Berrettini trionfa a Gstaad, che anno fantastico per il tennis italiano!

In Svizzera l'Azzurro ha completato il torneo perfetto, senza perdere né un set e né un servizio. Da domani è il numero 54 nel ranking ATP.

E’ un anno fantastico questo, per il tennis italiano. Dopo le doppiette messe a segno nel 2018 da Fabio Fognini e Marco Cecchinato, è arrivata oggi la prima vittoria Atp della carriera per Matteo Berrettini, che ha vinto il torneo di Gstaad battendo in finale lo spagnolo Roberto Bautista Agut (7-6 6-4), numero 17 del ranking mondiale e alla quindicesima finale in carriera, la terza del 2018 dopo quelle vinte a Auckland e Dubai.

Matteo Berrettini ha completato un torneo perfetto, nel corso del quale non ha perso un set e neanche mai il servizio. E’ il ventiquattresimo italiano a vincere un torneo Atp. Per l’Italia è il 61° torneo vinto, il quinto dell’anno dopo San Paolo (Fognini), Budapest (Cecchinato), Bastad (Fognini) e Umago (Cecchinato). Nel ranking che sarà ufficializzato domani, il ventiduenne tennista romano sarà il numero 54 del mondo, nuovo best ranking.

Quasi incredulo il suo commento al termine della finale, vinta con un tie-break nel primo set (11-9) e con l’unico break della partita ottenuto al decimo game del secondo set. «E’ tutto assolutamente incredibile. Credo di aver giocato qui il miglior tennis della mia carriera. Dedico questo successo alla mia famiglia, è da quando sono ragazzino che hanno creduto in me. Mi hanno accompagnato ovunque, anche in posti meno belli di questo: sono molto orgoglioso di loro». Poi il ringraziamento a Vincenzo Santopadre, il suo tecnico: «Vincenzo è come un secondo padre, trascorro molto più tempo con lui che con la mia famiglia. Inoltre ho un grande rapporto con la Federazione e mi alleno anche a Tirrenia. Mi fa piacere avere al mio fianco sia Vincenzo che Umberto Rianna. Lavoriamo tutti i giorni sul mio tennis con l’obiettivo di essere più aggressivo. Non sono il tipo che ama scambiare troppo, quindi devo provare a chiudere il punto il più in fretta possibile».

Foto Ufficio Stampa Federtennis