Il 9 luglio di Luis Enrique: dalla gomitata di Tassotti a CT della Spagna

L'ex allenatore di Roma e Barcellona prende il posto di Hierro, nel 1994 proprio oggi fu costretto a uscire dal campo col naso fratturato.

Il 9 luglio non è stato, non è e non sarà mai un giorno normale per Luis Enrique. Ventiquattro anni fa la gomitata presa da Mauro Tassotti, oggi l’investitura ufficiale a commissario tecnico della Nazionale spagnola. Ma andiamo con ordine, i fatti vanno ricostruiti in ordine cronologico.

Il 9 luglio 1994 Italia e Spagna si affrontano nei quarti di finale del Mondiale a stelle e strisce. Nei minuti di recupero, con gli Azzurri in vantaggio 2-1, un cross di Goikoetxea attraversa l’area, Luis Enrique crolla a terra, nessuno si accorge di nulla ma quando si ferma l’azione i replay mostrano la pazzesca gomitata di Tassotti. Lo spagnolo viene medicato ma non riesce a terminare la partita, col naso fratturato e sanguinante.

Luis piange, mostra all’arbitro la ferita certo del fatto che senza quel rigore la Spagna sta uscendo dal Mondiale. Seguono polemiche copiose sui Media iberici soprattutto dopo che proprio l’arbitro di Italia-Spagna Sandor Puhl viene designato per la finale di Pasadena.

Primo caso planetario di prova TV, Tassotti fu squalificato per otto giornate e, trentaquattrenne, salutò definitivamente la Maglia Azzurra. La pace tra i due fu siglata nell’ottobre del 2011, con Luis Enrique sulla panchina della Roma e Tassotti vice di Allegri al Milan. “Ho fatto una stupidata di cui ero già pentito un minuto dopo ma è un suo diritto non accettare le mie scuse. Sono io quello in torto”, spiegò l’Azzurro. “Sono passati 17 anni, il mio ex allenatore Frank Rijkaard mi ha sempre detto che Mauro si era subito pentito e so che bella persona è. Non avrò problemi a stringergli la mano”, rispose lo spagnolo. Così accadde. Pace fatta.

Ventiquattro anni dopo, un altro 9 luglio resterà indimenticabile per Luis Enrique, nominato proprio oggi come nuovo Commissario Tecnico della Spagna. La Federazione ha approvato all’unanimità il nome dell’ex allenatore della Roma e del Barcellona. Due anni di contratto. Via Hierro, che della nazionale era anche direttore sportivo dal novembre 2017, poi l’esonero clamoroso di Lopetegui, l’incarico da Ct e le dimissioni. Al suo posto, come direttore sportivo, è già ufficiale l’incarico assegnato a José Francisco Molina. In Italia molti lo ricordano nel Deportivo che sconfisse il Milan nella Champions 2004.

Foto Ufficio Stampa Federazione Calcio Spagna