Messaggioda montag » 30/07/2022 - 18:29
La maggioranza dovrà per forza cambiare lo stile di vita, non tra 100 anni ma molto presto.
Tecnicamente possono anche non obbligarti con una legge, ma sarà la penuria di petrolio a determinare scelte drastiche, tutto intorno a noi è petrolio.
Anche se il petrolio fosse infinito, non si può continuare a distruggere il pianeta, l' inciviltà del motore a scoppio è terminata.
A maggior ragione se occorre più energia per andare a prendere questo petrolio più di quanto se ne ricavi, è come se fosse già terminato.
Del resto questo benessere è stato proprio di una piccola porzione di mondo, quella che aveva gli strumenti per imporre la propria volontà al resto del mondo, strumenti finanziari, politici e soprattutto militari.
Abbiamo vissuto dalla fine della seconda guerra mondiale in un perenne stato di guerra e col tempo si sono aggiunte altre forme che non sono solo bombardamenti, quelli servono per mantenere i profitti ad un'industria criminale, ma l'europa si è talmente ubriacata di benessere che ha disumanizzato buona parte dei propri cittadini attraverso una propaganda martellante ed incessante, facendoli incarnare ed abbracciare una nuova fede, quella materialista.
Chi ancora oggi sbraita per i propri diritti, vuole continuare ad imporre al prossimo i propri privilegi nei quali ha vissuto finora.
Piccolissimo esempio:
Vuoi continuare ad acquistare il nuovo telefonino che il prossimo mese sarà già obsoleto?
Molto bene, ogni anno vai 2 mesi in Congo belga a scavare a mani nude nelle viscere della terra il Coltan, minerale indispensabile per la civiltà della falsa tecnologià.
Siamo nel mezzo di una transizione ed il mondo per come l'abbiamo conosciuto non tornerà più, ma non è un male, scopriremo altre cose che abbiamo accantonato ma non cancellato, l'uomo che sopravviverà a questo periodo non sarà più lo schiavo consumatore, lo spirito non lo si può cancellare.
Lo spero per le prossime generazioni.
Il risultato più importante che vuole conseguire chi pianifica, organizza e finanzia le guerre, non è il profitto, ma la cancellazione dell'esperienze umane e la riscrizione della storia.