Messaggioda matrix23 » 09/05/2014 - 15:58
Un saluto a Vichi e agli altri lettori di sezione, chiedo scusa per non essere riuscito come lo scorso anno a fare un'introduzione completa a questa edizione della Corsa Rosa, ma fino a stamani non avevo trovato neanche il tempo di documentarmi a modo sulla prima parte di stagione e sulla composizione dei roster quindi ho evitato di scrivere "tanto per". Spero di riuscire a recuperare tra oggi ed i prossimi giorni.
Provo a fare il solito recap sui 22 roster al via:
AG2R: niente di speciale a meno che non si continui a credere che Pozzovivo sia un uomo da corse a tappe, per me non lo è e non mi aspetto molto più di un piazzamento nei primi 15 e qualche piazzamento importante, magari anche sul gradino più alto, in tappe montane. Appollonio può provare a togliersi qualche soddisfazione in volata dato che il parco velocisti quest'anno sembra meno monopolizzato dai soliti 2-3 come nelle edizioni passate.
ANDRONI: discorso simile per la squadra di Savio che non si presenta con grandi velleità, Pellizotti capitano ma anche lui penso possa ambire più ad una tappa che alla classifica, Hoogerland mio idolo assoluto se sta bene prenderà parte a svariate azioni da lontano, Belletti uomo veloce anche se in crisi da mesi ormai.
ASTANA: roster di prim'ordine per i kazaki nonostante l'assenza di Nibali, la squadra a mio modo di vedere si presenta con una coppia/tridente di mezzi capitani che solo la strada scremerà ad un candidato, e parlo di Scarponi, Aru e Landa, tutti in grande spolvero al Trentino e che potranno contare su gregari di primissimo livello come Tiralongo, Brajkovic e Agnoli.
BARDIANI-CSF: squadra molto interessante quella italiana, con Pirazzi capitano che cercherà di bissare la maglia azzurra della scorsa edizione e una serie di giovani e giovanissimi che sia in salita (Battaglin, Bongiorno, Zardini) sia in volata (Colbrelli) può puntare a soddisfazioni importanti senza il peso dell'essere favoriti.
BELKIN: la ex Rabobank ripresenta Kelderman come uomo di punta che cercherà di migliorare il 17° posto nella generale del 2013, a fianco a lui l'ex promessa Kruijswijk e una serie di passistoni che cercheranno di farsi valere nella cronosquadre e in azioni da lontano nelle tappe più tranquille.
BMC: solita incognita Evans, faccio il discorso che faccio tutti gli anni, e cioè che secondo me a 37 anni l'aussie cadrà ancora una volta nella sindrome del "se sono davanti vado come un treno, se ho un pelo di ritardo in classifica scoppio"; pronto in seconda battuta Samuel Sanchez che non potrà ambire al podio ma è comunque una seconda punta di tutto rispetto; a seguire gente esperta come Quinziato, Oss, Morabito, Wyss che in caso di problemi per la coppia di punta avrà via libera nella terza settimana.
CANNONDALE: Basso è da molti ritenuto tra i favoriti, ma ho negli occhi la lezione che prese nel 2012 e dopo la rinuncia in extremis al Giro 2013 non so francamente come stia; la squadra è costruita per lui ma i gregari che dovrebbero scortarlo (Longo Borghini, Marangoni, Moser) non mi sembrano di primo livello e se, come immagino, al varesino mancherà ancora la gamba, potrebbe essere un'altra debacle.
COLOMBIA: i colombiani prendono come l'anno scorso una wild card ma sperano di far meglio del paio di piazzamenti che ottennero allora; una serie di tatticamente scriteriati scalatori (Rubiano, Duarte, Pantano, Chalapud) proverà a vincere qualche tappa e credo che ce ne possano essere alcune alla loro portata visto che il percorso è molto mosso.
FDJ: squadra variamente assortita con Geniez che proverà la generale dopo un bell'exploit alla Vuelta 2013, e il diamante Bouhanni che è tra i favoritissimi per le volate, anche se a mio parere è ancora un pò leggerino rispetto ad alcuni rivali; Chavanel e Fischer sono i suoi gregari, col primo che proverà anche qualche fuga quando non ci sarà speranza di arrivo in volata in compagnia di Pichon.
GARMIN: Martin è il capitano, ci tiene a far bene in un Giro che parte dalla sua patria, anche se ho seri dubbi sul fatto che possa tenere sulle 3 settimane dato che non è mai stato corridore da corsa a tappe; in seconda battuta è pronto, o dovrebbe esserlo, il vincitore del 2012 Hesjedal, che da quel momento è praticamente sparito dalle cronache e su cui aleggia quindi un grande punto interrogativo; per le volate si rivede Tyler Farrar dopo un 2013 pessimo.
LAMPRE: Lampre che deve fare i conti con l'addio di Scarponi e quindi con gerarchie da ridisegnare, e che si presenta con tre punte che rispondono ai nomi di Cunego, Ulissi e Niemiec; se a mio modo di vedere i primi due non possono reggere 3 settimane curando la generale, vista anche la bassa competitività a crono, mi aspetto dal polacco grandi cose perchè penso sia insieme a Paolini quello che tatticamente ritengo essere un fenomeno, i mezzi e l'arguzia per stare coi big in salita o almeno provarci ci sono, per me la top 10 è alla portata; gli altri sono gregari, eccezion fatta per Ferrari che proverà a timbrare qualche volata.
