Il Web ha scritto:Si, intendo questo. Ma la prima è altamente opinabile, tanto è vero che molti non lo fanno/facevano.
Continuano a coprire da una vita dove perdono (anche se le occasioni ormai sono molte meno).
C'è anche una parte psicologica che è importante. Ci si accorge di queste cose se si ha la sfortuna di incappare in periodi in cui le entrare calano, e si pensa ai soldi 'sprecati' in nome della tranquillità.
La seconda: beh sugli sport seri Pinna è il mercato, quindi si, le sue quote sono 'giuste'
Diciamo che terrei lui davanti a it (ripeto, parlo di sport con volumi, sul resto è tutto più complicato).
Del resto, se da anni usi Pinna e da anni perdi, vuol dire che lì giochi male (in svantaggio) mentre sui .it bene.
Sei tu stesso a dirlo.
Bisogna vedere se lasciando le scommesse aperte, quando perdi non sbrocchi e cominci a fare cagate.
Tra il dire e il fare nelle scommesse c'è tanta robetta di mezzo.
Conosco gente che perderebbe anche col giornale del giorno dopo, e certi (pochi) che sarebbero capaci di ristamparlo se serve...
Stavo leggendo questo messaggio. Anche se sono passati anni.
Verissimo Web. Conosco persone straordinarie nelle perizie, persone che non so come facciano ma se gli chiedi le quote di un evento sbagliano di pochissimi tick senza guardarlo. Fanno letteralmente paura perché sono capaci di cose incredibili, dei fenomeni.
Ma questi vivono di scommesse? No. Ci arrotondano? Nemmeno.
Che fanno? Uno di questi lavora in aeroporto per 1.300€ al mese. Una cifra penosa per uno con certe capacità, e perché? Perché come dici tu sarebbe in grado di perdere anche avendo già i risultati col giornale del giorno dopo.
La testa è tutto. L'equilibrio psicologico viene prima di tutto il resto.