Nazionale a Ventura, comincia il viaggio…

Il nuovo tecnico è stato presentato a Coverciano: "Raccolgo l'eredità di Conte, abbiamo una buona base da cui ripartire".

Nazionale a Ventura, il primo passo è stato fatto con la presentazione del nuovo tecnico a Coverciano. A introdurre il successore di Antonio Conte è stato il presidente federale Carlo Tavecchio. Ventura ha annunciato anche il proprio staff: sarà affiancato da Salvatore Sullo e Paolo Vanoli. Il nuovo staff si avvarrà anche di Nicola Tarroni e Giuseppe Zinetti come osservatori, Alessandro Innocenti e Gianni Brignardello come preparatori atletici e Gianluca Spinelli come preparatore dei portieri.

“Non sono emozionato perché non ho più l’età per farlo – ha spiegato Ventura- sono orgoglioso di essere stato scelto per rappresentare una delle nazioni più importanti dal punto di vista calcistico. Ringrazio Conte, mi ha lasciato una squadra con delle conoscenze, con una cultura del lavoro. Le cose che mi hanno accompagnato nel mio percorso calcistico. Vorrei che fosse una Nazionale con quelle caratteristiche, in più che fosse anche eccitante. L’Europeo ci ha dato la consapevolezza che attraverso l’organizzazione, la compattezza e la disponibilità si possono raggiungere risultati importanti. C’è la possibilità, migliorando quanto fatto, di ritagliarsi uno spazio da protagonisti. Io e il mio staff abbiamo una grande voglia di essere e diventare protagonisti insieme alla squadra”.

Poi Ventura è sceso nel dettaglio: “La realtà del nostro campionato è quella che si è visto all’Europeo, di giocatori convocabili ne sono rimasti a casa pochi. Chi non giocava con Lippi era un giocatore importantissimo, chi non giocava con Conte era un tipo di calciatore che deve ancora farsi spazio. Il vero problema, in attesa che arrivino i giovani in rampa di lancio, è che abbiamo tempo e le condizioni ideali per esprimersi. Servono possibilità per loro, evitando che si brucino. Però pensate che noi avremo tre giorni per preparare la partita con la Francia e altrettanti per lavorare in vista di Israele, quindi partiremo dalla base lasciata da Conte. Io sono sponsor dei giovani, ma serve tempo. Barzagli? Se lo chiamo adesso che è in vacanza mi dice di no. Però lo chiamerò. Se voglio partire da dove ha lasciato Conte, sulla carta diventerebbe un giocatore che fa comodo. Pellè? E’ una situazione diversa da quella di Pirlo ma la Cina è lontana. Balotelli? E’ un giocatore come tutti gli altri. Deve giocare, ma dal punto di vista tecnico è importante. Quelle poche o tante volte che ha fatto il calciatore, ha dimostrato di avere qualità assolute. Invece, quando non l’ha fatto…”.

In apertura l’intervento di Tavecchio. “La Nazionale esce da un Europeo importante, in cui ha recuperato un’immagine e un patrimonio etico. Siamo stati i più visti nei social network e gli share televisivi hanno testimoniato quanto fatto. Ringrazio Antonio Conte per tutto quello che ha fatto per noi. Ha dato un’immagine di novità, creato uno stile di sacrificio e rispetto della squadra, non delle individualità. Ventura è un maestro di calcio. Non è stata un’opzione di questi mesi: ho sempre saputo che Conte avrebbe lasciato, era nella natura delle cose e l’economia è questa”.

Nazionale a Ventura, si parte!