Chi allenerà la Juve nel 2020-21? Sarri esonerato, è Pirlo il sostituto

Sarri esonerato dopo l'eliminazione in Champions League, è Andrea Pirlo il nuovo allenatore della Juve

L’interruzione del campionato ha anche di fatto sospeso la prima stagione di Maurizio Sarri alla guida della Juventus e per questo, anche se si dovesse riprendere a giocare, il giudizio sul suo operato non potrà essere completo e rischia di essere rimandato al 2020-21. La Juve battendo 2-0 l’Inter prima della pausa si era ripresa la testa della classifica ma gli interrogativi rimasti in sospeso erano molto più numerosi delle certezze. Due sconfitte con la Lazio tra cui il 3-1 nella supercoppa italiana, l’1-0 incassato sul campo del Lione nella più brutta prestazione stagionale, la necessità di una nuova impresa allo Stadium per andare avanti in Champions League che è l’obiettivo dichiarato dei bianconeri. Un gioco che non è mai decollato, il progressivo passaggio dal quasi utopistico sogno di una squadra vincente e spettacolare a un sistema di gioco adatto a giocatori che non sono stati scelti da lui, un mercato non certo lineare che non gli ha dato una mano e che potrebbe presentare le stesse problematiche nella prossima sessione. La Juve è in mezzo a un guado, ha un bilancio e un monte stipendi che dovrà necessariamente gestire con più oculatezza nel calcio post virus e anche l’allenatore rischia di finire in mezzo al processo di cambiamento.

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Prossimo allenatore Juventus 2020-21

Ci sono ogni giorno decine di voci intorno alla Juve che vedremo in campo nella prossima stagione. Si va da Icardi in cambio di Higuain e Alex Sandro a Pjanic che potrebbe emigrare dopo un campionato, o meglio una prima parte di campionato, nel quale ha dimostrato di non riuscire a essere quel regista illuminato che tocca un centinaio di palloni a partita che servirebbe a Sarri per illuminare un gioco finora piuttosto opaco. Di sicuro il prossimo mercato e forse anche i successivi saranno caratterizzati da una grande flessibilità, da affari che si materializzano sotto forma di scambi più che da iniezioni di liquidità per l’acquisto dei cartellini e probabilmente chi avrà progetti più delineati e lungimiranti potrebbe ritrovarsi in vantaggio anche con meno soldi da spendere. La Juve nelle ultime due stagioni, ovvero da quando si è consegnata a Cristiano Ronaldo, non è stata impeccabile dal punto di vista della strategia. Tanto Allegri quanto Sarri si sono ritrovati una rosa non proprio vicina alle reali necessità e se il primo è sempre stato un gestore di uomini ai quali adattarsi, per il secondo è stato fisiologico fare più fatica e lo stop al campionato ha interrotto anche il suo processo di maturazione. Per questo anche secondo i bookmaker l’ipotesi più probabile è che a Sarri, indipendentemente da come finirà questa stagione, verrà data un’altra opportunità sulla panchina della Juve. Una sorta di bonus a tempo determinato. Ma non è l’unica possibilità. Ce ne sono almeno altre due. La prima, meno realistica ma non da escludere, porta ancora al nome di Pep Guardiola che già la scorsa estate era stato accostato con insistenza ai bianconeri. La chiave è capire se il Manchester City verrà davvero escluso per uno o due anni dalla Champions League. Se succedesse, un tecnico del genere potrebbe decidere di non restare in una squadra nella quale il suo ciclo sembra concluso e il cui posto in Premier League e in Europa è stato preso dal Liverpool, anche se l’eventuale conclusione della Champions League potrebbe rimescolare i valori. A quel punto l’idea di provare a vincere la coppa con la squadra che la insegue dal 1996 e che ha perso tre finali consecutive potrebbe diventare seducente. Una seduzione che potrebbe fare venire incontro le due parti in termini di ingaggio, ma che presenterebbe comunque una controindicazione non indifferente, ovvero che se prendi Guardiola non ti basta averlo ma devi dargli i giocatori che ti chiede. E la Juve negli ultimi anni ha letto poco volentieri la lista degli acquisti fornita dai suoi allenatori. Proprio per questo e in vista di una fase del calcio nella quale gli affari possono concretizzarsi da un giorno all’altro e non sono necessariamente aderenti alla propria strategia di partenza, avere in panchina un uomo in grado di ottimizzare il rendimento dei giocatori della rosa può rappresentare una garanzia. Per questo ultimamente è tornato a circolare il nome di Allegri, che se non trovasse condizioni ideali in Premier League potrebbe ricominciare da dove aveva lasciato. Più fantasiose altre ipotesi come quella di Spalletti, mentre non sembrano ancora maturi i tempi per l’arrivo di Simone Inzaghi che pure è un nome che Agnelli apprezza particolarmente. Lui e anche Zinedine Zidane, se si separasse dal Real Madrid, sono gli outsider della corsa. Sarebbero scommesse che si sommerebbero a scommesse, ma una Juve che sfrutta questo momento per ricostruire il proprio futuro dalle fondamenta potrebbe ripartire da uno di questi due nomi per aprire un nuovo ciclo, scenario che con Sarri in panchina è difficile da immaginare a lungo termine.

