Gp Italia 2022, la Ferrari in crisi cerca la reazione davanti al pubblico di casa

Gp Italia 2022 pronostici, Verstappen in fuga nel mondiale può avvicinare il secondo titolo consecutivo nella gara di casa della Ferrari

Gp Italia 2022 – La F1 fa tappa a Monza per il secondo appuntamento italiano della stagione dopo Imola, una festa rossa che per la prima volta dal 2019 potrà contare sulla cornice di pubblico e il tutto esaurito sulle tribune anche se arriva nel momento di difficoltà più acuto della Ferrari dall’inizio della stagione e Verstappen che può fare il conto alla rovescia per la matematica certezza del secondo titolo consecutivo. Vediamo protagonisti e quote.

Il circuito

Monza è tempio della velocità, una delle piste storiche del mondiale insieme a Spa, Silverstone e Montecarlo. Rettilinei, curva parabolica, varianti. Dal 1991 il tracciato lombardo è diventato il più veloce del mondiale. Lungo 5793 metri per 11 curve, il primo rettilineo è lunghissimo e presenta una comoda zona di sorpasso all’ingresso della prima variante. Destra veloce al Biassono e Variante della Roggia nella parte più lenta del tracciato con le due curve di Lesmo che piegano verso destra. Dal Serraglio in discesa si raggiunge la variante Ascari e ci si tuffa verso la Parabolica, una delle curve più suggestive del mondiale, prima di tornare sul rettilineo di partenza. A parte le varianti a Monza si curva solo verso destra e questo in caso di temperature alte può essere un elemento che mette in difficoltà sospensioni e gomme sinistre, più sollecitate. Conta la velocità e conta l’aerodinamica. Ecco perché la Mercedes resta favorita in una pista sulla quale la Ferrari nell’ultimo decennio ha sempre sofferto.

Albo d’oro

La gara si svolge dal 1922 sull’autodromo brianzolo, e negli ultimi anni ci sono stati tre vincitori diversi dopo essere stato terreno di caccia di Lewis Hamilton. L’inglese ha vinto nel 2012, 2014, 2015, 2017 e 2018, un dominio interrotto nel 2016 da Nico Rosberg e nel 2019 da Charles Leclerc che vinse una gara epica resistendo a Hamilton. Nel 2020 in una delle gare più incerte degli ultimi anni successo di Gasly per la prima affermazione nella storia dell’AlphaTauri e nel 2021 successo di Ricciardo con la McLaren nelle celebre giornata in cui il contatto alla prima variante tra Hamilton e Verstappen portò il futuro campione del mondo a parcheggiare sul collo del britannico. Nel 2013 ultimo successo di Sebastian Vettel, che si impose anche nel 2011 e nel 2008, quando su Toro Rosso e sotto la pioggia arrivò il suo primo successo in F1. Primatista di vittorie è Michael Schumacher con cinque insieme ad Hamilton, davanti a Piquet con quattro. E’ l’appuntamento più atteso per Maranello, la gara di casa davanti ai propri tifosi. L’ultimo successo rosso prima di Leclerc risaliva al 2010 con Alonso, prima ancora l’ultima vittoria a Monza per Schumacher nel 2006, giorno in cui annunciò il proprio ritiro e l’arrivo di Raikkonen come proprio erede. La Ferrari vinse a Monza nel 2000 e poi consecutivamente tra il 2002 e il 2004, due volte anche con Rubens Barrichello.

Protagonisti

La direttiva tecnica 39 in vigore da Spa potrebbe avere definitivamente cambiato le gerarchie della seconda parte della stagione e chi ne esce con le ossa rotte, al netto delle dichiarazioni prudenti in merito di Binotto e degli altri tecnici della scuderia oltre che materia di ampio dibattito online e fuori dalla rete, è la Ferrari che a Zandvoort doveva contare su un tracciato che si sposava al meglio alle sue caratteristiche e invece è uscita battuta dalla Red Bull di Verstappen e anche dalle Mercedes di Russell e Hamilton. Se Leclerc è finito sul podio è stato principalmente per merito della safety car ma a parità di gomme con il campione del mondo il monegasco si è preso dieci secondi negli ultimi dieci giri e le rosse nelle ultime due gare entrano e escono dalla corretta finestra di utilizzo delle gomme, soprattutto le hard ma a turno anche le medium e le soft, in maniera apparentemente casuale. Se sul giro secco è un limite che soprattutto Leclerc riesce a mascherare, in gara anche le Mercedes sembrano essere diventate superiori e non sembra esserci niente di buono all’orizzonte per Maranello che di fatto su un circuito favorevole si è trovata a essere la terza forza in pista e a Monza rischia di vedere accentuato questo divario essendo una pista di motore più che di efficienza aerodinamica, sulla quale il drag della vettura austriaca potrebbe trovarsi a dominare e quella tedesca potrebbe invece pagare i difetti di progettazione per poi tornare più competitiva a Singapore. Si ragiona ormai in termini di singola tappa in una stagione iniziata con quella che ormai si può definire la grande illusione nella prima parte e continuata con un calo progressivo di competitività come già si era visto nel 2017 e 2018, il mondiale ha ormai preso la direzione dell’olandese sempre più centrato anche al sabato ed è evidente che la scuderia austriaca ha focalizzato lo sviluppo in direzione del suo pilota di punta trascurando Perez, ormai ombra senza sprazzi di luce in un destino che domenica scorsa ha condiviso con Sainz, opaco in gara e vittima dell’ennesimo errore del box rosso che ormai non fa più notizia ma la notizia è come mai certi errori visti nelle ultime due stagioni non vengano corretti. Sul tracciato brianzolo ci sarà entusiasmo e tifosi pronti a spingere la Ferrari ma il rischio di una delusione è alto sia il sabato che la domenica e in una gara lineare non è escluso che sul podio possano esserci piloti Red Bull e Mercedes ma non quelli della scuderia di casa. A meno che a Maranello non decidano di rischiare, come fatto nel 2019, e pompare la power unit anche in gara aumentando i rischi di affidabilità con l’ipotesi che l’unità poi non riesca a completare il numero di km previsto, Sainz ne monterà una versione alleggerita e avrà almeno cinque posizioni di penalità, ma essendo la gara di casa e il mondiale ormai sfumato è un azzardo che i tecnici potrebbero anche percorrere. Sarà il sabato a dare indicazioni più precise visto che a Monza l’assetto è quasi obbligato per tutti e considerata la quota trasparente di Verstappen un gettone valutando adeguatamente lo stake si può mettere su Leclerc o su Hamilton e Russell se le Mercedes non pagassero dazio in qualifica.

Quote massime dei piloti principali

Le quote sono relative alle 13:30 dell’8.9.2021 e potrebbero essere soggetto a variazione, consultare sempre il book di riferimento.

Gara

Pilota Bet365 Snai
Verstappen 1.36 1.45
Leclerc 7.00 4.50
Hamilton 10.00 10.00
Russell 11.00 15.00
Perez 13.00 12.00
Sainz 26.00 12.00
Alonso 151.00 100.00
Norris 251.00 100.00
Ocon 501.00 250.00