Antetokounmpo batte LBJ, Beal e Wall piegano i Pelicans

La sfida tra LBJ e Antetokounmpo è stellare e la risolve il greco nel finale, Wall e Beal superano Davis e Cousins, i Kings battono i Sixers

I risultati della notte Nba.

Milwaukee-Cleveland 119-116

Sono i Bucks a fermare momentaneamente la corsa dei Cavs e sembra quasi un passaggio di testimone tra chi domina l’Nba attuale e chi la dominerà nel futuro prossimo. La sfida tra LBJ e Antetokounmpo non è soltanto un goloso titolo per dare un nome alla partita, ma anche l’epilogo che consente a Milwaukee di prendersi la vittoria. All’inizio sono i padroni di casa a scappare con un parziale di 39-24 nel secondo periodo, e sono avanti di 17 nel terzo. Ma la rimonta dei Cavs somiglia a quelle dei Celtics nel secondo tempo, James e Wade sono i principali artefici del 33-21 dell’ultimo periodo e il finale è in volata. Il re segna il jumper del 110-110 a meno di tre minuti dalla fine ma è il greco di casa a firmare la vittoria. A 5 secondi dalla sirena inventa il gioco da tre punti del 118-113 e non basta un’altra tripla folle di LBJ a due secondi dalla fine per cambiare il risultato. La sfida tra pesi massimi è pregiatissima. Il numero 23 dei Cavs si arrampica fino a 39 punti con 7 assist e 3 recuperi, ma anche 7 palle perse. Antetokounmpo sfiora la tripla doppia con 27 punti, 14 rimbalzi, 8 assist e soprattutto 11/12 ai liberi con tre giochi da tre punti nel corso della partita. I Cavs tirano con il 50% dal campo e hanno anche 21 punti e 10 rimbalzi da Love e 14 e 2 recuperi da Wade che al Bradley Center iniziò a fare parlare di sé all’università con la maglia di Marquette. I Bucks hanno il 52.4% dal campo e cinque uomini in doppia cifra, 26 e 5 rimbalzi di Bledsoe e 16 e 3 di Brogdon dalla panchina. Questo è un incrocio che potremmo rivedere ai playoff e promette scintille.

Washington-New Orleans 116-106

I Wizards continuano nel loro passo alternato, una vittoria e una sconfitta, e piegano due volte nella stessa partita i Pelicans che sono alla seconda sconfitta consecutiva. Al Verizon Center i padroni di casa prima fuggono sul 36-19 a fine primo periodo, poi sul finale di primo tempo vengono raggiunti dopo averne incassati altrettanti nel secondo. Sul 61-61 nel terzo periodo Washington costruisce un gigantesco parziale di 32-10 che la spedisce a più 23 quando inizia il quarto periodo e a quel punto non resta che attendere i titoli di coda. I Pelicans hanno una grande prestazione di Davis, 37 punti e 9 rimbalzi nonostante un problema al polso destro nel secondo tempo, e 26 e 13 di Cousins che in campo si becca con Wall, suo grande amico. E’ la panchina ospite a non offrire niente di sostanzioso e i 13 e 5 assist di Holiday aiutano la prima rimonta ma non la seconda. In trasferta New Orleans fatica a difendere con regolarità e concede il 50% dal campo alla capitale che progressivamente sta ritrovando entrambi i suoi esterni. Beal segna 26 punti con 4 assist e 2 recuperi, Wall va in doppia doppia con 18 e 10 assist ma anche 5 palle perse, l’intero quintetto dei Wizards è in doppia cifra con 10 punti e 14 rimbalzi di Gortat. Ma l’uomo inaspettato della serata è Mike Scott che dalla panchina esplode con 24 punti e 11/15 dal campo per alimentare la fuga del terzo periodo. I media americani impazziscono sul titolo ‘Great Scott!’ che è il tormentone recitato da Doc nella trilogia Ritorno al Futuro, e che noi non possiamo usare essendo stato tradotto in ‘Grande Giove!’.

Philadelphia-Sacramento 95-101

I Sixers senza Embiid viaggiano alla metà dei cilindri e raccolgono la terza sconfitta consecutiva scivolando momentaneamente fuori dalla zona playoff. Al Wells Fargo Center i padroni di casa vanno anche avanti di 16 nel terzo periodo e poi misteriosamente si inceppano. Il risultato è un parziale di 30-17 dei Kings nell’ultimo quarto e quando Hield con una tripla segna il sorpasso 79-78 per gli ospiti Philadelphia non riesce più a reagire. Sacramento è anche priva di Hill ma mette in scena il revival della Nba di fine e inizio millennio con un Randolph da 27 punti, 12/19 dal campo e 5 rimbalzi. In campo c’è anche Vince Carter, era geologica anche più lontana, dentro una panchina che produce 16 punti con Mason III e 24 con 3 recuperi con Hield. I Kings tirano con il 25.9% dall’arco ma si prendono la partita con la rimonta generata dalle 19 palle perse dai Sixers, ai quali non basta la quasi tripla doppia di Simmons da 13 punti, 12 rimbalzi e 9 assist e una panchina da 39 punti. Per Philadelphia è l’undicesima sconfitta stagionale contro squadre della Western Conference.