L’Olimpia parte oggi pomeriggio per Podgorica per il debutto in EuroLeague (ore 18.45 su Eurosport Player). E’ la tredicesima stagione consecutiva in EuroLeague e la prima battaglia è contro il Buducnost (qui le quote, Olimpia nettamente favorita), assente dalla competizione da 15 anni. Potrebbe essere l’esordio in EuroLeague per Amedeo Della Valle e Christian Burns.
Il primo è stato secondo realizzatore in Eurocup l’anno scorso e gioca accanto a Nemanja Nedovic che fu secondo realizzatore in EuroLeague. Vlado Micov ritorna dove la sua carriera ebbe una delle parentesi più lunghe e importanti, dal 2005 al 2009: giocò al Buducnost prima di trasferirsi al Panionios Atene, poi Vitoria, Cantù e l’esplosione.
L’Olimpia gioca la prima di quattro partite nel giro di nove giorni. Il tour de force la porterà da Podgorica a Bologna, poi in casa con il Real Madrid, ad Atene e infine in casa con Pistoia domenica 21 ottobre.
Nelle sue 12 precedenti partecipazioni all’EuroLeague, l’Olimpia è 5-7 nelle partite d’esordio ma solo una di queste vittorie è arrivata in trasferta, nel 2010 a Mosca contro il CSKA, 88-73. L’ultima vittoria risale alla stagione 2016/17 contro il Maccabi Tel Aviv ma in casa.
Così Simone Pianigiani alla vigilia. “A me piace l’idea di squadra che abbiamo fatto. E’ una squadra che mi intriga ed ha margini di crescita, però non parte da zero come l’anno scorso. Per arrivare ai playoff serve un po’ di fortuna, vincere una partita che non ti aspetti, che certi meccanismi funzionino. Noi vogliamo crescere fortificando la squadra. In EuroLeague per emergere serve tempo: con la mia squadra ricordo quando andammo a Madrid e vincemmo facile col Real all’inizio dell’era Laso. Ora il Real è un’altra cosa, ha lo stesso allenatore da molti anni, lo stesso nucleo. Ma è vero che vogliamo essere pronti a cogliere le occasioni”.
Il Buducnost è avversario pericoloso. “Torna in EuroLeague dopo anni, troveremo un clima caldo perché hanno orgoglio ed entusiasmo. Non hanno mai sperimentato l’EuroLeague con la formula attuale quindi dovranno adattarsi ma questa partita sarà durissima com’è sempre stato difficile giocare a Belgrado con la Stella Rossa. Loro hanno la possibilità di schierare quintetti differenti, con due playmaker, Gordic e Craft, o tre guardie o sfruttando Coty Clarke, un esterno, come giocatore di post basso. Dovremo essere pronti a fare qualcosa di diverso e al tempo avere la personalità di imporre il nostro gioco, non il loro”.
