Milano torna al Forum in Eurolega per una classica del basket continentale contro il Maccabi Tel Aviv ma al momento c’è poco prestigio nell’Eurolega della squadra di Messina che perdendo ai supplementari sul campo del Panathinaikos è rimasta sul fondo della classifica allungando a otto la striscia di sconfitte consecutive. Gli israeliani grazie al successo su Valencia sono a ridosso della zona playoff e l’Olimpia dovrà cercare di fare altri passi avanti soprattutto nella gestione dei minuti finali e con un attacco che continua a calare di intensità nella seconda parte di gara.
Le quote
| EA7 Milano | Maccabi Tel Aviv |
| 1.69 | 2.26 |
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Pronostici
La sconfitta di Milano sul campo del Panathinaikos al supplementare è stata quasi una cartolina filosofica di ciò che manca all’EA7 in questa edizione dell’Eurolega e si riassume con i 31 punti e 9/12 da due di Dwayne Bacon da una parte e con la tripla all’ultimo minuto dell’overtime di Baron che non prende neanche il ferro, dopo che un tiratore preso per fare la differenza in questo genere di situazioni aveva rifiutato diversi tiri nelle situazioni in cui la squadra lo cercava. Messina per scelta concettuale non ha un giocatore al quale affidarsi fuori dai giochi, l’unico è Shields che al momento dai giochi è fuori per motivi fisici, e il resto dei problemi arrivano a cascata con un attacco che segna 77 punti in 45 minuti, la scarsa fisicità che ti fa tirare 13 liberi contro i 31 degli avversari e una cronica incapacità di salire di livello nella metà campo offensiva nel secondo tempo. Se segni 43 punti in venti minuti a Oaka e poi 35 nei successivi 25 e se tiri con il 42.3% da tre e il 42.5% da due, se perdi 18 palloni compreso uno decisivo di Luwawu-Cabarrot che pure è stato tra i migliori e se Mitrou-Long chiude con tre triple e cinque palle perse, è fisiologico anche farsi rimontare dopo avere avuto 15 punti di vantaggio. Paradossalmente questa versione di Milano senza Pangos è comunque più quadrata e ricca di energie tra gli esterni, tra i lunghi è invece difficile aspettarsi un’inversione di tendenza visto che Melli fa quasi tutto in maniera commovente, rimbalzi, assist, recuperi, tranne segnare, per Hines si possono usare gli stessi aggettivi e Davies alterna momenti di luce abbagliante a letture poco lucide. Passi avanti che prima o poi corrisponderanno a una vittoria ma che fanno sempre ruotare il discorso intorno allo stesso concetto e cioè che questa edizione di Milano con l’obiettivo di confermarsi tra le prime otto dell’Eurolega è stata costruita male. E difficilmente si scapperà da questa consapevolezza tecnica indipendentemente dai risultati in campionato.
Il Maccabi ha vinto due e perso due delle ultime quattro partite giocate, prima il successo 90-84 contro l’Olympiacos, poi le sconfitte esterne, quella di misura 69-68 contro la Stella Rossa e il 98-89 contro il Bayern Monaco, quindi l’84-68 contro Valencia in una serata comandata dalla palla a due alla sirena con 15 punti e 6 assist di Lorenzo Brown, 11 e 4 di Hilliard, 9 e 4 rimbalzi di Baldwin anche se con percentuali da rivedere e 8 e 6 rimbalzi di Nebo. Per la squadra di Kattash 21 assist e 8 palle perse, dato interessante per una squadra che ora è 7-6 ma che in trasferta non ha ancora vinto e spesso ha faticato in difesa, vedi i 116 punti incassati sul campo del Baskonia, i 96 su quello di Belgrado e gli 86 contro il Fenerbahce. Gli israeliani viaggiano a 82.6 punti di media tirando con il 55% da due e il 34.9% da tre e tendono a prediligere gli alti punteggi anche nelle serate in cui faticano con le percentuali.
Non è una partita che cambierà le prospettive di Milano in caso di vittoria ma è comunque un’occasione per interrompere la striscia di sconfitte contro una squadra che in trasferta finora non ha mai vinto, con sette degli ultimi otto precedenti vinti dalla formazione che giocava in casa. La gara contro il Panathinaikos ha comunque mostrato un’inversione di tendenza dell’EA7 nell’approccio alla partita e limitando l’attacco del Maccabi Tel Aviv una gara a punteggio medio potrebbe essere risolta anche senza una prestazione offensiva sopra le righe di un protagonista che finora Messina fatica a trovare e si può scegliere un handicap minimo in favore di Milano. La scelta riguardo al punteggio rimane sempre la stessa, difficilmente con l’Olimpia si assistono a partite superiori ai 153 punti complessivi.
