
A Cleveland non stava funzionando più niente e non c’era più traccia della squadra che vinse il titolo nel 2016 e giocato le Finals contro Golden State nel 2017. Non l’attitudine, non la solita capacità di LBJ di elevare il rendimento dei compagni, non Isaiah Thomas il cui rientro a gennaio doveva mettere il turbo ai Cavs e invece si è rivelato fallimentare. Così a tre ore dalla scadenza delle operazioni di mercato di febbraio, è arrivata la rivoluzione. Cleveland in un colpo solo si libera di Thomas, Derrick Rose e Dwyane Wade e in cambio si porta a casa Jordan Clarkson e Larry Nance Jr dai Lakers e Rodney Hood e George Hill dai Jazz. Questo in dettaglio il movimento che ha coinvolto cinque squadre.
- I Cavs ottengono Jordan Clarkson e Larry Nance Jr dai Lakers.
- I Lakers ottengono Isaiah Thomas, Channing Frye e la prima scelta dei Cavs al Draft 2018 dai Cavs
- I Miami Heat ottengono Dwyane Wade in cambio di una scelta al secondo giro del Draft 2020.
- I Cavs ottengono dai Jazz Rodney Hood e George Hill.
- I Jazz ottengono dai Cavs Jae Crowder e Derrick Rose.
- I Sacramento Kings ottengono dai Cavs Iman Shumpert, Joe Johnson (attraverso i Jazz) e la scelta di Miami al secondo giro del Draft 2020.
La mossa dei Cavs – Cleveland ottiene un duplice scopo da questo scambio. Intanto alleggeriscono il loro salary cap passando da 43.1 a 40.8 milioni di dollari versati nella luxury tax, limite sotto il quale potrebbero rimanere in estate nel caso LeBron James decidesse di andarsene. Clarkson e Nance Jr sono stati spesso positivi nella deludente stagione dei Lakers e possono dare una mano subito, esattamente come Hill che è un difensore sottovalutato e potrebbe aiutare la disastrosa difesa dei Cavs. Ma è chiaro che la dirigenza di Cleveland sta preparando le acque per un’estate che sarà bollente mentre la stagione in corso rimane un’incognita.
La mossa dei Lakers – Anche per i Lakers, la cui stagione è già praticamente finita, si tratta di una scelta di prospettiva. I contratti di Thomas e Frye scadranno a giugno, lasciando libero spazio salariale oltre i 46.9 milioni già garantiti per la prossima stagione andando a caccia di free agent prelibati, il primo dei quali potrebbe essere proprio LeBron James che con Los Angeles e Magic Johnson secondo molte fonti sta flirtando da mesi, con la prospettiva di prenderne anche un altro di peso e seguendo la scia di Warriors, Rockets e Thunder.
La mossa dei Jazz – Sembrano quelli che apparentemente hanno assunto il rischio più alto dalla trade. Rose rimane un’incognita fisica e Crowder in questa stagione ha deluso tirando con il 41.8% dal campo senza dare un contributo apprezzabile ai Cavs. In questo momento intaccano un roster che stava risalendo verso l’ottavo posto nella Western Conference e ha una striscia aperta di sette vittorie consecutive.
La mossa di Miami – Gli Heat sono scivolati al settimo posto della Eastern Conference e hanno una striscia aperta di cinque sconfitte consecutive, il ritorno di Wade oltre che suggestivo potrebbe dare una mano in cabina di regia per fare rifiatare Dragic nella corsa ai playoff.