Brexit cambiamenti nel calcio e negli altri sport

Con la scelta di uscire dall'Unione Europea, molto cambierà anche nel calcio e nello sport in generale. Preoccupazione in Premier League, dove il costo dei calciatori comunitari potrebbe salire rapidamente del 20%

Brexit cambiamenti nel calcio – L’Inghilterra era andata a dormire con la sterlina a 1,50 sul dollaro e si è risvegliata fuori dall’Europa e con un valuta che in una notte ha perso 12 centesimi scendendo a 1,38. Le conseguenze dell’uscita dalla Ue avranno ripercussioni anche nello sport e principalmente nel calcio visto che la Premier League è il campionato più ricco e ambito del continente. Non tutto cambierà, e il molto che lo farà non sarà immediato, ma è ovvio che le preoccupazioni espresse dall’ad della Premier, Richard Scudamore, adesso diventano concrete.

Giocatori della Ue – Non è solo un discorso di sterlina debole, che pure potrebbe influire sui contratti e sui bilanci. E’ principalmente che adesso il prezzo dei calciatori comunitari potrebbe salire di circa il 20% all’interno del campionato inglese, mentre costerebbero la stessa cifra negli altri tornei. Una perdita secca di competitività che non è detto venga compensata dai soldi che generano i contratti televisivi e i ricavi dagli stadi. Anche il principio della libera circolazione dei lavoratori potrebbe venire meno: per giocare in Premier e negli altri tornei del Regno Unito servirà un permesso di lavoro per tutti i tesserati. Norme che riguardano già gli extracomunitari e niente affatto permissive perché sono legate a una percentuale di apparizioni internazionali. Sono ipotesi che andranno verificate nelle prossime settimane, ma lo scossone è forte.

Giovani a rischio – Ma c’è un articolo, il numero 19 della Fifa, che impedisce trasferimenti internazionali di giocatori minorenni. L’articolo non si applica a ragazzi tra i 16 e i 18 anni che vengono trasferiti all’interno della Ue. Ma adesso Londra non ne fa più parte. E perciò le società inglesi non potranno più rastrellare il territorio europeo e fare incetta dei talenti verdi più promettenti. E’ un’altra conseguenza potenzialmente nevralgica. Brexit, cambiamenti nel calcio, nella politica, nella società ma naturalmente anche negli altri sport cui i britannici sono particolarmente sensibili, come il rugby e il cricket. Eventi che dovranno per forza di cose portare a un cambiamento nelle strategie e nel modo di pensare lo sport all’interno dell’isola. Che si ritrova più autonoma, forse, ma anche più sola in mezzo all’Atlantico.