Esattamente nel giorno in cui l’ultimo scudetto della Roma diventa maggiorenne, era il 17 giugno 2001, la galassia giallorossa perde la sua stella più brillante. Forse è una casualità, o forse è una scelta precisa, quella di Totti che annuncia in una conferenza stampa il suo futuro lontano dalla società in cui è nato, cresciuto e diventato leggendario. Lui che in quel 17 giugno era in campo, e autore del primo gol nel 3-1 contro il Parma, capitano di una squadra che con Capello in panchina si prendeva il terzo titolo della storia.
Sono passati diciotto anni, Totti ha smesso di giocare da due e nell’ultimo paio di stagioni il suo ruolo è stato poco chiaro. Dirigente senza poteri, gagliardetto da portare in giro in maniera automatica ma poco convinta, simbolo di una romanità che già in primavera ha dovuto fare i conti con l’addio imprevisto di De Rossi. Di Totti tutti parlano bene, ma nessuno nella capitale gli offre un ruolo dirigenziale più concreto. Doveva fare il direttore tecnico, ma a Boston, o a Londra, insomma dove si decide, le decisioni importanti le prendono senza prima parlare con lui. Vedi l’arrivo di Fonseca in panchina, mentre l’ex capitano aveva parlato con Conte, avrebbe voluto Gattuso e si è rammaricato del passato laziale di Mihajlovic che gli impedisce di avere un futuro giallorosso. Della sua guerra fredda con Baldini si è scritto tanto e la sintesi è che Totti se ne va perché Pallotta crede nel dirigente di lungo corso più che nel dirigente che deve ancora farsi.
Totti continua a dividere, chi reputa l’ennesimo peccato capitale quello di una capitale che sta sistematicamente cancellando i suoi simboli del passato, chi ritiene che essere un stato un calciatore sublime automaticamente non ti faccia diventare anche un dirigente illuminato. Totti continuerà a dividere, ma lo farà altrove. Oggi racconterà la sua versione in una conferenza stampa al Coni che sarà trasmessa in diretta alle 14:00 su Raidue.
Il futuro
Gravina, anche spalleggiato da Malagò, spalancherebbe a Totti un ruolo operativo in Figc, a contatto con la nazionale maggiore o come responsabile dell’Academy e infatti secondo bookmaker come Stanleybet è l’ipotesi più probabile con quotazione intorno a 1.85. Si è parlato anche di un ruolo in Uefa, quotato a 3.00, mentre l’approdo alla Fifa vale 7.00. A 10.00 l’ipotesi di un approdo alla Fiorentina del nuovo proprietario Commisso, a 15.00 un suo futuro da procuratore che però non sembra negli interessi immediati. Alcune fonti riportano anche che il numero dieci potrebbe restare alla Roma con una mossa a sorpresa. Non è detto che la conferenza stampa di oggi chiarisca definitivamente il suo futuro, ma sicuramente ne sapremo di più.