Altra impresa di LeBron James, 46 punti e gara 7, ma i Cavs perdono Love

LeBron James segna 46 punti, sfiora la tripla doppia e rende indimenticabile quella che forse è stata l'ultima gara casalinga con la maglia dei Cavs, i Celtics si fermano ancora in trasferta e si va a gara 7

I risultati della notte NBA.

Cleveland-Boston 109-99 (3-3)

Gara 7, come era nelle previsioni di una serie nella quale chi gioca in casa non perde mai. LeBron James di nuovo oltre quota quaranta, come era fisiologicamente attendibile da uno dei giocatori più forti di tutti i tempi che per nessun motivo al mondo avrebbe giocato quella che forse è l’ultima partita in maglia Cavs alla Quicken Loans Arena senza fornire una prova meno che leggendaria. Il solito copione rispettato che cambia solo nel prologo, quando Boston trova modo di mettersi davanti con un primo periodo vissuto più lucidamente rispetto ai primi due episodi in trasferta. Ma è solo un attimo, perché LBJ trascina i suoi al parziale di 34-18 nel secondo periodo che mette i padroni di casa davanti 54-43 a fine primo tempo e il divario rimane sempre costantemente in doppia cifra anche nel secondo. I Cavs non scappano mai definitivamente e il re, oltre a giocare un’altra partita leggendaria, sta in campo anche 46 minuti confermandosi il giocatore più utilizzato della stagione. Stavolta la sua presenza continuativa è resa necessaria dall’infortunio dopo cinque minuti a Kevin Love in un impatto testa contro spalla con Tatum che lo mette in dubbio per gara 7, non tanto per il recupero effettivo quanto per la severità con cui la Nba tratta i casi di possibile commozione cerebrale. A quel punto il resto degli ingredienti in tavola è già noto. Davanti ai propri tifosi il supporting cast dei Cavs trova modo di alimentarsi, che è ciò che succede a Hill (20 punti, 7/12 dal campo, 3 rimbalzi e 3 assist) e a Nance Jr (10 punti e 7 rimbalzi) e Green (14 punti, 3 rimbalzi e 2 recuperi) dalla panchina. Non ci sono altri uomini in doppia cifra, manca anche l’impatto al tiro di Smith e Korver (11 punti in coppia con 4/13 al tiro) ma ogni limite di Cleveland è mascherato dal numero 23. Per LeBron James è ormai quasi riduttivo parlare di numeri (46 punti, 5/7 dall’arco, 11 rimbalzi, 9 aassist, 3 recuperi) in una serata in cui sfiora la tripla doppia e segna più della metà delle triple dei Cavs. Che hanno la lucidità per limitare le palle perse e tirare in maniera discreta dal campo, il 47.1% che è inferiore al 51.4% dei Celtics ma è a rimbalzo che vincono la partita, travolgendo gli ospiti 44 a 31 di cui 15 offensivi.

Sono dettagli che fanno la differenza in gara 6, così come l’11/20 ai liberi della squadra di Stevens che stavolta è tradita da Horford e Morris, insieme ferme a 5/18 dal campo, con Baynes che in quintetto non ha impatto e non aiuta i Celtics a fare meno fatica nel trovare punti vicino al canestro. Con Tatum solido (15 punti, 3 rimbalzi e 2 assist) ma meno incisivo del solito in difesa, sono Rozier (28 punti, 6/10 dall’arco e 7 assist) e Brown (27 punti, 11/18 dal campo e 3 rimbalzi) a provare a trascinare i compagni, con Smart (10 punti e 8 assist) che dalla panchina si aggiunge agli esterni ispirati ma sono tutti ottimi giocatori che si scontrano contro una leggenda in missione. L’epilogo naturale è gara 7 a Boston, con i Celtics che ci arrivano con una striscia aperta di dieci vittorie casalinghe ai playoff. Vincendone un’altra tornerebbero alle Finals che mancano dal 2010 e i verdi hanno un record di 37-0 nelle serie in cui sono andati avanti 2-0. Resta solo l’ostacolo di LeBron James, che però avrà bisogno di compagni in grado almeno di dargli una mano per rimanere in partita fino all’ultimo quarto.