Milano a un passo dallo scudetto, può chiudere in gara 6

Milano ha vinto in volata un'incredibile gara 5 e adesso ha due opportunità per vincere lo scudetto, ma Trento ha dimostrato di non arrendersi mai e ha in Shields un fantastico risolutore nell'ultimo periodo

La partita più bella dei playoff e forse della stagione ha detto che il fattore campo, sia pure scricchiolando, in questa finale continua a essere rispettato e che Milano ha due match point da spendere dopo essere quasi finita in un baratro nel finale di gara 5. Trento, che ha sfiorato l’impresa al Forum, è viva ma rischia di pagare emotivamente il contraccolpo di una gara che solo per piccoli dettagli ha perso. Statistiche, protagonisti e quote.

Le chiavi

 Gara 5 ha stravolto tutti i pronostici e tipicamente si è trasformata nella partita imprevedibile che solitamente viene fuori in una serie al meglio delle sette. Ironicamente, in una battaglia ad alto punteggio, se Milano è avanti deve ringraziare non un canestro dei suoi stranieri ma una giocata difensiva. Anzi quella che potrebbe diventare la giocata difensiva della stagione, la stoppata di Goudelock su Sutton che ha permesso all’EA7 di vincere 91-90. Subito prima c’erano stati i due liberi di Jerrels a sorpassare in volata l’ennesimo ultimo periodo leggendario di Shields, autore di 17 punti nel quarto periodo e della tripla che aveva mandato avanti la Dolomiti. Si pensava che la squadra di Pianigiani, in una partita sopra gli 80 punti, non potesse essere battuta in questa serie. Di sicuro non davanti al suo pubblico. Milano ha confermato la legge del Forum, imbattuta in casa ai playoff, ma ha rischiato grosso incassando 28 punti nel secondo e 24 punti nel quarto periodo. Perciò le chiavi principali di gara 6 sono due. La capacità, tutta da verificare, di Trento nel riuscire a imprimere un’ulteriore accelerazione sul piano dell’aggressività difensiva come si è visto in gara 3 e 4. E la capacità di portare almeno tre uomini in doppia cifra abbondante. In gara 5 sono stati addirittura quattro, con Gomes che si è aggiunto come terminale offensivo a Shields, Sutton e Hogue, e l’11/26 dall’arco è stata un’altra statistica insolita. E’ invece usuale il 13/19 ai liberi che a conti fatti è costato la prima vera partita risolta in volata, dato che Buscaglia conosceva e che ha cercato di evitare. Tutti argomenti che vanno confermati dal punto di vista emotivo, perché andare a due azioni da una vittoria che ti avrebbe permesso di giocarti lo scudetto davanti ai tuoi tifosi può avere ripercussioni imprevedibili. La Dolomiti può reagire o sgonfiarsi definitivamente, anche se dopo due anni nessuno vuole scommettere contro il cuore di una squadra che non si arrende mai. E a proposito di cuore, le ultime due giocate di Jerrels e Goudelock in gara 5 confermano che anche Milano ne ha uno che pulsa. Pianigiani vuole andare più spesso possibile dentro l’area a raccogliere canestri facili anche nelle serate in cui il tiro da tre non funziona, ha dato più minuti a Cinciarini e Gudaitis per avere regia e presenza vicino al canestro e ne ha ricavato 27 viaggi in lunetta, dato che dovrà confermare se vuole vincere a Trento. Ma nel finale sono le giocate dei tuoi leader a fare la differenza e appena un mese fa nessuno si sarebbe aspettato che Milano potesse andare a un passo dal titolo grazie alla stoppata del suo migliore attaccante.

I protagonisti

Gli occhi sono su Shields, l’uomo che rende l’ultimo periodo suo personale territorio di caccia, 27 punti in gara 5 dopo i 31 di gara 4 con 10/14 al tiro e 4/6 dall’arco, fuori nell’ultima azione per avere speso il quinto fallo su Jerrells nell’ultimo possesso difensivo. Ma se Trento vuole alimentarlo ancora deve ricevere ancora supporto da Sutton, che continua a essere una tassa da pagare ai liberi, e Hogue. Con l’aggiunta di Gomes, che può pungere dall’arco, e Gutierrez le cui statistiche non rendono nemmeno lontanamente giustizia alla quantità di energia, non sempre ortodossa, che sparge all’interno della partita. Milano dovrà chiedere di più a Micov, spesso opaco in 31 minuti in gara 5 se non per qualche passaggio illuminante, e avere di più da Jerrels e Goudelock nella selezione dei tiri, specialmente dall’arco. Potrebbe di nuovo essere la partita di Gudaitis e in assoluto, con Cinciarini e Tarczewski in crescita, le opzioni di Pianigiani sono superiori a quelle di Buscaglia. Ammesso che l’EA7 sappia liberarsi dai passaggi a vuoto che l’hanno condizionata nelle due gare giocate sul parquet della Dolomiti.

Precedenti

In regular season due vittorie per Milano, 74-55 alla BLM Group Arena alla settima giornata di andata quando Trento ancora non era nemmeno vicina all’assetto del girone di ritorno con 16 punti di Goudelock, 88-80 nel ritorno al Forum in una partita equilibrata e decisa solo dal 27-19 dell’EA7 nell’ultimo periodo con 28 punti e 4 rimbalzi di Micov. La striscia aperta di cinque vittorie consecutive per i lombardi, considerando il 74-65 nella supercoppa giocata a settembre e le prime due gare della finale, è stata interrotta in gara 3 con la vittoria di Trento. Che non vinceva due gare consecutive contro Milano dalla semifinale della scorsa stagione. In questa stagione l’EA7 è imbattuta in casa contro Trento e ai playoff, una statistica che potrebbe tornare di attualità in caso di epilogo a gara 7.

Quote gara 6

Quote vincente scudetto 2017-18 al 14 giugno

Snai Matchpoint
Milano 1.12 1.12
Trento 5.50 6.00

Quote vincente scudetto 2017-18 prima della finale

Bet365 Matchpoint
Milano 1.35 1.30
Trento 3.25 3.30