EuroLeague, Milano umiliata al Forum dallo Zalgiris: tornano i vecchi fantasmi?

La squadra di Simone Piangiani viene dominata per 40 minuti, alla fine arrivano anche le scuse del coach. E ora?

Euroleague Milano Zalgiris, crollo strutturale dell’Olimpia al Forum. E ora?

Quello che non doveva accadere, nella stagione della nuova Olimpia Milano targata Simone Pianigiani, è accaduto. I ko con CSKA Mosca, Fenerbahce e Real Madrid non erano stati accompagnati da critiche feroci per l’EA7 nonostante il risultato sfumato nell’ultimo quarto.

Poi è arrivato la secca sconfitta col Maccabi poco piacevole e ieri sera il cedimento strutturale con lo Zalgiris Kaunas, squadra giudicata ampiamente alla portata dell’Olimpia. Così no, ha commentato coach Pianigiani, traducendo l’imbarazzo per una figuraccia con pochi precedenti nella storia del basket milanese.

Mentre il programma di rilancio non imponeva risultati eclatanti in brevi termini ma esigeva solidità, la capacità di tenere il campo con dignità con qualunque avversaria. Come accaduto nelle prime tre uscite

Nel giorno dell’arrivo a Milano di Curtis Jerrells, l’Olimpia è partita bene (8-2, Goudelock inarrestabile) ha incassato una severissima punizione dallo Zalgiris (94-62): la squadra di Pianigiani è rimasta in partita 8 minuti, poi è scattato l’incredibile 31-4 che ha spaccato in due la partita e messo in un angolo la squadra di casa al cospetto di un Forum scosso. Poco convincenti i due tentativi di reazione alla fine del secondo periodo e poi in avvio di ripresa, lo Zalgiris ha continuato a segnare a raffica dall’arco, con percentuali incredibili.

Un crollo inatteso e che fa male, soprattutto perché spazza via la sensazione di affidabilità fornita da Milano nelle prime giornate. E non sarà certo Jerrels a confortare i tifosi dell’Olimpia, che ieri al Forum hanno probabilmente rivisto qualche fantasma del recente passato.

L’Eurolega va onorata, comunque, e con lo Zalgiris non è accaduto al punto che nel dopo partita sono arrivate le scuse di coach Pianigiani. “Ovviamente, prima di parlare della gara, è chiaro e doveroso da parte mia chiedere scusa a tutti. Alla proprietà, ai tifosi e a chi ci ha permesso di lavorare bene in ogni piccolo dettaglio. Chiedo scusa per una prestazione che è stata arrendevole e scadente, soprattutto nel secondo periodo. Eravamo in un momento non brillante anche dopo Bologna, tant’è che la società è stata bravissima ad approfittare della free-agency di Curtis. Ma in casa non puoi subire così tanto contro nessuno. Ci potrebbe anche stare, ma non in questo modo e con un tale grado di arrendevolezza. Loro avevano un’intensità doppia e tripla, e quando è così le percentuali riflettono la situazione: loro hanno tenuto il 65% da tre punti e noi abbiamo sbagliato un sacco di tiri aperti. Questa arrendevolezza è il segno di un momento di difficoltà. Ma in queste serate non puoi sentire la stanchezza, non puoi crollare nel secondo quarto. Adesso ci aspettano quattro gare in otto giorni e questo deve metterci di fronte a ciò che dobbiamo diventare. Serve una reazione mentale ed emotiva. Mi auguro che questo pugno in faccia serva a farci andare nella direzione giusta. I ragazzi stanno lavorando seriamente: però manca solidità e manca un vissuto di partite importanti. In ogni caso, ad oggi non ho motivi per pensare a una reazione non adeguata da parte dei miei giocatori”.

A metà novembre Milano è già spalle al muro, Pianigiani ha ragione: da come i suoi giocatori torneranno in piedi nei prossimi dieci giorni capiremo tante cose della stagione dell’EA7.