Copa America: Argentina insuperabile, è finale

L'Argentina è travolgente: schiaccia 4-0 gli Stati Uniti con i gol di Lavezzi, Messi e la doppietta di Higuain e adesso aspetta in finale la vincente di Colombia-Cile

C’era un popolo che attendeva la partita del destino, in casa, contro i favoriti. C’era Klinsmann che aveva detto a tutti di stare tranquilli, perché quelli là si potevano fermare. Invece non era vero e non solo gli Stati Uniti non hanno saputo fermare l’Argentina, ma ne sono stati addirittura travolti 4-0. E così, se a Euro 2016 si continuano a vedere partite da under che al massimo finiscono 2-1, in Copa America la fase a eliminazione diretta si è trasformata in una gigantesca vendemmia del gol. E ovviamente l’Albiceleste in attacco ha i nomi più pregiati. E’ stata di nuovo la notte di Messi, ora primo assoluto nella storia dei marcatori argentini, e di Higuain che ha segnato un’altra doppietta e il suo bottino dice quattro gol nelle ultime due partite.

Abbondanza opulenta, addirittura eccessiva per gli Stati Uniti che in semifinale c’erano andati con il cuore, la determinazione, la voglia ma poco talento. Tutte armi che contro gli argentini non sono bastate. In 90 minuti la squadra di Klinsmann non ha mai tirato in porta verso Romero. E il ct tedesco vive così un’altra semifinale dove la nazionale che allena, padrona di casa, è costretta a guardare gli altri che festeggiano l’ingresso in finale. Era già successo nel 2006, da Ct della Germania contro l’Italia nella famose notte di Grosso e Del Piero.

All’epoca erano serviti i supplementari dopo una gara equilibrata. Qui bastano tre minuti, i primi dal fischio d’inizio: Messi con una scucchiaiata al miele manda in porta Lavezzi che sfrutta l’errore di movimento della difesa americana ed è già vantaggio Argentina. Gli Stati Uniti traballano sotto il primo colpo della Pulce e cadono al 32′, quando arriva una pennellata mancina su punizione al limite dell’area che si insacca sotto la traversa. Con il primo tempo che si chiude sul 2-0, la ripresa è una formalità nella quale Higuain decide di ricordare a tutti che l’Argentina non solo ha il giocatore più forte del mondo, ma anche l’attaccante più prolifico dell’anno. Doppietta del Pipita e punteggio che potrebbe ancora lievitare se Guzan non ci mettere un paio di volte la provvidenza fermando ancora Messi. Uniche cattive notizie per Martino sono gli infortuni: oltre a Fernandez, anche Lavezzi lascia il campo con un braccio malconcio dopo un impatto fortuito con i cartelloni pubblicitari. Ma ci sarà tempo per pensarci. Adesso l’Argentina vola a New York per la finale, dove aspetta la vincente di Colombia-Cile. Vincesse la Roja, sarebbe rivincita dell’epilogo 2015. Ma è davvero difficile in questo momento immaginare una sola nazionale capace di togliere all’Argentina un titolo che manca dal 1993.

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STATI UNITI – ARGENTINA 0-4

Stati Uniti (4-3-3): Guzan; Yedlin, Cameron, Brooks, Johnson; Beckerman (60′ Birnbaum), Bradley, Zusi; Zardes, Wondolowski (46′ Pulisic), Dempsey (78′ Nagbe). Ct: Klinsmann

Argentina (4-3-3): Romero; Mercado, Otamendi, Funes Mori, Rojo (84′ Cuesta); A. Fernandez (59′ Biglia), Mascherano, Banega; Messi, Higuain, Lavezzi (67′ Lamela). Ct: Martino

Arbitro: Enrique Caceres (Paraguay)

Gol: 3′ Lavezzi, 32′ Messi, 50′ e 86′ Higuain