A fine primo tempo c’era chi iniziava a crederci: vuoi vedere che l’Irlanda si vendica davvero del sacro fallo di mano di Henry che privò i verdi di una meritata partecipazione ai Mondiali del 2010? I motivi c’erano: il vantaggio su rigore iniziale, la Francia in bambola, i tifosi di Lione che fischiano una squadra irriconoscibile. Ma Deschamps trova la mossa giusta nell’intervallo, ridisegnando il centrocampo con Coman, e al resto ci pensa Griezmann. E’ il piccoletto biondo l’eroe francese di questa prima parte di Europeo: lui aveva sbrogliato la matassa albanese, ed è lui con una doppietta in tre minuti a spingere i Bleus ai quarti e ad eliminare un’Irlanda ancora una volta da applausi. Poco tecnici ma enormemente agonistici, in controllo totale fino a quando l’autonomia fisica ha permesso loro di arrivare primi su ogni pallone, chiudono il loro cammino tra gli applausi. La Francia vince, ma non convince. Dovrà fare a meno di Rami e Kante, squalificati, ha abbondanza opulenta in attacco (Griezmann ora capocannoniere del torneo insieme a Bale) ma si trascina appresso il caso Pogba. Doveva essere il protagonista assoluto del torneo, è invece l’uomo che genera il grande spavento provocando uno sciocco rigore su Long. Poi cresce nel secondo tempo, ma solo perché la squadra cresce prima di lui. E invece i transalpini si aspettano che succeda il contrario, perché adesso arrivano i confronti coi pezzi da novanta del continente.
Deschamps mette in campo tutti i pezzi pregiati: ci sono Pogba, Payet e Griezmann, con Matuid e Kantè a centrocampo. Neanche si comincia che è subito colpo di scena: Pogba commette un ingenuo fallo in area su Long e Rizzoli fischia calcio di rigore al 3′. Lo trasforma Robbie Brady, che va in gol per la seconda partita consecutiva, e Irlanda incredibilmente in vantaggio. I padroni di casa faticano a riorganizzarsi e si vedono una prima volta in attacco con Griezmann che di testa manda alto. Gli irlandesi sono ancora pericolosi al 21′ con Murphy che al volo di sinistra impegna Lloris, mentre la Francia fatica a trovare il bandolo della matassa: non genera pericoli per la porta di Randolph e l’unica conclusione nello specchio è di Pogba su punizione al 24′. Kantè e Rami si prendono due cartellini gialli e il primo tempo si chiude senza sussulti.
Ci si aspetta una reazione che arriva subito, ispirata da Coman che rileva Kante per un 4-2-3-1 che mette il centrocampo in mani francesi. Preso il controllo del gioco, il protagonista della rimonta è ancora Griezmann. All’attaccante dell’Atletico Madrid per portare la Francia dall’eliminazione eccellente ai quarti di finale: al 58′ stacca di testa su cross di Sagna, al 61′ la piazza di sinistro finalizzando una sponda di Giroud. Una volta dalla parte giusta del risultato, i Bleus dilagano e l’Irlanda paga lo sforzo fisico del primo tempo rimanendo senza energie. Ancora Griezmann in contropiede al 67′ costringe Duffy all’intervento disperato al limite dell’area: palla no, piede sì, cartellino rosso e verdi in inferiorità numerica. C’è ancora tempo per una traversa di Gignac con la Francia che potrebbe affondare il colpo ad ogni azione, e l’Irlanda che generosamente prova a farsi vedere ancora dalle parti di Lloris spingendo al centro tipo mischia di rugby ma senza mai essere davvero pericolosa. Coman riceve un pestone che lo costringe a lasciare spazio a Sissoko, ma è festa francese: quarti di finale dopo la grande paura.
FRANCIA – IRLANDA 2-1
FRANCIA (4-3-3): Lloris; Sagna, Rami, Koscielny, Evra; Kante (Dal 46′ Coman, dal 93′ Sissoko), Matuidi, Pogba; Payet, Giroud (Dal 74′ Gignac), Griezmann. All. Deschamps
IRLANDA (4-4-2): Randolph, Coleman, Duffy, Keogh, Ward, Brady, McClean (Dal 69′ O’Shea), Hendrick, McCarthy (Dal 73′ Hoolahan), Murphy (Dal 66′ Walters), Long. All. O’Neill Arbitro: Nicola Rizzoli (Italia)
Gol: 3′ rig. Brady (I), 58′ e 61′ Griezmann (F)
