Tutti lo aspettavano e lui non solo ha esordito nella Copa del Centenario, ma ha anche deciso di aprire ufficialmente le danze. Contro il Cile era rimasto a guardare ma l’Albiceleste aveva fatto bottino pieno, contro Panama probabilmente i tre punti sarebbero arrivati anche senza Leo Messi. Invece la Pulce è stata mandata in campo al 60′, con l’Argentina in vantaggio grazie a un gol di Otamendi dopo 7′, e il numero 10 ha iniziato la pratica per avvicinarsi a Batistuta come migliore marcatore di sempre in maglia argentina. Tripletta in 25 minuti con tutti i ferri del mestiere: gol di rapina in mezzo all’area, punizione sotto il sette, sinistro folgorante. Adesso per Messi sono 53 le reti segnate con la nazionale e per l’Argentina c’è già un biglietto per i quarti. Unica nota stonata l’infortunio a Di Maria, che andrà valutato nelle prossime ore. Panama può continuare a sognare: contro il Cile, entrambe a 3 punti, sarà uno spareggio per andare avanti.
La Roja aveva già le spalle al muro contro la Bolivia e c’è voluto un finale drammatico come solo il calcio sudamericano sa essere per avere la soluzione del giallo. Cile in vantaggio con Arturo Vidal al 46′, ma la Bolivia al 61′ impatta grazie a una splendida punizione di Campos. Il pari sembra dare una possibilità a entrambe nell’ultima giornata ma succede di tutto: infortunio a Eguino, l’arbitro Marrufo dice che il recupero durerà otto minuti, bagarre trepidante che si risolve in un rigore per il Cile. Inesistente, peraltro, per un presunto fallo di mani di Gutierrez. E’ lo stesso Vidal ad andare sul dischetto e a trovare il sigillo che tiene aperte le speranze cilene.
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