Aggiornamento 19 giugno – Dopo la sconfitta in finale di coppa Italia contro il Napoli, e reduce da due partite deludenti sul piano del gioco nelle quali la Juve non è riuscita a segnare e Cristiano Ronaldo e Dybala hanno sbagliato un rigore a testa, le voci di un possibile addio di Sarri sono tornate a farsi più forti. L’intenzione della dirigenza, a meno che non ci sia un crollo verticale che comprometta la corsa scudetto, è di dare fiducia a Sarri fino al termine della stagione e anche di continuare con lui per il 2020-21 ma la situazione può cambiare velocemente. Cristiano Ronaldo è scontento del rendimento e del gioco della squadra così come lo era con Allegri ad aprile della scorsa stagione dopo l’eliminazione in Champions League contro l’Ajax, ma anche altri giocatori della rosa sembrano poco propensi ad assimilare il calcio di Sarri. Se l’estate fosse fallimentare, con l’addio allo scudetto e un’eliminazione precoce in Champions League, Agnelli potrebbe decidere per il cambio in panchina. Al momento anche i bookmaker credono che Sarri completerà la stagione con la Juve (esonero circa a 2.75 contro 1.38 della conferma) e che possa rimanere l’allenatore dei bianconeri per la prossima stagione (conferma che oscilla tra 1.20 e 1.38) con il ritorno di Allegri a 9.00 e quote simili per l’arrivo di Inzaghi e Zidane.

Aggiornamento 8 agosto – La stagione della Juve è stata deludente, non è bastato il nono scudetto consecutivo per renderla positiva. L’eliminazione contro il Lione e il mancato accesso alle Final Eight di Champions League hanno riportato Sarri sulla graticola e il presidente Agnelli dopo la gara con i francesi ha lasciato aperta ogni ipotesi spiegando ai microfoni che la società si prenderà qualche giorno per valutare ogni aspetto dell’area tecnica. Sky ha confermato una voce già rimbalzata negli ultimi mesi ovvero l’interessamento per Simone Inzaghi che non ha ancora rinnovato con la Lazio ma che difficilmente sarà liberato da Lotito prima della scadenza del contratto. In una stagione normale il cambio in panchina sarebbe probabile, ma con un mercato compresso e il 2020-21 alle porte è più probabile che la Juve decida di investire sul rinnovamento della rosa piuttosto che su un nuovo allenatore.

La situazione è in aggiornamento, la Gazzetta dello Sport e Repubblica parlano apertamente di esonero con l’ufficialità che arriva dal sito della Juve con questo comunicato:

Juventus Football Club comunica che Maurizio Sarri è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della Prima Squadra. 

La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una nuova pagina della storia bianconera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo, coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano.

Il successore è Andrea Pirlo, a colloquio con la dirigenza bianconera nel pomeriggio e a sorpresa sarà lui, che negli scorsi giorni era diventato il tecnico dell’Under 23, il nuovo allenatore della Juve con un contratto biennale. La notizia ufficiale è riportata dal sito dei bianconeri.

Sarà Andrea Pirlo il nuovo allenatore della Juventus. 41 anni, nato a Flero in provincia di Brescia, Andrea Pirlo ha una carriera leggendaria da calciatore che lo ha portato a vincere tutto, dalla Champions League al Campionato del Mondo nel 2006. Nei suoi quattro anni alla guida del centrocampo della Juventus, Pirlo ha vinto altrettanti scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe. 

Oggi inizia un nuovo capitolo della sua carriera nel mondo del calcio. Come si era detto circa una settimana fa: da Maestro a Mister. Da oggi per il popolo juventino sarà IL Mister, poiché la società ha deciso di affidargli la guida tecnica della Prima Squadra, dopo averlo già selezionato per la Juventus Under23. La scelta odierna si basa sulla convinzione che Pirlo abbia le carte in regola per guidare, fin dal suo esordio sulla panchina, una rosa esperta e di talento per inseguire nuovi successi. 

Andrea Pirlo ha firmato oggi un contratto biennale fino al 30 giugno 2022.