LOTTO: team di bassissimo profilo, il fatto che il capitano sia Monfort dice tutto; penso saranno votati alla fuga e sia Bak che Hansen sono due garanzie in tal senso, ma di più non vedo.
MOVISTAR: la preparazione in Colombia consentirà a Quintana di reggere il peso dei pronostici che lo vedono come il favoritissimo per questo Giro? Solo la strada può dirlo, sarà affiancato da gregari affidabili come Capecchi, Izagirre, Herrada e Anton; Malori potrà ambire a far bene nelle crono, mentre Ventoso è l'outisder pericoloso per gli arrivi nervosi.
NERI SOTTOLI: sperando che quest'anno i ragazzi di Scinto non seguano le orme della coppia-scandalo Di Luca-Santambrogio, la squadra italiana non ha un roster da far impazzire ma ha un paio-tre specialisti che potrebbero far bene su diversi terreni come Rabottini (in salita), Chicchi (in volata) e Ponzi (negli arrivi movimentati).
OMEGA-QUICK STEP: Uràn è senza dubbio il capitano più completo di tutta la corsa, ha il passo e la sparata da usare all'occorrenza e non fosse stato per Nibali avrebbe vinto il Giro 2013; finalmente si è ritagliato uno spazio da capitano uscendo dalla Sky, punta chiaramente alla vittoria finale e potrà contare su un gregario importante come De Gendt e una serie di gregari tra cui spicca il nostro Brambilla; con Cavendish concentrato sul Tour, ecco rispuntare il 40enne Petacchi, che ha tutta la mia stima per il solo fatto di partecipare ma che non so quanto male possa fare sulla linea del traguardo.
ORICA-GREENEDGE: squadra che cercherà successi di tappa a partire dal prologo, vari nomi importanti tra passistoni e cronomen (Matthews, Santaromita, Tuft, Meyer, Durbridge, Weening, Hepburn).
EUROPCAR: esordio al Giro per il team verde di Francia, capitanato da Rolland che non si sa se è in Italia per preparare il Tour o ha velleità di classifica, e con una serie di cacciatori di fughe che sarà molto attiva ma che non sembra, per lo meno a leggere i nomi, in grado di poter piazzare la zampata.
SHIMANO: Kittel esordisce al Giro e tenta di completare lo slam di vittorie nei GT, ma occhio anche a Mezgec che è anch'egli ruota veloce; Ludvigsson e Preidler sono le ruote che proveranno a centrare la top 20 nella generale, Geshcke invece punterà gli arrivi mossi.
KATUSHA: Purito proverà a vendicare il 2° posto del 2012 portandosi dietro una scuderia di gregari notevole (Dani Moreno, Vorganov, Caruso, Losada) con Paolini e Vicioso che nelle tappe meno interessanti per la generale proveranno a mettersi in proprio, mentre sia Gusev che Belkov proveranno da lontano.
SKY: priva di punte di diamante, la formazione britannica si presenta con Cataldo come capitano, coadiuvato da Siutsou e Boasson Hagen (che andrà anche a caccia di tappe) e con un paio di uomini veloci come Eisel e Sutton.
SAXO: coppia di punta interessante per la Tinkoff, con Roche e Majka che promettono piazzamenti importanti nella generale, anche grazie all'aiuto di due ottimi ed esperti gregari come Sorensen e Petrov; gli altri sono tutti ragazzi giovani, eccezion fatta per Rogers.
TREK: qui credo che il capitano designato sia Kiserlovski, con il colombiano Arredondo di cui leggo ottime cose e ottimi piazzamenti fin qui nel suo primo anno nel World Tour; Felline per gli arrivi mossi, Nizzolo per gli sprint col prezioso aiuto del veterano Hondo.
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Alla luce di quanto scritto, propongo alcune giocate che mi sembrano interessanti, tutte quote bet365:
Majka su Pozzovivo @2.25 stake 3
Pozzovivo non mi piace e non è un mistero, ogni anno leggo e sento che è migliorato, sta maturando etc etc e poi puntualmente quando deve piazzare la zampata sparisce dalle inquadrature. Majka non sarà un fenomeno ma l'anno scorso ha dimostrato di avere ottimi numeri e soprattutto una regolarità importante che mi fa trovare del valore in questo tat.
Uran su Evans @2 stake 5
Uran vincente @15 stake 1
Uran a podio @2.75 stake 3
Per me il colombiano è il favorito, se ci aggiungiamo un discorso di quota (a dir poco tirata per i capelli quella di Quintana) mi riesce difficile star fermo di fronte a certe quote. La squadra è tutta per lui e mi sembra di caratura maggiore rispetto alla Movistar, mentre per quanto riguarda il duello con Evans, ho già espresso i miei dubbi sulla condizione dell'australiano e da sfavorito devo entrare anche qui.
Kiserlovski su Aru @2 stake 3
Nell'incertezza su chi sarà la punta in casa Astana, anche se credo che Scarponi difficilmente vorrà cedere il ruolo a qualcun altro, penso sia ben giocato anche questo tat col croato che nella mia testa è il capitano della Trek e, regolarità permettendo, penso possa curare con più attenzione la classifica rispetto al sardo.