Trento reagisce in casa contro Milano, serie scudetto riaperta?

Milano ha vinto i primi due episodi ma Trento sul proprio parquet ha reagito e allungato la serie, il fattore campo potrebbe essere determinante. Decisiva gara 4

Dopo due vittorie nette sul piano tecnico e statistico per Milano al Forum, la reazione di Trento in gara 3 sul proprio parquet può cambiare gli equilibri della serie. Forse non la dinamica della finale, con l’EA7 ancora nettamente favorita, ma potrebbe allungarla e portarla realisticamente a sei partite. Statistiche, protagonisti e quote.

Le chiavi

La reazione di Trento dopo le prime due sconfitte in trasferta era attesa con curiosità. La vittoria della Dolomiti ha dimostrato che alla BLM Group Arena si gioca una serie diversa, per intensità difensiva e per prolificità delle due squadre. Potrebbe somigliare alla finale della Eastern Conference tra Boston e Cleveland, con il fattore campo preponderante e che potrebbe essere rispettato fino alla fine, anche se Milano ha in canna il colpo che farebbe piegare definitivamente la serie dalla sua parte. Statisticamente è evidente come la squadra di Pianigiani abbia frenato nel terzo episodio. Aveva segnato 98 e 90 punti nelle prime due partite dominando dentro l’area e chiudendo con il 62.9% e 55.9% da due, tirando con un irreale 27/58 complessivo da tre e in gara 2 aveva anche capitalizzato in attacco con 14 rimbalzi offensivi, un’enormità. Gara 3 ha avuto tutt’altro sapore, per merito di Trento la cui unica arma realisticamente è quella di abbassare ritmi e punteggio per inceppare il talento e le alternative dell’EA7. In trasferta Milano ha segnato 65 punti, è franata al 41.9% da due, è scesa al 39.3% da tre che rimane comunque una percentuale elevata (e al momento la striscia di partite consecutive in campionato con almeno dieci triple a bersaglio è aperta a otto), ma le palle perse sono salite progressivamente, da 9 a 13 nelle prime due partite fino alle 16 della terza. E’ chiaro che Trento ha margini più ridotti sul piano offensivo e il capolavoro l’ha fatto nell’approccio e nell’aggressività difensiva in una serata nella quale Milano inconsciamente è arrivata pensando di avere compiuto la parte più grande del lavoro. La squadra di Buscaglia ha vinto a 72 punti ma continuando a tirare con il 51.2% da due, statistica identica a gara 2, mentre non dovresti vincere nessuna partita tirando 3/22 dall’arco ed è proprio sul perimetro che i margini di miglioramento sono più evidente se l’intento è quello di allungare la serie. L’altra statistica che è stata ribaltata è relativa ai tiri liberi, Trento ne aveva tentati 32 nelle prime due gare e ne ha tirati 30 solo nel terzo episodio, compensando la carenza di mira balistica e ritrovando la capacità di guadagnare punti dalla lunetta che l’aveva accompagnata ai playoff fino all’inizio della finale. Le percentuali sono ancora orrende ma non cambieranno in meglio a questo punto della stagione. Anomalia anche i 46 rimbalzi di cui 17 offensivi, un dominio vicino al canestro che è frutto di contingenze emotive e non tecniche. Anche per questo gara 4 è il vero termometro della serie.

I protagonisti

E’ chiaro anche che Milano ha più uomini da utilizzare nelle difficoltà ed è difficile immaginare che Goudelock, Jerrels e Micov possano insieme essere di nuovo dannosi come in gara 3. E’ chiaro che la difesa di Trento è in grado di limitarli, ma non tutti contemporaneamente. Sono i nomi da sottolineare in vista di gara 4, insieme a Cinciarini che nel terzo episodio è stato poco utilizzato e potrebbe dare i tempi corretti a un attacco che necessariamente sul parquet di Trento ha meno fluidità e circolazione di palla. La Dolomiti ha perso definitivamente Flaccadori, operato al cuore, e continua a sostenersi sul duo Sutton e Hogue con Shields che però vanno a intermittenza. Se non sempre Gomes potrà produrre 13 punti e 5 rimbalzi come in gara 3 e Forray è meraviglioso a rimbalzo e in difesa ma non è uomo con punti nelle mani, Buscaglia da qualche parte deve trovare protagonisti alternativi per rendere più produttivo un attacco che fatica a sfiorare gli 80 punti contro Milano. Potrebbe essere Gutierrez oppure toccare a Silins ma è chiaro che a questo punto della serie la produzione degli uomini della rotazione diventa nevralgica quando di fronte hai troppo più talento.

Queste le dichiarazioni di Forray alla fine di gara 3: «Rispettiamo Milano ma siamo in finale e non avrebbe senso tirarsi indietro ora. Non ci diamo mai per persi, non molliamo mai. Non so come finirà ma ci proveremo fino alla fine». Le parole di Hogue: «Non abbiamo ancora fatto nulla, siamo ancora sotto. Davanti a questo pubblico meraviglioso possiamo fare qualsiasi cosa».

Precedenti

In regular season due vittorie per Milano, 74-55 alla BLM Group Arena alla settima giornata di andata quando Trento ancora non era nemmeno vicina all’assetto del girone di ritorno con 16 punti di Goudelock, 88-80 nel ritorno al Forum in una partita equilibrata e decisa solo dal 27-19 dell’EA7 nell’ultimo periodo con 28 punti e 4 rimbalzi di Micov. La striscia aperta di cinque vittorie consecutive per i lombardi, considerando il 74-65 nella supercoppa giocata a settembre e le prime due gare della finale, è stata interrotta in gara 3 con la vittoria di Trento.

Quote gara 4

Quote punteggio serie Matchpoint al 10 giugno

Punteggio serie Milano Trento
4-1 2.25
4-2 3.50 12.00
4-3 4.00 9.00

 

Quote vincente scudetto 2017-18 al 10 giugno

Snai Matchpoint
Milano 1.15 1.12
Trento 5.25 6.00

Quote vincente scudetto 2017-18 prima della finale

Bet365 Matchpoint
Milano 1.35 1.30
Trento 3.25 3.30