LBJ è infinito, i Pacers fermano i Wolves

Basket Nba risultati della notte

 I risultati della notte Nba.

Cleveland-Chicago 119-112
La partita  Che si fa quando mancano entrambi i tuoi registi titolari ma hai LBJ in squadra? Si mette lui a dirigere il film e i risultati sono come al solito sorprendenti. I Cavs piegano Chicago dopo un primo tempo faticoso, passato a ricucire anche 14 punti di svantaggio, e il re come al solito è prodigioso in una notte da 34 punti, 2 rimbalzi, 13 assist, 3 recuperi e 4/6 dall’arco.

E’ sua la scossa che cambia la partita e mette in ritmo anche Love, 20 punti e 12 rimbalzi, e un Green da 16 punti in 23 minuti. Mentre Wade prende confidenza con i panni di specialista della panchina, 11 punti e 4 assist in 18 minuti, Cleveland si scorda di difendere nel primo tempo ma tira il 51.8% dal campo e il 42.8% dall’arco. Chicago gioca una partita onorevole portando l’intero quintetto in doppia cifra con Holiday da 25 punti e 4 rimbalzi e Markkanen che offre 19 punti, 8 rimbalzi e 5/8 dall’arco dimostrando che almeno qualcosa per divertirsi quest’anno i tifosi dei Bulls ce l’avranno. La rotazione però è ridotta a sette uomini, compresi Felder e Valentine prolifici dalla panchina, e nonostante il 17/33 dall’arco non c’è profondità dentro l’area per prendersi la casa del re. Terza sconfitta consecutiva.

 

Boston-New York 110-89
La partita  Una ex grande sfida dell’Atlantic Division è ormai una passerella nella quale Boston ha già chiuso il lavoro a fine primo tempo. I Celtics segnano 30 punti nel primo periodo, sono avanti 54-33 a fine primo tempo e il vantaggio rimane comodamente intorno ai venti punti per tutto il secondo tempo. Irving deve ancora prendere confidenza con il ruolo di leader assoluto ma risponde con 20 punti e 7 assist, l’uomo della notte è Brown con 23 punti e 3 rimbalzi e Tatum dimostra di essere già uomo Nba affidabile, 22 punti, 2 assist, 4 recuperi, 2 stoppate, 4/6 dall’arco e il rammarico di non poterlo vedere accanto a Hayward.

Un Horford roccioso da 13 punti e 13 rimbalzi completa il quadro, i padroni di casa tirano con il 48.3% dall’arco e la difesa dei Knicks è solo teoria. La pratica dice che la panchina è una girandola di nomi senza impatto sulla partita a parte Hernangomez e Kanter conferma di essere un meraviglioso giocatore d’area, 16 punti e 19 rimbalzi, con il vizio di non sapere cosa fare quando la palla non è per aria e ce l’hanno gli avversari. Delude Porzingis, 12 punti con 3/14 al tiro. Anche i Knicks dopo tre partite sono ancora senza vittorie.

 

Minnesota-Indiana 107-130
La partita  Sorprendente la sconfitta dei Wolves in casa per dimensioni, così come stupiscono i Pacers che si scoprono prolifici molto oltre le previsioni estive. Indiana prima segna 33 punti nel primo periodo e ne concede 41 ai padroni di casa nel secondo. Poi inventa un altro parziale di 37-23 per scappare a fine terzo periodo e stavolta definitivamente, con il divario che nell’ultimo quarto tocca i 25 punti. Minnesota non riesce a fermare l’abbondanza diffusa tra gli ospiti, con un Collison capace di scolpire 15 punti e 16 assist in regia, un Oladipo da 28 punti e 11/16 dal campo e un Sabonis che chiude a 15 punti, 11 rimbalzi e 7/7 al tiro. Joseph dalla panchina aggiunge 21 punti con 5/6 dall’arco e la prestazione offensiva dei Pacers è quasi da non credere, il 66.7% al tiro con 31 assist a bersaglio e 10/22 dall’arco. La responsabilità dei Wolves è evidente e Thibodeau farà tremare i muri degli spogliatoi, Teague e Wiggins chiudono con 4/16 al tiro e Towns è l’unico che non si arrende con 28 punti e 12/17 dal campo. Neanche Bjelica e Crawford, 36 punti in coppia della panchina, riescono a cambiare la direzione del secondo tempo.

