Gp Abu Dhabi 2021, Verstappen e Hamilton si giocano il titolo all’ultima gara

Gp Abu Dhabi 2021 pronostici, Verstappen e Hamilton a pari punti prima dell'ultima gara, il campione del mondo è favorito per la vittoria

Gp Abu Dhabi 2021 – La F1 all’ultimo appuntamento della stagione e sarà un duello destinato a entrare nella storia visto che Verstappen e Hamilton si giocheranno il titolo partendo esattamente dagli stessi punti in classifica, degno epilogo di una stagione lunghissima, esaltante, a tratti contraddittoria ma a conti fatti spettacolare. Vediamo protagonisti e quote.

Il tracciato

Anche il circuito di Yas Marina è stato disegnato da Hermann Tilke. Situato in prossimità di Abu Dhabi, sull’isola di Yas, è l’unico circuito sul quale la gara inizia sotto la luce del sole che sta tramontando e finisce in notturna, in uno scenario orientale notturno che la F1 vive anche a Singapore. Location esclusiva, lussuosa, circuito però di difficile interpretazione con poche vie di fughe e pochi punti per sorpassare. Tracciato cittadino che inizialmente era tortuoso nella parte centrale, con poco grip, 21 curve per 5554 metri, soltanto la parte finale offriva veri spunti per il sorpasso e sono spesso le strategie a decidere la gara. Le critiche a un layout che garantiva poco spettacolo all’ultima gara della stagione hanno spinto gli organizzatori ad apportare diverse modifiche, la prima al termine del primo settore con un tornante più ampio che aumenta le possibilità di sorpassi, la seconda alla variante al termine del secondo rettilineo, diverse curve a 90 gradi sono state aperte nel raggio e diventerà un circuito molto più veloce, lo si capisce dall’immagine sottostante nelle quale sono comparate le due conformazioni, bianca nell’originale e rossa nel nuovo disegno.

Gp Abu Dhabi 2021 pronostici

Albo d’oro

Entrato a far parte del calendario nel 2009, anche l’albo d’oro è fresco. Delle dodici edizioni disputate il dominatore è stato Lewis Hamilton che ha vinto cinque volte, nel 2011 con la McLaren e nel 2014, 2016, 2018 e 2019 con la Mercedes. Tre volte ha vinto Sebastian Vettel che insieme al britannico è l’unico ad avere festeggiato più di un successo e la striscia di sei vittorie consecutive della scuderia tedesca, vincitrice anche nel 2015 con Rosberg e nel 2017 con Bottas, è stata interrotta nel 2020 da Verstappen. Su questo tracciato hanno vinto solo quattro scuderie con il successo di Raikkonen con la Lotus nel 2012.

