Mandragora squalificato: quando la plusvalenza bestemmia…

Il centrocampista non giocherà domenica prossima a Firenze, dopo essere stato sanzionato dal giudice sportivo a causa della duplice espressione blasfema proferita nel corso del match.

Espressioni ingiuriose” durante Udinese-Sampdoria di domenica scorsa. Per questa ragione Rolando Mandragora non giocherà domenica prossima a Firenze. Il centrocampista della squadra friulana è stato sanzionato dal giudice sportivo a causa della duplice bestemmia proferita nel corso del match. Il comportamento non era stato notato dall’arbitro, motivo per cui è stato necessario ricorrere alla prova televisiva, che ha messo in evidenza l’illecito del mediano. Una brutta tegola per l’Udinese, costretta ad affrontare una trasferta complicata come quella del Franchi senza uno dei suoi riferimenti.

Quello di Mandragora non è il primo caso di squalifica da bestemmia. Gigi Buffon nel 2010 chiese scusa dopo essere “scivolato” in campo“se un giorno avrò la fortuna di incontrare Dio sarà lui a decidere se perdonarmi». Il più celebre è il cartellino rosso che rimediò Marco Pacione nel 1993, pochi secondi dopo il fischio d’inizio: «Un difensore mi colpì sul ginocchio, di lì la mia reazione». In passato hanno pagato anche Luca Siligardi e Sergio Pellissier, quest’ultimo punito dagli arbitri mentre imprecava negli spogliatoi.

Nel comunicato del giudice sportivo si fa anche presente che a partire dalla prossima giornata di campionato «in relazione al nuovo Regolamento delle divise da giuoco della Lega Serie A pubblicato il 25 agosto 2018 che, previa segnalazione degli Organi competenti, verranno assunte dallo scrivente Organo le determinazioni conseguenti». In poche parole vuol dire che verranno sanzionati quei capitani che, come hanno fatto De Rossi e Papu Gomez nella prima giornata, non indosseranno in partita la fascia fornita dalla Lega, che da quest’anno deve essere uguale per tutte le squadre.

Infatti la stessa lega calcio di serie A ha ufficializzato il regolamento sulle divise da gioco e nell’articolo 11 viene esplicitamente vietata la personalizzazione della fascia da capitano. «II Capitano in ciascuna delle gare delle competizioni organizzate dalla Lega, deve portare, quale segno distintivo, esclusivamente una fascia fornita dalla stessa Lega». E ancora: «La Lega si riserva la facoltà, in occasione di eventi speciali, di proporre la realizzazione di fasce da capitano celebrative».

Foto Ufficio Stampa Udinese calcio