 

LA Clippers-Utah 102-84
La partita Anche i Clippers sono imbattuti e allo Staples Center riducono al silenzio offensivo i Jazz con un terzo periodo da 33-15 che piega in due la partita. Prima era stato equilibrio, nella seconda parte Griffin e Jordan prendono possesso dell’area e chiudono il primo a 22 punti e 9 rimbalzi e il secondo a 11 e 18. Non c’è Teodosic, fuori a tempo indeterminato per la fascite plantare, ma Beverley non lo fa rimpiangere con 19 punti e 5 assist e Rivers figlio ne aggiunge 16 con 7/13 dal campo. C’è anche Gallinari che sta in campo 38 minuti chiudendo con 14 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi anche se con 5/11 dal campo. I Jazz pagano il 7/28 dall’arco e le 18 palle perse, hanno poco dalle ali e Gobert è chiuso nella morsa rossa e chiude con 12 punti e 7 rimbalzi senza avere impatto in area. Mitchell deve tirare 20 volte per segnare 19 punti e l’unica notizia positiva è Sefolosha che dalla panchina segna 11 punti e 12 rimbalzi. I Clippers hanno già trovato l’equilibrio, nell’attesa di capire se resteranno sani per tutta la stagione.

 

Portland-New Orleans 103-93
La partita  I Blazers si portano 3-1 in una partita a ondate contro i Pelicans. I padroni di casa vanno avanti precocemente, subiscono un parziale di 29-18 nel secondo periodo, equilibrio nel terzo e fiammata alimentata da McCollum per il 32-20 dell’ultimo quarto che regala la vittoria. Con Lillard che si ferma a 13 punti e 3/16 dal campo è McCollum il trascinatore con 23 punti, 4 rimbalzi e 4/5 dall’arco. Portland ha poco dal quintetto ma un Turner da 13 e 4 assist dalla panchina e un Davis da 12 e 10 rimbalzi in 21 minuti. Se vinci tirando il 37.5% dal campo sui canestri di casa perdendo 19 palloni è perché conquisti 63 rimbalzi a 42, dato che deve fare riflettere New Orleans. L’avere perso Davis dopo appena cinque minuti per un problema al ginocchio è una spiegazione ma non una giustificazione, tutto poggia sulle spalle di Cousins che risponde con 39 punti e 13 rimbalzi e i soliti problemi di falli che ne limitano la difesa, Holiday segna 14 punti con 7 assist ma c’è poco altro nella rotazione dei Pelicans. Che chiudono con il 30% dall’arco e ancora, semplicemente, non giocano insieme.

 

Orlando-Brooklyn 125-121
La partita  I Nets confermano di essere squadra a variazione continua. Sono capaci di andare avanti di 12 nel terzo periodo con un parziale di 35-26 ma non hanno nessuna idea di come sfruttare un momento favorevole, subiscono 38 punti nel quarto periodo e regalano la vittoria ai Magic. Il finale è punto a punto, Carroll segna il più uno per Brooklyn ma Gordon a 34 secondi dalla fine trova la tripla del 123-121 che sarà decisiva perché dalla lunetta Fournier trova il più quattro e Russell e LeVert sbagliano le due triple nei secondi finali che potrebbero riaprirla. Il protagonista assoluto è proprio Gordon che ne segna 41 con 14 rimbalzi, 14/18 dal campo e 5/5 dall’arco, una delle prestazioni balistiche più impressionanti della Nba recente.

I padroni di casa hanno anche 28 punti e 4 assist da Fournier e 12 e 9 rimbalzi da Vucevic, tirano con il 49.4% dal campo e sorpassano nel finale una squadra piena di talento ma ancora acerba nella gestione delle partite. I Nets pagano lo scarso apporto della panchina, con il quintetto prolifico e un Russell che prova a trascinare con 29 punti anche se con 9/24 dal campo, Hollis-Jefferson ne segna 18 con 6/8 dal campo e Carroll 17 con 6 rimbalzi. Il 29% dall’arco condanna Brooklyn alla sconfitta ma della squadra rassegnata e deludente della scorsa stagione non c’è più traccia.