Mondiali ciclismo 2020, a Imola percorso per specialisti delle classiche, Van Aert e Alaphilippe i favoriti

Mondiali ciclismo 2020 quote, a Imola percorso adatto agli specialisti delle classiche, Van Aert e Alaphilippe i favoriti

Mondiali ciclismo 2020, titolo in palio a Imola – Le ultime due edizioni dei mondiali sono state particolarmente epiche e se quello di Innsbruck, vinto da Valverde nel 2018, sembrava il più duro di sempre, l’edizione del 2019 vinta da Mads Pedersen nello Yorkshire in una giornata di vento, freddo e pioggia è probabilmente stato ancora più sofferto e leggendario. I mondiali 2020 dovevano svolgersi in Svizzera ma il Coronavirus ha impedito il regolare svolgimento e l’Uci è dovuta correre ai ripari. La corsa iridata torna così in Italia, a Imola che ospiterà 2246 spettatori, dopo sette anni dai mondiali di Firenze. Vediamo percorso, albo d’oro, pronostici e favoriti.

Il percorso

Sarà una gara dura e con molto dislivello, 258,2 km e 5000 metri di dislivello, proprio come doveva essere in Svizzera. L’Uci ha scelto Imola anche per la presenza dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari, che ospiterà partenza e arrivo, e il circuito finale si svilupperà tra Imola e Riolo Terme per 28,8 km che gli uomini ripeteranno nove volte. Ogni giro presenta due salite entrambe di 2,7 km pe 550 metri di dislivello, la prima è l’ascesa di Mazzolano al 6,1% di pendenza media con il primo km al 9,6%, la seconda è la Cima Galisterna che ha una pendenza media del 6,4% con un muro nella parte centrale di 1,4 km al 10,6% di pendenza media e punta al 14%. La seconda salita ha un tratto in falsopiano e vallonato sia subito prima che subito dopo l’ascesa e potrebbe essere il territorio adatto agli attacchi decisivi soprattutto negli ultimi giri. Il ct della nazionale Davide Cassani ha paragonato il percorso a quello della Liegi-Bastogne-Liegi e per questo tra i protagonisti ci saranno gli scalatori ma potrebbe essere la giornata giusta per gli specialisti delle classiche.

 

 

Albo d’oro

Finita l’epoca di inizio millennio nella quale italiani e spagnoli si imponevano, il punto di stacco è arrivato nel 2009. Si veniva da tre vittorie italiane consecutive, due di Bettini e una di Ballan che resta anche l’ultimo successo azzurro. Con la vittoria di Cadel Evans si è inaugurata una stagione da sette vincitori di sette diverse nazionalità. Hanno vinto Hushovd, Cavendish, Gilbert, Rui Costa nell’edizione di Firenze 2013, Kwiatowski e Sagan nelle ultime tre stagioni. La doppietta dello slovacco del 2015 e 2016 è stata la prima dal 2006 e 2007 quando fu Bettini a imporsi per due edizioni consecutive, con la vittoria del 2017 a Bergen è entrato nella leggenda diventando il primo ciclista della storia a ottenere la tripletta. Quattro degli ultimi sei mondiali hanno visto la vittoria di nazioni che non si erano mai imposte prima considerando anche la Polonia con la vittoria di Kwiatowski nel 2014 a Ponferrada, striscia interrotta dal successo di Valverde nel 2018 e di Pedersen nel 2019 in un’edizione nella quale Matteo Trentin ha sfiorato la vittoria perdendo in volata. Sul podio delle nazioni davanti rimane il Belgio con 26 successi davanti a Italia con 19, le uniche due nazioni in doppia cifra. Dietro Francia con 8, Olanda con 7 e Spagna con 6.

I protagonisti

Come detto sarà un mondiale per uomini da classiche e per questo tra i favoriti non possiamo non trovare due protagonisti appena usciti dal Tour de France, Wout Van Aert che ha aiutato Primoz Roglic a sfiorare la maglia gialla (lo sloveno nonostante la debacle nell’ultima crono del Tour va preso in considerazione anche per la maglia iridata) andando forte in salita, in pianura e a crono e Julian Alaphilippe che ha provato ad accendere la corsa quasi ogni giorno nonostante non abbia ripetuto l’exploit del 2019. Occhi puntati su di loro ma naturalmente in un’edizione nella quale mancheranno il campione in carica Mads Petersen e il tre volte iridato Peter Sagan oltre che Mathieu Van Der Poel bisognerà fare attenzione all’altro danese Jakob Fuglsang che sta disputando un’altra stagione eccezionale. Altri nomi da valutare sono quelli di Michael Woods e Michal Kwiatkowski, anche loro in grado di fare la differenza su un tracciato del genere, con Marc Hirschi che al Tour ha dimostrato di avere nelle gambe azioni incisive così come non si può dimenticare Tadej Pogacar che è stato l’unico a resistere allo strapotere della Jumbo Visma prima di ribaltare il Tour nell’ultima cronometro in una delle imprese più spettacolari nella storia del ciclismo. Un altro gettone si potrebbe spenderlo per Alejandro Valverde che vinse il mondiale nel 2018 a Innsbruck e anche lui è sempre nelle azioni decisive così come osserviamo attentamente Maximilian Schachmann e Marc Hirschi che al Tour ha vinto una tappa, ne ha sfiorata un’altra ed è stato tra i più combattivi del gruppo. L’Italia avrà come capitano Vincenzo Nibali (non un percorso adatto alle sue caratteristiche con salite brevi e discese poco tecniche) in una nazionale che potrà contare anche su Alberto Bettiol, Giovanni Visconti, Fausto Masnada, l’ottimo Damiano Caruso visto al Tour e un Diego Ulissi in forma strepitosa come dimostrato dal recente Tour del Lussemburgo. Non sembra un mondiale con molte soluzioni per gli azzurri come fu lo scorso anno con l’oro sfiorato da Trentin ma Cassani ha costruito una nazionale compatta e sempre capace di essere nel vivo della corsa.

 

Mondiali ciclismo 2020 quote

Le quote sono relative alle 12:45 del 24.9.2020 e riguardano solo una piccola parte dei corridori partecipanti. Potrebbero essere soggette a variazioni, verificare sempre il book di riferimento. ‘Altro’ non è un insieme omogeneo.

Bet365 Snai
Van Aert 4.50 4.50
Alaphilippe 6.00 6.50
Roglic 15.00 20.00
Fuglsang 10.00 10.00
Woods 15.00 15.00
Pogacar 13.00 12.00
Hirschi 15.00 12.00
Kwiatkowski 17.00 12.00
Valverde 17.00 25.00
Ulissi 23.00 33.00
Dumoulin 29.00 33.00
Nibali 29.00 12.00
Schachmann 29.00 25.00
Matthews 34.00 50.00
Altro 5.00 10.00