Ripartenza Nba, domande e risposte

Domande e risposte sulla ripartenza Nba: tamponi, location, date e cosa succede se un giocatore è positivo

Anche negli Stati Uniti, con il lockdown intermittente che in alcuni stati è già stato allentato, si ricomincia a correre. I giocatori Nba hanno accesso ad alcuni campi di allenamento e la lega sta portando avanti il protocollo per provare a concludere la stagione e ipotizzare le date per la prossima. Con l’obiettivo di tornare in campo per limitare le perdite economiche, alcune squadre hanno spinto i giocatori a rimettersi in forma individualmente e il tema della pressione sulla ripresa della stagione sta facendo discutere negli Stati Uniti così come per il calcio in Europa. Si continua a parlare della ‘bolla‘ nella quale collocare squadre e giocatori per completare in sicurezza la stagione, ecco di seguito alcuni temi rilevanti per capire a che punto è il progetto di ripartenza.

Tamponi

E’ un tema comune per tutti gli sport che stanno provando la ripartenza come il calcio in Europa e la condizione indispensabile per tornare a giocare è che ne venga garantito un numero sufficiente per permettere test a intervalli regolari a giocatori e addetti ai lavori senza sottrarli alla popolazione, anche per non fare passare il messaggio che gli atleti Nba siano privilegiati rispetto ai normali cittadini. La Nba ha valutato che serviranno 15000 tamponi per completare la stagione e a precisa domanda il commissioner Adam Silver ha spiegato di essere ottimista sulla loro effettiva reperibilità.

Location

Come abbiamo visto, lo scenario al quale si lavora è quello di trasformare alcune zone logisticamente compatibili con le esigenze Nba in veri e propri ecosistemi dove fare giocare e allenare le squadre. L’ipotesi che sta prendendo piede è che possano esserci due location diverse sulle due coste dove svolgere le rispettive Conference, Disney World di Orlando per la Eastern e Las Vegas per la Eastern. Lo stesso Silver ha dichiarato che l’ipotesi di concentrare le squadre in località specifiche serve per ottimizzare la sicurezza delle squadre e degli staff ma che l’obiettivo non è rinchiudere giocatori e dirigenti in una stanza per due mesi.

Che succede se un giocatore è positivo?

La grande domanda che assilla lo sport professionistico a ogni latitudine. Al momento la Nba va verso la direzione intrapresa dalla Bundesliga, ovvero isolare e trattare individualmente un singolo giocatore positivo senza costringere alla quarantena chi è entrato in contatto con lui. Il sistema si basa sulla regolarità e sulla tempestività dei tamponi e la Nba ritiene che la presenza di nuovi positivi sia inevitabile a prescindere da quanto siano isolati e sicuri i luoghi in cui si continuerà la stagione.

Playoff

Il format non verrà modificato, si giocheranno i tre turni e le Finals in serie da sette partite come da tradizione. Non è stato escluso però che si possano prevedere dei tornei per entrare nei playoff se non fosse possibile completare la regular season, dipenderà da quanto tempo avrà a disposizione la Nba nel momento in cui sarà possibile giocare nuovamente.

Ripresa dell’attività

In qualunque scenario di ripartenza la Nba stima che serviranno almeno tre settimane di training camp prima che la stagione possa ricominciare. E’ il tempo minimo stimato dalla lega per permettere ai giocatori di tornare ad allenarsi per raggiungere una forma indispensabile per giocare ad alto livello ed evitare il rischio di infortuni.

Stagione 2020-21

Indipendentemente dalla conclusione di questa stagione, il 2020-21 dovrebbe iniziare a dicembre e concludersi ad agosto, uno scenario già parzialmente visto dopo il lockout del 2011 anche se all’epoca la regular season fu accorciata per giocare i playoff a giugno. E’ possibile che possa essere l’inizio di una rivoluzione del calendario e che l’arco di tempo che va da dicembre ad agosto possa diventare la norma per la Nba del futuro. Si lavora anche all’ipotesi peggiore, ovvero quella che prevede l’assenza di pubblico non soltanto per la fine di questa stagione ma anche per la prossima.