La nuova Superlega, il regolamento del torneo che spacca il calcio europeo e mondiale

Come funziona la nuova Superlega, il torneo alternativo alle competizioni Uefa che rischia di spaccare il calcio europeo e mondiale

Nella domenica in cui la Juve rischia di passare da nove scudetti consecutivi all’esclusione dalla prossima Champions League, la notizia e la conferma dell’accordo tra le più importanti società del calcio europeo per una super lega al di fuori delle competizioni Uefa ha travolto il continente e il mondo intero generando reazioni scomposte non soltanto da parte del governo continentale del calcio ma anche delle federazioni nazionali oltre che dei governi. Di questa scissione fanno parte la crema della Premier League con sei squadre inglesi coinvolte, Manchester United, Chelsea, Arsenal, Liverpool, Tottenham e Manchester City, il Barcellona, il Real Madrid e l’Atletico Madrid e per l’Italia anche Inter e Milan oltre alla Juve mentre sono in bilico Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Psg. La nuova associazione sarà presieduta da Florentino Perez (e qui nasce già la prima contraddizione, può un nuovo ente essere governato dal plenipotenziario di una delle società che partecipano?) con Andrea Agnelli e Joel Glazer come vicepresidenti e il presidente della Juve si è dimesso da presidente dell’Eca così come ne fuoriescono le società partecipanti alla nuova lega. L’obiettivo è quello di generare un volume economico di oltre 7 miliardi di euro e la pandemia ha accelerato la genesi di questo progetto che, come spiegato sui siti internet delle varie società, ha come prospettiva primaria di accrescere il valore economico e commerciale: significa garantire a tutte le partecipanti circa 260 milioni a stagione. Si parla di una causa dell’Uefa da 50 miliardi e di squalifiche per i giocatori coinvolti che non potrebbero più partecipare non solo alle competizioni Uefa ma anche a quelle Fifa per club e nazionali. Ma come funzionerebbe il nuovo torneo? Sul sito dell’Inter è già stato pubblicato il format ed è già online il sito della nuova competizione e il comunicato ufficiale di presentazione del torneo.

La formula della Superlega europea

  • Saranno ammesse 20 squadre, delle quali 15 fondatrici avranno diritto di partecipare in ogni stagione e altre 5 qualificate tramite un criterio (ranking o storia) che deve essere ancora stabilito.
  • Si giocheranno due gironi da dieci squadre con partite di andata e ritorno.
  • La fase a eliminazione diretta inizierà con i quarti di finale con la formula dell’andata e ritorno, le prime tre di ogni girone qualificate direttamente e le quarte e le quinte che giocherebbero uno spareggio con andata e ritorno per gli ultimi due posti.
  • La finale si giocherà in gara secca in una sede che cambierà ogni anno.
  • Le gare saranno infrasettimanali tranne la finale che si giocherà nel weekend.
  • Il nuovo torneo garantirà alle partecipanti un minimo di 18 partite e un massimo di 23 in caso di qualificazione alla finale, contro le 6 minime garantite e le 13 massime dell’attuale Champions League.
  • Successivamente sarà creata la Super League femminile.
  • Per completare il torneo serviranno 22 slot infrasettimanali a differenza dei 12 attuali.

