Final Four, Barcellona-Milano, per l’AX avversario scomodo in semifinale

Barcellona-AX Milano quote Final Four, per la squadra di Messina semifinale da sfavorita contro gli spagnoli che hanno dominato la regular season

Milano torna alle Final Four di Eurolega per la prima volta dal 1992 e a Colonia si troverà di fronte una corazzata come il Barcellona. L’AX cerca un successo che manca dal 1988, gli spagnoli non vincono dal 2010 ed entrambe vengono da una serie chiusa soltanto in gara 5 contro Bayern Monaco e Zenit San Pietroburgo. Partita sulla carta in salita per gli uomini di Messina che in regular season contro i blaugrana hanno sofferto più che contro qualsiasi altra avversaria perdendo largamente sia all’andata che al ritorno. Ma in partita secca le distanze potrebbero accorciarsi. Qui lo speciale con le quote antepost sulle Final Four.

Le quote

Barcellona AX Milano
1.43 3.05

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Pronostici

Milano ha dovuto faticare come previsto per liberarsi del Bayern Monaco ma dopo il 2-0 iniziale la serie sembrava in discesa e invece l’AX ha dovuto guadagnarsi l’accesso alle Final Four all’ultimo possesso di gara 5, dopo che Shields aveva segnato 34 punti con 41 di valutazione e c’è stato bisogno della difesa di Hines su Baldwin per evitare che il 92-89 finale, dopo un altro vantaggio in doppia cifra sprecato nel finale, si trasformasse in tempo supplementare. Le ultime due gare con i tedeschi sono finite con tre punti di divario, gara 3 con sei, gara 1 con uno e questo dimostra l’assoluto equilibrio dell’Eurolega in cui tre delle quattro serie dei quarti di finale sono finite a gara 5. L’AX ha avuto in Shields e Delaney i due punti di riferimento offensivi assoluti, con Punter che è stato il terzo uomo in doppia cifra ma Trinchieri ha dimostrato che si può disinnescare Milano sporcandole le percentuali dall’arco, solo il 37.2% che è comunque cresciuto nelle ultime due partite, e costringendola a forzare più palle perse della media, 11.4 ai quarti ma 13 in gara 4 e 5. Messina ha potuto cavalcare il suo esterno americano dando meno di venti minuti di impiego a Rodriguez, che però rimane fondamentale per questa semifinale non solo come realizzatore ma anche perché il suo rapporto tra assist e palle perse (3 e 2 di media ai quarti) deve necessariamente migliorare contro il Barcellona. Hines (alla nona Final Four, sarà fondamentale la sua esperienza) e Leday dovranno fare un lavoro impeccabile a rimbalzo e vicino al canestro, esattamente dove gli spagnoli possono fare più male come si è visto in regular season e anche lontano dal pallone il lavoro di Micov, Tarczewski e Datome deve essere costante. Le due gare vinte contro Venezia in semifinale playoff, di misura la prima e largamente la seconda, dimostrano che l’AX anche emotivamente è pronta per una gara senza futuro.

Il Barcellona ha dovuto faticare 5 partite per avere ragione dello Zenit e nell’ultima gara ha dominato nella propria metà campo vincendo 79-53 e costringendo i russi a segnare 30 punti nel primo tempo e appena 9 nel terzo periodo, fermi al 34.9% da due e al 22.7% da tre. Il resto l’hanno fatto i soliti Davies, Higgins (che ha già vinto due Final Four) e Calathes con l’aggiunta di Kuric, l’altro uomo in doppia cifra media nei playoff, con Mirotic (inserito nel primo quintetto della regular season con Pangos, Micic, Lucic e Tavares e alla quarta Final Four) che ai quarti ha viaggiato a 8.6 punti e 3.6 rimbalzi ma ha dimostrato di essere particolarmente a proprio agio contro l’AX in regular season. Gli spagnoli in questa serie si sono fermati al 46.4% da due trovando costanza solo da Kuric e Calathes ma è lievitato il loro rendimento dall’arco chiudendo con il 45.3% da tre ed è una specialità nella quale tutti possono colpire, dall’inossidabile Gasol a Bolmaro passando per Hanga. Ma lo Zenit ha dimostrato che il Barcellona può essere limitato con la difesa e due delle tre vittorie dei catalani sono arrivate in gara 2 e gara 3 con tre e otto punti di distacco, con gara 1 vinta di due punti dai russi. Un dato interessante è che Milano ai quarti ha segnato 82.4 punti di media e il Barcellona solo 74.5, statistica che potrebbe indicare una semifinale giocata a basso punteggio e nella quale le percentuali dall’arco e ai liberi potrebbero fare la differenza, così come le palle perse con il Barcellona che ne ha perse 12.2 a partita, altro numero che dimostra una certa incostanza nella metà campo offensiva.

I due precedenti in stagione raccontano di un dominio catalano, 87-71 all’andata a dicembre con 19 punti, 14 rimbalzi e 18 di valutazione di Mirotic e Milano tenuta al 40.6% da due e 72-56 al ritorno al Forum con Mirotic ancora dominante con 15 punti, 5 rimbalzi e 22 di valutazione e il 60% da due con l’AX ferma al 38.5% e il solo Shields in doppia cifra. Non è casuale che proprio contro il Barcellona la squadra di Messina abbia trovato due delle sue peggiori serate al tiro in regular season ed è questa la chiave primaria della partita. La squadra di Jasikevicius (che era in campo nel 2003 con Bodiroga e Fucka nella prima storica vittoria dei blaugrana in Eurolega) non è spettacolare come altre edizioni del passato ma è solida, ha vinto la regular season con la migliore differenza canestri frutto della migliore difesa (unica a incassare meno di 2500 punti) e porta al livello successivo la capacità di rompere gli attacchi avversari che già il Bayern Monaco ha sfruttato per allungare la serie. Milano deve salire di tono per provare a giocarsela contro l’unica squadra delle altre tre presenti alle Final Four che non ha battuto almeno una volta in regular season e ha una sola occasione per farlo. Barcellona ampiamente favorito, ma una squadra di Messina non è mai battuta in partenza.