Gp Arabia Saudita 2021 – La F1 dopo il Qatar si sposta in Arabia Saudita, un appuntamento inedito e che ha generato molte polemiche ma che potrebbe rivelarsi particolarmente interessante viste le caratteristiche del tracciato cittadino di Jeddah. Il mondiale si fa sempre più incerto con il vantaggio di Verstappen su Hamilton che si è ridotto a otto punti ed è sempre più probabile un arrivo in volata all’ultima gara. Vediamo protagonisti e quote.
Il circuito
Anche il Geddah Street Circuit è stato progettato da Hermann Tilke ma si tratta di un tracciato urbano non permanente con la caratteristica di essere affrontato in senso antiorario. Si tratta di un circuito che si percorre intorno a 250 km/h di media il che lo rende il tracciato cittadino più veloce presente nel calendario ed è lungo 6174 metri, secondo soltanto a Spa. Presenta 27 curve, 16 a sinistra e 11 a destra, il numero più alto tra i circuiti presenti attualmente nel calendario, con tre zone dedicate al Drs e due parti distinte, la prima più guidata dopo la linea del traguardo che somiglia alla famosa S di Silverstone con Copse, Maggotts e Becketts e la seconda più veloce ricordando per certi versi il disegno di Hockenheim prima delle modifiche nell’ultimo settore. Con una velocità media altissima e praticamente senza vie di fuga, come a Singapore, ci sono alte probabilità che la gara possa essere condizionata dall’ingresso della safety car e le qualifiche da bandiere gialle e rosse.
Protagonisti
Partiamo dall’unica certezza matematica di un mondiale che finora ha sovvertito ogni pronostico e che quasi certamente si deciderà a Abu Dhabi come non succedeva dal 2016 anche se allora se lo giocarono due compagni di squadra. Verstappen a Jeddah può diventare campione del mondo e Hamilton no. L’olandese ha otto punti di vantaggio, se ne guadagna diciotto sul britannico si prende il titolo iridato. Se anche il campione del mondo vincesse e il pilota della Red Bull si ritirasse, il suo vantaggio sarebbe di diciassette punti (diciotto se vi abbinasse il giro veloce), una seria ipoteca ma non una certezza prima dell’ultima gara. Perciò la prima domanda: è realistico che Verstappen possa, senza imprevisti, strappare il mondiale a Hamilton? Risposta sintetica, no. E non solo guardando l’esito di Brasile e Qatar, con la Mercedes che inaspettatamente sembra avere compiuto un controsorpasso tecnico, non solo di power unit, per riprendersi il vantaggio che aveva fino allo scorso anno. Le ultime due gare hanno dimostrato che i duellanti per il titolo possono tranquillamente partire da lontano, Hamilton a Interlagos e Verstappen a Losail, e agevolmente risalire fino alle prime due posizioni senza particolari difficoltà e nessuna resistenza da parte di avversari che hanno monoposto troppo inferiori. E questo ci porta direttamente al secondo punto. Se non succedono imprevisti (possibili, su un tracciato velocissimo e senza vie di fuga), eventi metereologici (difficili, nel deserto) o problemi di affidabilità, è praticamente certo che i due si spartiranno la prima e la seconda posizione nelle ultime due gare. Significa che Verstappen non può accontentarsi di due secondi posti per vincere il campionato e a Hamilton bastano due vittorie per prendersi l’ottavo della carriera. Per quanto visto nell’ultimo mese, con una power unit più vecchia da gestire e un’unità che a questo punto verrà sostituita solo se strettamente necessario (Helmut Marko ha aperto a un possibile cambio a Abu Dhabi), il vantaggio della Mercedes che deve anche conservare appena cinque punti di vantaggio nella classifica costruttori sembra evidente. La guerra è totale, in Qatar gli austriaci hanno dovuto cambiare l’ala posteriore per sistemare un DRS capriccioso che non ne voleva sapere di stare fermo, su quella dei tedeschi i sospetti continuano a essere molto più che sussurrati e la pressione in pista può diventare insostenibile, come dimostrato da Verstappen che nelle qualifiche non ha rallentato alle bandiere gialle prendendosi cinque posizioni di penalità in griglia. Se per il mondiale costruttori anche Bottas e Perez avranno un ruolo, con il messicano più efficace del finlandese, per quello piloti il duello sarà corpo a corpo e Hamilton sembra avere un vantaggio prima di approdare nuovamente su un tracciato totalmente sconosciuto che lo rende largamente favorito per la vittoria. L’incognita potrebbe avere effetto anche sulle posizioni di rincalzo e in Qatar a beneficiarne sono state le Alpine, in ghiaccio praticamente per tutta l’estate e l’autunno e tornate pimpanti tra le dune, con Alonso sul podio per la prima volta dal 2014 e Ocon quinto al traguardo. Se consideriamo che lo spagnolo si è preso un minuto e che le Ferrari settima e ottava sono state doppiate si potrebbe accennare a un altro tema, ovvero quanto Red Bull e Mercedes abbiano spinto per provare a sviluppare le monoposto attuali tanto da accumulare vantaggi stratosferici sulla concorrenza e quanto questo dispendio di energie possa avvantaggiare la concorrenza che da primavera pensa solo al 2022 senza distrazioni. Tema che verrà affrontato a febbraio. L’attualità parla anche di una Aston Martin in palla con il sesto posto di Stroll e una McLaren che invece pare smarrita con Norris e Ricciardo. Discorsi accessori, a Jeddah i riflettori saranno solo per Verstappen e Hamilton.
Per il mondiale al momento è di nuovo Hamilton favorito con quote intorno a 1.66 contro 2.20 di Verstappen, per il titolo costruttori Mercedes a 1.36 e Red Bull a 3.20.
Quote massime dei piloti principali
Le quote sono relative alle 11:45 del 2.12.2021 e potrebbero essere soggetto a variazione, consultare sempre il book di riferimento.
Gara
| Pilota | Bet365 | Snai |
| Hamilton | 1.50 | 1.55 |
| Verstappen | 3.25 | 2.75 |
| Bottas | 13.00 | 10.00 |
| Perez | 21.00 | 20.00 |
| Gasly | 67.00 | 50.00 |
| Leclerc | 67.00 | 33.00 |
| Norris | 67.00 | 50.00 |
| Sainz | 81.00 | 50.00 |
| Ricciardo | 101.00 | 100.00 |
| Alonso | 201.00 | 100.00 |
| Ocon | 201.00 | 150.00 |
