Il Leicester esonera Ranieri, dal sogno all’incubo in pochi mesi. Ma non era necessario

Claudio Ranieri e il Leicester si dicono addio; fatale la sconfitta contro il Siviglia in Champions League.

Leicester Ranieri esonerato – Nella serata di giovedì, i campioni d’Inghilterra del Leicester City hanno esonerato Claudio Ranieri. L’allenatore romano, che meno di 12 mesi fa aveva portato al trionfo le Foxes, adesso ha visto concludersi nel peggiore dei modi la sua esperienza in Inghilterra. Un pessimo campionato, le eliminazioni da FA Cup e EFL Cup, e la più recente sconfitta contro il Siviglia in Champions League negli ottavi di finale, sono stati i vari pezzi del puzzle che hanno indotto la dirigenza a prendere una controversa decisione.

Tre partite – Claudio Ranieri aveva chiesto tre partite, per tentare di rimettere in piedi una stagione con molte ombre. Lo scontro diretto contro lo Swansea (perso per 2-0), la partita di FA Cup contro il Millwall (persa per 1-0) e l’andata degli ottavi di finale contro il Siviglia in Champions League (come anticipato, persa per 2-1). Inevitabile quindi la scelta dei piani alti, che si separa ufficialmente dall’allenatore che li ha consegnati di diritto nella storia del calcio. Inutile negarlo, la parabola discendente del Leicester ha sorpreso un po’ tutti; chiaramente la difesa del titolo contro Chelsea, Man City e le altre big era un’utopia, ma allo stesso modo questo Leicester a un solo punto dalla zona retrocessione è sicuramente l’altra faccia della medaglia che nessuno, tifosi in primis, si augurava di vedere. Ma il povero Ranieri ha meno colpe di quel che possa sembrare.

Un secondo anno inadeguato – Dopo il trionfo del 2015/2016, le Foxes non hanno per niente provato a rinforzare la squadra. Consci di dover affrontare anche la Champions League, dove sorprendentemente hanno fatto benissimo, il mercato del Leicester si è comunque rivelato fallimentare; l’addio di Ngolo Kantè, pedina fondamentale del centrocampo della squadra campione d’Inghilterra e che ora fa la differenza anche al Chelsea, è stato rimpiazzato con Nampalys Mendy dal Nizza, con scarsi risultati. Gli innesti Musa e Kapustka per l’attacco sono stati fallimentari, così come Hernandez (rispedito in Spagna a gennaio) e Zieler, che non hanno alzato il livello qualitativo della rosa. A gennaio poi, sono arrivati Ndidi e Wague; il primo sembra aver trovato la sua continuità, il secondo, finito fuori dalle rotazioni dell’Udinese, non ha ancora giocato. L’unico a salvarsi è stato Islam Slimani, attaccante algerino, che con 5 gol è il miglior marcatore della squadra. Questo, oltre all’adeguamento di una squadra assolutamente “nella norma” ha contribuito all’inevitabile debacle che nei mesi ha fatto tanto parlare di sé. Senza menzionare le involuzioni di Jamie Vardy e Riyad Mahrez, totalmente irriconoscibili rispetto alla stagione passata. L’attaccante inglese in particolare modo, sembra aver già vissuto il suo periodo, una sorta di Rickie Lambert più forte, tornato ora nella sua rimpianta mediocrità.

E’ stata la scelta giusta? – L’esonero immediato di Ranieri rischia però di ottenere l’effetto che la decisione dirigenziale voleva assolutamente evitare; la retrocessione. La classifica ci dice che Sunderland e Crystal Palace occupano l’ultimo posto con 19 punti, poi c’è l’Hull City a 20, il Leicester a 21, il Middlesbrough a 22 e uno Swansea in ripresa a 24. Di questo sestetto, le Foxes hanno di sicuro l’organico migliore, motivo in più per credere che questa salvezza era ampiamente alla portata anche con Ranieri; in aggiunta, il terremoto mediatico che si scatenerà in queste settimane attorno al Leicester, rischia seriamente di compromettere le partite a venire, in Premier League e non. Al momento, a capo della squadra c’è Craig Shakespeare; da vedere se verrà confermato lui oppure è già pronto un sostituto. Il calendario adesso segna Liverpool il 27 febbraio, mentre gli scontri diretti con Hull (4 marzo), Sunderland (4 aprile) e Crystal Palace (15 aprile) saranno fondamentali per il destino di questa squadra, che non si può più permettere errori. La mossa dirigenziale poteva essere benissimo posticipata a maggio, a fine stagione, dando a Claudio Ranieri un addio dignitoso, anziché trattarlo come “uno qualsiasi”. Questo caso unico e irripetibile nella storia del calcio è già finito troppo presto, ma i più attenti ricorderanno un fatto analogo. Lo stesso allenatore romano, si dimise sei anni fa (era il 20 febbraio 2011) dalla Roma, dopo che l’annata precedente aveva visto i giallorossi sfiorare lo scudetto (poi andato all’Inter del triplete); scenari diversi ovviamente, ma l’epilogo è lo stesso. Le colpe di Ranieri possono essere riassunte come mancanza di motivazione e concentrazione; quasi tutti i pilastri di quel famoso successo ora sono tornati quelli di prima, forse anche peggio. Solo la metà di quei propositi sarebbero bastati per ottenere una comoda salvezza. Adesso però, per il Leicester è da evitare la beffa più grande; la retrocessione in Championship.

Quote indicative per la retrocessione prima della disputa della 26a giornata: Sunderland 1.27, Crystal Palace 1.78, Hull 2.06, Middlesbrough 2.44, Leicester 3.00, Swansea 4.40.