Certe partite si cominciano a vivere ben prima che il pallone venga posto al centro del campo. Per questo essere a Milano nel giorno del derby è qualcosa di veramente speciale. Mi sono messo in cammino con largo anticipo, e non solo per evitare le lunghe code ai tornelli. Volevo prendermi il tempo necessario per assaporare con calma anche il viaggio.
Eccomi dunque alla fermata del tram numero 16, in corso Magenta. Un tempo il tram che portava in piazza Axum era il 15, almeno negli anni settanta-ottanta, ancora prima del 24 e ovviamente del 16 che c’è oggi.
Il viaggio di cui parlo non consiste soltanto nel mero trasferimento di cellule umane da un luogo fisico ad un altro. C’è spazio anche per aprire crepe nella barriera spazio-temporale. Da una di queste fenditure fuoriescono all’improvviso Ferrigno e De Benedetto, entrambi tredicenni, come me, nel mese di febbraio del 1979.
Pioveva a dirotto e faceva freddo. Il tram ci avrebbe condotto da corso Magenta fino allo stadio dove avremmo acquistato tre biglietti ridotti al prezzo di duemila lire cadauno per assistere a Inter-Verona. La stagione 1978-79 è particolarmente cara ai milanisti perché fu quella della tanto agognata stella. Quella cucita in incauto anticipo da tante mamme su altrettante magliette e bandiere mai poi frettolosamente scucita in seguito ai noti fatti occorsi nella Fatal Verona sei anni prima.
Quel giorno l’Inter vinse 4-0, fu un grande pomeriggio. I gradoni del ‘Popolari’ erano ancora allo scoperto ma i tredicenni del 1979 non temevano affatto pioggia e freddo.
Poco prima di arrivare allo stadio, sul tram del 2018, abbastanza affollato considerando l’ora, ecco che la crepa si apre di nuovo e vi spunta fuori Delfo. Nel 1979 vinse quella che probabilmente fu la sua penultima grande corsa: il Gran Premio della Fiera. Il 16, come il 15 quasi 40 anni prima, passa proprio di fianco al vecchio trotter ormai abbandonato. Quel giorno presi l’accoppiata e pago ben 113 (11,3 nel sistema attuale).
All’Inter Village, dentro San Siro, si gioca Inter-Barcellona a Subbuteo. Ma è ora di chiudere il canale spazio-tempo e concentrarsi. Non ammetto eccezioni nemmeno per le note di Hot Stuff (Donna Summer, 1979) diffuse all’interno dello stadio. E’ quasi l’ora.
Dalle mie parti di rossoneri ce ne sono pochissimi. Meglio così. Le facce però non sono proprio le stesse, come se qualcuno avesse ceduto il suo abbonamento per l’occasione.
Grande atmosfera, le curve hanno lavorato mesi per creare coreografie molto suggestive.
Della partita sapete già tutto. Non c’è più nulla da dire. Inter superiore, vittoria meritata. I mugugni di qualche settimana fa sono lontani ricordi, speriamo che restino tali.
Spalletti aveva spiegato come avrebbe giocato per mettere in difficoltà il Milan e le cose sono andate esattamente come aveva previsto. Non va sempre così ovviamente, ma ricordiamoci anche queste cose. Il voto più alto lo darei a lui, seguito in special modo da Icardi e Vecino, per le giocate decisive. Non bene solo Asamoah e Perisic, ma su di loro sappiamo di poter contare … basta avere un po’ di pazienza.
Cena post-derby al Canter dove al tavolo di fianco troviamo Dejan Stanković che conversa con il professor Vlado Micov. Il cestista serbo che qualche giorno fa ha contribuito notevolmente alla grande vittoria dell’Olimpia Milano sul campo dell’Olympiakos.
Menzione speciale per Melania, la mamma di Moreno, presente allo stadio per onorare il derby nonostante i dolori a una gamba. Auguri di pronta guarigione a lei e al Ninja!
TABELLINO: INTER-MILAN 1-0
MARCATORE: 92′ Icardi
INTER:1 Handanovic; 2 Vrsaljko, 6 De Vrij, 37 Skriniar, 18 Asamoah; 8 Vecino, 77 Brozovic; 16 Politano (82′ 87 Candreva) 14 Nainggolan (30′ 20 Borja Valero), 44 Perisic (70′ 11 Keita); 9 Icardi. In panchina: 27 Padelli, 5 Gagliardini, 10 Lautaro, 13 Ranocchia, 15 Joao Mario, 23 Miranda, 29 Dalbert, 33 D’Ambrosio.
MILAN: 99 G. Donnarumma; 2 Calabria (91′ 20 Abate), 22 Musacchio, 13 Romagnoli, 68 Rodriguez; 79 Kessie (84′ 14 Bakayoko), 21 Biglia, 5 Bonaventura; 8 Suso, 9 Higuain, 10 Calhanoglu (74′ 63 Cutrone). In panchina: 25 Reina, 90 A. Donnarumma, 4 Mauri, 7 Castillejo, 11 Borin, 16 Bertolacci, 17 Zapata, 33 Caldara, 93 Laxalt.
Arbitro: Guida.
Assistenti: Meli – Passeri.
Quarto uomo: Maresca.
VAR: Irrati, assistente Giallatini.
Spettatori: 78.725, incasso 5.027.166 euro (nuovo record per il derby di Milano).
Ammoniti: Biglia (M), Calhanoglu (M), Calabria (M), Suso (M), Vrsaljko (I), Bakayoko (M).