Protagonisti

Se la giocano all’ultima gara con gli stessi punti in classifica, anche se solo tecnicamente Verstappen e Hamilton partono alla pari. L’olandese è davanti perché finora ha vinto più gare, nove contro otto, il che significa che nel caso entrambi si ritirassero o non prendessero punti sarebbe lui il campione. Non è un dettaglio di poco conto, perché la stagione ha dimostrato a Silverstone, a Monza e in Arabia Saudita che questi due se le danno di santa ragione e un nuovo incontro che si trasforma in scontro è possibile, probabile e forse inevitabile vista l’indole di entrambi. Non si pecca di malizia dicendo che Verstappen non ha niente da perdere e tutto da guadagnare in un corpo a corpo concluso con un incidente, ma Hamilton ha mille vite e una certa dose di buona sorte che anche quest’anno gli ha permesso di uscire indenne da contatti che solitamente ti mandano nella lista dei ritirati. E’ a questo livello che si gioca il mondiale, con l’enorme incognita legata a una direzione gara nella figura di Michael Masi letteralmente sopraffatta dalla posta in palio e anche da un regolamento di cui, in una gara estrema come quella di Jeddah, si sono viste tutte le contraddizioni estreme nel momento in cui c’è in ballo il mondiale. Negli ultimi giorni si è fatta ironia sulle contrattazioni tra la direzione gara e Mercedes e Red Bull dopo la seconda bandiera rossa su come ricomporre la griglia di partenza, ma il concetto di dovere intervenire praticamente su ogni episodio di gara e non su quelli che ne condizionano il regolare svolgimento è la grottesca evoluzione di uno sport nel quale la competizione diventa sempre più politica e meno sportiva, vedi le penalità che i piloti subiscono quando le scuderie sono costrette a cambiare la componentistica per responsabilità che non sono loro, con disparità e nessuna continuità nelle scelte il cui criterio cambia di gara in gara. E un arbitro che si affida a un regolamento che si presta a interpretazioni diverse diventa poco credibile e rischia di rendere meno legittimo anche l’epilogo del mondiale (per esempio non si può dimenticare che Verstappen, quella vittoria in più di Hamilton, l’ha ottenuta nella farsa di Spa in cui di fatto la gara non si è disputata). Senza divagare, la faccenda si fa estrema dal punto di vista emotivo tra due piloti che ormai si detestano, che spaziano da manovre strabilianti a errori inaspettati (Verstappen nell’ultima curva in qualifica buttando la pole position, Hamilton tamponando il rivale per non volere recuperare la posizione in quel punto del tracciato). L’esperienza vorrebbe che si mettesse un gettone sul campione del mondo, che ha già vinto e perso un mondiale all’ultima gara e all’ultima curva (il primo titolo nel 2008 contro Massa in Brasile, nel 2016 ad Abu Dhabi contro Rosberg). Difficile immaginare che qualcuno dei due si fermi prima di sorpassare il limite, per la stagione e la regolarità di rendimento il titolo lo meriterebbe Verstappen, la verità è che il mondiale rischia di non finire alla bandiera a scacchi se ci saranno episodi da valutare in direzione gara che richiederanno ulteriori analisi. Chi vince o fa un punto più dell’altro si prende il titolo, ma non è detto che uno dei due vinca proprio perché la pressione rischia di fare saltare il tappo in qualsiasi momento della gara. Difficile anche dire chi potrebbe approfittarne visto che la classifica in Arabia Saudita è stata condizionata dalle tre ripartenze, Ocon ha dimostrato di essere sempre al posto giusto nelle gare caotiche, la Ferrari raramente è fortunata in queste circostanze ma spesso anche poco reattiva (e da questa stagione dovrebbe imparare anche il livello di agonismo e ferocia che servono per combattere per il titolo, non necessariamente associabili al sempre pacato Binotto), uno tra Bottas e Perez potrebbe prendersi l’ultimo sigillo della stagione in un tramonto in cui a entrambi verrà chiesto principalmente di non fare danni per i compagni di squadra. Per la vittoria il favorito è Hamilton e quindi anche per il mondiale, ma è praticamente impossibile prendere posizione prima delle qualifiche o comunque senza avere visto chi tra Mercedes e Red Bull gioverà maggiormente delle modifiche al tracciato, che fino alla scorsa stagione favoriva la trazione e la pulizia aerodinamica della scuderia austriaca e che ora potrebbe avvantaggiare i tedeschi, mentre le tre mescole più morbide della Pirelli potrebbero essere più difficili da gestire per i campioni del mondo.

Quote massime dei piloti principali

Le quote sono relative alle 11:45 del 9.12.2021 e potrebbero essere soggetto a variazione, consultare sempre il book di riferimento.

Gara

Pilota Bet365.it Snai
Hamilton 1.50 1.75
Verstappen 2.87 2.50
Bottas 15.00 12.00
Perez 29.00 20.00
Leclerc 81.00 50.00
Norris 81.00 50.00
Gasly 101.00 75.00
Ricciardo 101.00 100.00
Sainz 101.00 75.00
Vettel 501.00 250.00
Alonso 251.00 250.00