Guardiola batte Mou, il primo derby è suo

A Old Trafford lezione di gioco del City allo United, segna due gol nel primo tempo e Guardiola dà il primo scacco stagionale a Mourinho

Manchester United-Manchester City 1-2, Guardiola batte un colpo – Il derby di Manchester si tinge di azzurro. A Old Trafford, casa dei Red Devils, sorridono solo i cugini del City. E Guardiola, che rifila una lezione tattica a Mourinho. Vince il primo scontro diretto, domina a lungo il derby e corre brividi solo perché Bravo decide di far rimpiangere Hart e a fine primo tempo permette a Ibrahimovic di riaprire la partita.

Manchester United-Manchester City 1-2, De Bruyne e Iheanacho – Non sembra nemmeno un derby. A tratti, dopo il secondo gol del City, sembrano due pugili che se le suonano incuranti della tattica. Il centrocampo salta, soprattutto quello dello United, ma in precedenza la squadra di Guardiola aveva dominato. Con due uomini nevralgici. De Bruyne, rebus insolubile per quelli in maglia rossa. Segna l’1-0 con la stravagante complicità di Blind, prende due pali, il diavolo a Old Trafford è lui.

E poi Iheanacho. E’ il più piccolo e deve sostituire Aguero. Capocannoniere in Premier League, mica uno qualsiasi. Invece mette il piede nel vantaggio del City e poi si trova sull’altro l’appoggio del raddoppio. Di rapina, casuale, ma il fiuto del gol per trovarsi al posto giusto non si insegna. Il nigeriano potrebbe essere la carta a sorpresa di Guardiola. L’allenatore spagnolo come al solito domina con il possesso palla, ma stavolta aggiunge alcune verticalizzazioni che mandano fuori giri il centrocampo dello United. Il 2-0 a fine primo tempo è meritatissimo e chiude di fatto la partita. Anche grazie a Fernandinho, non solo difensore ma uomo ovunque nello scacchiere degli ospiti.

Manchester United-Manchester City 1-2, Pogba e Mourinho – Dal portoghese non ti aspetti una formazione iniziale completamente sbagliata. E nemmeno una squadra che perde i parametri tattici dopo nemmeno mezz’ora. Invece le assenze di Mata e Martial pesano come macigni. Preferisce il convalescente Mkhitaryan a destra, Lingard a sinistra e il centrocampo dello United praticamente non esiste. Le cose migliorano con l’ingresso di Rashford ed Herrera, che si piazza a fare il play, ma lo United più che giocare un calcio costruttivo va a folate come era successo anche contro l’Hull City. E anche Ibrahimovic, che pure riapre la partita, è insolitamente impreciso sotto porta.

E nella sofferenza dei Red Devils spicca quella di Pogba. Il francese era alla sua prima partita importante da giocatore più pagato di tutti i tempi e l’ha steccata. Non prettamente sul lato tecnico, ma da quello della personalità. Fatica come gli altri nel curioso centrocampo disegnato da Mourinho, ma non ha ancora la leadership per prendere in mano la squadra nei momenti di difficoltà. Un paio di discese interessanti, un destro a giro che sfiora la traversa nel primo tempo e poco altro. Stessi limiti dimostrati nello stentato avvio di stagione della Juventus lo scorso anno. Molto lavoro da fare per lo Special One, anche in una linea difensiva che con Bailly e Blind ha ballato ogni volta che il City affondava al centro. Manchester per ora è azzurra.

Manchester United-Manchester City 1-2, tabellino 

Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Valencia, Bailly, Blind, Shaw (36′ st Martial); Fellaini, Pogba; Mkhitaryan (1′ st Herrera), Rooney, Lingard (1′ st Rashford); Ibrahimovic. (Romero, Smalling, Mata, Schneiderlin). All.: Mourinho
Manchester City (4-1-4-1): Bravo; Sagna, Stones, Otamendi, Kolarov; Fernandinho; Sterling (15′ st Sané), De Bruyne (45′ st Zabaleta), Silva, Nolito; Iheanacho (8′ st Fernando). (Caballero, Clichy, Jesus Navas, Garcia). All.: Guardiola
Arbitro: Clattenburg
Reti: 15′ pt De Bruyne, 36′ pt Iheanacho, 42′ pt Ibrahimovic