Metti una Roma che subisce poco e punge quando deve: bravo Di Francesco!

Il belga era in dubbio per un problema muscolare e invece ha spaccato in due una sfida tanto attesa.

Derby Roma Lazio Nainggolan lo decide anche a mezzo servizio.

Metti la Roma più solida della stagione.

Metti che la Lazio fa paura nei primi cinque minuti ma poi prova solo qualche imbucata di Immobile e Parolo. Troppo poco, per Fazio e Manolas e la copertura sempre efficace di De Rossi lì davanti alla coppia difensiva.

Metti che il centrocampo giallorosso va al doppio di quello biancoceleste, arriva sempre primo sul pallone e rilancia con precisione e autorità.

Metti che il primo derby senza Francesco Totti è della Roma, meritatamente. Altro derby Di Francesco

Metti che Di Francesco, a differenza di Spalletti, attacca la Lazio senza farla respirare e così offre meno il fianco alle terrificanti ripartenze degli uomini di Inzaghi.

Metti che Nainggolan con una gamba sola è meglio del 70% dei centrocampisti della Serie A su due gambe. Inarrestabile Ninja!

Metti che Dzeko non segna dalla sera di Stamford Bridge ma continua a sbattersi per quattro e a risultare insostituibile nel sistema Roma. Miracolo di Di Francesco

Metti che io stia a New York in questi giorni e allora decida di andare a vedere il derby al Roma Club, il covo dei tifosi giallorossi residenti nella Grande Mela.

Metti che a fine partita cammini felice come un bambino, ti prendi tutta l’acqua del mondo e neanche la senti per quanto sei contento.

Metti che Kolarov decide alla fine anche questa, col rigore procurato sullo 0-0 di una partita equilibrata e che poteva finire anche in un altro modo.

Metti che la Roma certifica la propria crescita strappando punti anche alle prime della classe, non solo a squadre di seconda fascia.

Metti che la Roma gioca meglio per 90 minuti e si complica la vita facendosi un rigore da solo ma lascia inoperoso Allison. 

Metti che ora la Roma fa paura anche lì davanti, per la striscia di risultati utili ottenuti ma sopratutto per la qualità e la solidità del gioco espressi dalla squadra di Di Francesco.