stappata una di quello buono. Da Montecarlo il ruolo di vassallo del tedesco è tutto suo, senza che all’apparenza la cosa lo disturbi particolarmente. O forse, semplicemente, non se n’è ancora accorto.
  • Bottas – L’uomo dei miracoli russi paga con gli interessi i crediti accumulati sul Mar Nero. Le sue power unit funzionano a singhiozzo per tutto il fine settimana e lo lasciano a piedi la domenica pomeriggio dopo una gara anonima nella quale sarà ricordato solo per avere subito da Vettel il sorpasso più bello degli ultimi anni. Sochi era il jolly della sua stagione ed è stato giocato. Adesso, con il ritiro, anche per lui ruolo già scritto di valvassore di Hamilton.
  • Red Bull Verstappen stava facendo la mossa del cavallo al via prendendo l’esterno a Raikkonen e Bottas ma ogni tanto, con manovre del genere, ti dice pedalino. Ricciardo si trova terzo senza meriti propri e lì rimane a guardare con il binocolo quelli che se la giocano. Gli aggiornamenti miracolosi di Newey sono soltanto aggiornamenti, che riducono leggermente il gap in qualifica ma lo lasciano inalterato in gara. Stavolta le lattine rimarranno nel ruolo di non protagoniste fino al termine della stagione.
  • Mclaren – Insomma stanno facendo come quelli che a scuola non riescono a prendere nemmeno un 6 e cercano disperatamente il supporto dei secchioni. Cercano l’elemosina dalla Mercedes, bussano alla Fia chiedendo indulgenza, continuano a friggere motori al primo giro e sono la barzelletta del mondiale. Tanto che, si sussurra, potrebbero abbandonare la scuola, cioè il circus, alla fine della stagione. Non è che ne sentiremo la mancanza.

Mondiale F1 2017 quote aggiornate

La vittoria muscolare di Hamilton in Spagna riporta il pilota britannico anche in vetta alle preferenze dei bookmakers per la vittoria del titolo. La sua quota oscilla tra 1.60 e 1.75, quella di Vettel sale leggermente e si gioca tra 2.25 e 2.40. Ormai tagliati fuori Bottas e Raikkonen relegati al ruolo di outsider per qualche vittoria nel corso della stagione ma al servizio dei compagni di squadra.

Bwin William Hill Eurobet
Hamilton 1.75 1.66 1.60
Vettel 2.25 2.37 2.40
Bottas 17.00 21.00 21.00
Raikkonen 67.00 101.00 81.00

 

La Mercedes consolida il ruoto di favorita per il mondiale costruttori con le quote della Ferrari in leggera crescita.

Bwin William Hill Eurobet
Mercedes 1.40 1.44 1.40
Ferrari 2.75 2.75 2.80
Red Bull 151.00 151.00 151.00