Micov e Gudaitis stendono Torino, la Supercoppa 2018 è di Milano

L'Olimpia domina la finale con Torino e porta a casa la terza Supercoppa consecutiva, l’ottava vittoria dell’era Armani.

Al PalaLeonessa di Brescia, l’Olimpia Milano nei due quarti centrali domina la finale con Torino e risponde alla rimonta della Fiat nel quarto periodo per portare a casa la terza Supercoppa consecutiva, che poi è anche l’ottava vittoria dell’era Armani (82-71 il finale).

A una settimana dall’inizio del campionato, la squadra di Simone Pianigiani fornisce un altro segnale indiscutibile della propria superiorità rispetto alla concorrenza. Una supremazia che rischia di avvicinarsi a quella della Juventus, a patto che le energie impiegate in Eurolega non finiscano per condizionare il rendimento in Serie A. Dove però metà delle partite Milano può vincerle col secondo quintetto.

Al PalaLeonessa i Rimbalzi, la difesa e le triple giuste sono stati gli ingredienti dei due successi su Brescia e Torino in una due giorni contrassegnata da tanti protagonisti diversi, in finale soprattutto Gudaitis e Micov. Inarrestabile il primo dentro l’area, chirurgico il secondo.

Coach Simone Pianigiani ha vinto il trofeo numero 21 della sua carriera.Sono eventi particolari ma hai il dovere di provarci e avere la mentalità giusta come sempre succede se sei Milano. Torino è squadra difficile perché non tira tanto da tre ma crea le situazioni per attaccare il ferro e in difesa sa collassare dentro l’area e proteggere il ferro. Noi abbiamo sbagliato tanti tiri aperti ma non ci siamo fatti prendere dalla frustrazione e dal secondo quarto in poi non abbiamo rischiato nulla. Non siamo ancora pronti per il livello più alto ma vorremmo toglierci delle soddisfazioni anche in Europa. Non siamo all’anno zero ma abbiamo tanta strada da fare e lo sappiamo. Le aspettative per noi sono scontate: avessimo perso non sarebbe cambiato nulla ma è un privilegio giocare per vincere crescendo nel modo giusto come vuole la società vivendo in un microcosmo  e sapendo quanto sia difficile la.nostra stagione in cui ci sarà un mese tra dicembre e gennaio in cui giocheremo 13 partite in 30 giorni. Noi ci limitiamo a chiederci ogni giorno cosa fare per migliorare, con le spalle coperte da una società che non è emotiva. Noi oggi siamo contenti ma siamo anche consapevoli di quello che dobbiamo fare per essere tra le grandi stabilmente: è il nostro obiettivo a lungo termine”.

L’uomo che non sorride mai si scioglie in un sorriso quando riceve il trofeo di MVP della Supercoppa. Vlado Micov non è un giocatore spettacolare ma nessuno lo apprezza più di allenatori, compagni e avversari. “Io?”, chiede stupito quando gli comunicano che è lui l’MVP del Three-peat. Succede a Kruno Simon 2016 e Jordan Theodore 2017.

Ha segnato 29 punti in due gare, 17 nella finale, con 5/8 da tre. E la notizia migliore è che l’MVP avrebbe potuto essere Gudaitis, ambedue le gare in doppia cifra nei rimbalzi o magari Nedovic, 37 punti nelle due partite, lucido killer, o ancora Mike James, l’uomo delle giocate spacca-partita, anche in finale.

Foto Ufficio Stampa Olimpia Milano