Caro Frank,
Ci lasciamo dopo così poco tempo. E, sinceramente, mi dispiace. Ti avevo consigliato un buon posto dove comprare un panettone per tempo, just in case, ma non ci speravo. Davvero.
Soprattutto non in questo modo. Lasciato solo, in balia dello squadrismo mediatico. Ha twittato bene Paolo Ziliani. Alla sua maniera, provocatoria. Spero che nessuno se la prenda.
Certo, ci sono cose che non hanno convinto. Inutile nasconderlo. Ma è anche vero che ti hanno chiamato sapendo tutto di te: non conoscevi bene il nostro calcio, non conoscevi la lingua, venivi ad allenare un gruppo di cui sapevi poco, costruito per un altro allenatore.
Dicono che sarà un’Inter che valorizzerà i giovani, con i quali anche i sassi sanno che ci vuole tempo. Ma con te non hanno avuto pazienza. Perché?
Si può solo immaginare che ci sia sotto qualcosa, ma chi lo sa. Ci voleva tempo, più tempo. Ma sulla panchina della beneamata nessuno ha tempo quindi non prenderla sul personale.
Difficilmente potrai volerci bene, questo lo capisco. Ma voi siete gente pratica. Lo so perché sino all’anno scorso i miei vicini di casa erano olandesi, e tifosi dell’Ajax. Passerà.
Ti auguro di fare un’ottima carriera. Un passaggio a vuoto ci può anche stare.
Torniamo al capitolo panettone: l’indirizzo che ti ho dato è valido. Ma è più il nome, la storia, che il resto. Intendiamoci, se tra una valigia e l’altra sei comodo ad andare lì, vai. Va bene.
Ma se ne vuoi un veramente buono, scrivimi. Il mio amico ‘Pano’ conosce un pasticciere di quelli di una volta, che tiene al suo lievito madre più che alla moglie. I suoi panettoni hanno deliziato Papi e Presidenti.
Altra categoria, credimi. Guarda che non scherzo, anche se non ci conosciamo e purtroppo molto probabilmente non saprai mai cosa ti sei perso. E non parlo del posto di allenatore: vanno e vengono e ne troverai presto un altro.
