
Derby Fortitudo Virtus Bologna, una sfida che non finisce mai. Ce ne parla Enrico Schiavina, autore del libro che racconta tutte le storie tra F e V.
Tempo di derby a Bologna. Lo si capisce da alcune cose successe in città negli ultimi giorni.
Una partita a scopo benefico tra le vecchie glorie di Virtus e Fortitudo con 5000 persone e 40.000 euro di incasso per veder “giocare” dei vecchi panzoni coi capelli bianchi.
Polemiche che durano da giorni sulla distribuzione dei pochissimi biglietti disponibili, ogni giorno un paio di nuove acidissime puntate, non si sa ancora come andrà a finire.
Tavola rotonda nella sede del principale quotidiano cittadino con i vertici dei due club e l’assessore allo sport, tutti a ripetere all’infinito che il derby di basket è uno straordinario patrimonio della città di Bologna e che al di là della grande rivalità prevalgono sempre amicizia, lealtà e senso civico al derby di andata, l’impunita invasione di campo del fornaio per insultare Candi e il lancio di sedie dall’altro lato ne sono un perfetto esempio).
Spot di Sky che gira in tv da settimane, fanno bene ad essere orgogliosi del fatto che il primo derby di A2 per l’Epifania sia stata finora partita la più vista della stagione in tv, stracciando Serie A, Eurolega ed NBA, però nella guida televisiva potrebbero magari mettere il logo della Fortitudo Bologna e non quello della Fortitudo Agrigento, stavolta come a gennaio.
Solite paginate di giornali con interviste a vip o presunti tali, ex giocatori e allenatori, amici vicini e soprattutto lontani, speaker, massaggiatori, uscieri, strappabiglietti, bibitari del derby.
Cancellazione per la serata di venerdì di allenamenti e partite di praticamente tutte le attività giovanili e amatoriali della provincia, si tratta di una miriade di squadre che per una sera espongono il cartello «chiuso per derby».
Serata di gala in un palazzo storico del centro organizzata dal marchio Kontatto, con centinaia di invitati, modelle in passerella, ricco buffet, un enorme striscione propiziatorio («vinciamolo», su sfondo a pois), il tutto per presentare la maglia speciale per il derby. Che forse non lo sanno, ma è praticamente la riproposizione di quella della stagione 1976/77, sponsor Alco… Ma sì, carina – ha commentato qualcuno – per far meglio del pigiama a pallini comunque bastava poco.
Prima del derby, un pomeriggio intero di grigliata fortitudina di massa nei giardini dietro il PalaDozza, portate la salsiccia che al bere ci pensa la Fossa: il vantaggio è che dopo non fanno l’alcol-test nei cento metri a piedi da lì al palazzo.
Sempre il giorno del derby, chiusura del traffico e trasformazione di piazza Azzarita in un grande playground per tornei e partite. Bello. Chissà che giocandoci davvero a basket non si diffonda un po’ di cultura cestistica, e si aiuti qualcuno a viverlo con lo spirito giusto, questo benedetto derby.
Ah, poi venerdì alle 20.30 c’è anche la partita. Fortitudo contro Virtus, puntata numero 105. Ma dura solo 40 minuti. Il derby delle chiacchiere invece a Bologna dura tutto l’anno.