La formula ricorda da vicino quella dell’Eurolega del basket che dopo una regular season di 34 giornate prevede i quarti di finale al meglio delle cinque partite per decretare le squadre che si giocheranno il trofeo nelle Final Four e alla quale si accede attraverso licenze che possono essere annuali o pluriennali. Una grande incognita è proprio quella del calendario, trovare dieci date aggiuntive in una stagione già intasata e in un periodo pandemico rischia di essere una complicazione ancora più grande che trovare un accordo con l’Uefa. Ma è un problema che riguarderà anche la formula della nuova Champions League che dovrebbe essere a 36 squadre e apre un conflitto senza precedenti nella storia del calcio. La nuova Superleague ha come intenzione quella di esordire addirittura ad agosto 2021 e questo apre una serie di contraddizione da risolvere velocemente compresa la regolare conclusione delle coppe europee e anche dei campionati nazionali visto che vengono messi in discussione i criteri di qualificazione alle coppe. Altri interrogativi sono di carattere tecnico: chi arbitrerà le partite della nuova lega visto che gli arbitri sono alle dipendenze delle federazioni nazionali, dell’Uefa e della Fifa? E’ ipotizzabile non convocare in nazionale i migliori giocatori del mondo? Possono convivere i club che si formano una loro lega privata con le squadre del resto del mondo quando giocano nei rispettivi campionati nazionali? Essendo una lega privata, quali regole che potrebbero anche essere significativamente diverse da quelle Uefa e Fifa verranno utilizzate? Cambieranno i format dei campionati nazionali visto che di fatto non sarà più possibile giocare turni infrasettimanali? Di fatto un progetto del genere porterebbe a un impoverimento tecnico di qualsiasi altra competizione, campionati nazionali e tornei Uefa, visto che tutti i migliori giocatori parteciperebbero alla nuova lega e il potere economico delle società fondatrici permetterebbe ingaggi e rose inaccessibili a tutte le altre squadre. Ed è sostenibile economicamente a lungo termine, anche se a circuito chiuso, visto che ad alimentarla sono alcuni dei club europei più indebitati che proprio per l’incapacità di sostenere i costi di gestione durante la pandemia cercano un’alternativa audace e pericolosa alla propria sopravvivenza? E’ ipotizzabile che inizierà un braccio di ferro tra la nuova lega e il governo del calcio europeo e mondiale alla ricerca di un accordo se non proprio di una collaborazione (e da questo punto di vista è significativo questo passaggio dal comunicato sul sito della Juventus ‘I club fondatori faranno tutto quanto possibile per realizzare il progetto nel più breve tempo possibile. Tuttavia, la società non può al momento assicurare che il progetto sarà effettivamente realizzato né prevedere in modo preciso la relativa tempistica), ma è possibile che il calcio come lo abbiamo conosciuto finora sia finito nella notte tra il 18 e il 19 aprile 2021. Resta da vedere se quello che verrà dopo sarà più o meno simile nella sua struttura al gioco che conosciamo da oltre settanta anni.

La formula della nuova Champions League

E’ arrivata anche la risposta dell’Uefa che ha approvato la riforma della Champions League dal 2024.

  • 36 squadre partecipanti e non più 32 come nella formula attuale
  • Nuova fase a gironi in cui ogni squadra giocherà 10 partite contro dieci avversarie diverse, cinque in casa e cinque in trasferta, rispetto alle 6 gare garantite dalla formula attuale.
  • Le prime otto classificate della fase a gironi andranno direttamente agli ottavi di finale.
  • Le classificate dal nono al ventiquattresimo posto giocheranno uno spareggio con gare di andata e ritorno per accedere agli ottavi di finale.
  • Quarti di finale e semifinali con formula di andata e ritorno, finale in gara secca.
  • Le gare si giocheranno a metà settimana, le finali nel fine settimana.
  • La squadra che arriverà in finale giocherà da un minimo di 17 a un massimo di 19 partite rispetto alle 13 della formula attuale.
  • Le stesse modifiche coinvolgeranno Europa League e Conference League che avranno rispettivamente 8 e 6 partite nella fase a gironi e successivamente potrebbero essere ampliate a 36 squadre.
  • I nuovi ingressi all’edizione a 36 squadre saranno suddivisi così: un posto alla squadra che arriva terza nel campionato che ha la quinta posizione nel ranking delle leghe nazionali Uefa, un posto assegnato a una squadra vincitrice di un campionato nazionale da stabilire, due posti alle squadre con il più alto coefficiente per club negli ultimi cinque anni che non si sono qualificate con il loro piazzamento in campionato alla fase a gironi della Champions League ma hanno ottenuto l’accesso ai preliminari di una delle tre competizioni Uefa.