Situazione in cui Milano non avrebbe voluto trovarsi nei playoff di Eurolega, con il 2-0 contro il Bayern Monaco che si è trasformato in un 2-2 che costringe la squadra di Messina alla bella al Forum. Fattore campo finora sempre rispettato in una serie estremamente fisica e nella quale gli uomini di Trinchieri hanno trovato le risorse per risollevarsi alla fine del terzo periodo di gara 3, mentre all’AX è mancato un trascinatore come Rodriguez. Padroni di casa comunque favoriti per andare alle Final Four ma gara 5 per definizione sfugge a ogni pronostico.
Le quote
| AX Milano | Bayern Monaco |
| 1.46 | 2.95 |
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Pronostici
Se Milano non riuscirà ad andare alle Final Four, e sarebbe la prima volta che una squadra avanti 2-0 ai playoff viene eliminata, il ricordo dell’ultimo periodo di gara 4 tormenterà a lungo Messina e i suoi giocatori. L’AX era avanti 71-63, aveva gestito con tranquillità un vantaggio quasi sempre in doppia cifra e invece la fisicità della difesa di Trinchieri l’ha costretta a un ultimo quarto da appena 11 punti segnati e nel quale sono stati i padroni di casa a trovare le giocate decisive dai loro uomini di riferimento, prima uno scatenato Zipser da 16 punti e 6/9 dal campo e poi un chirurgico Lucic in lunetta con 12 punti e 18 di valutazione. Prima il lavoro l’avevano fatto Baldwin, Seeley, Reynolds e Johnson per impedire che il divario si allargasse eccessivamente ma era una partita nelle mani di Milano che è sfuggita, come altre in questa edizione di Eurolega, per l’incapacità di gestire il vantaggio sotto pressione, vedi i liberi sbagliati nell’ultimo minuto o lo sfondamento, veramente al limite, di Shields su Gist a 23” dalla sirena finale. E’ doloroso sottolinearlo ma in gara 4 l’assente ingiustificato è stato Rodriguez e se l’uomo preso per risolvere queste partite fa più palle perse che punti, rispettivamente 4 e 3 in 18 minuti di utilizzo, la gestione dei possessi decisivi si complica.
La cattiva notizia è che Milano ha perso 85-82 una partita nella quale per la prima volta ha segnato più di ottanta punti e tirato con almeno il 40% dall’arco, anche se nel finale hanno pesato gli errori di Datome e Delaney, ma al play non si può rimproverare nulla dopo una serata da 28 punti, 4 rimbalzi, 2 assist e 30 di valutazione. L’AX ha anche tirato con il 54.3% da due, segno che gli aggiustamenti offensivi di Messina hanno funzionato, ma l’altra cattiva notizia è che nonostante il Bayern Monaco abbia tirato appena 5/21 dall’arco e la superiorità a rimbalzo di Milano 32 a 28 è arrivata comunque la seconda sconfitta consecutiva pure in una serata in cui Shields, Leday e Punter sono andati in doppia cifra. La chiave primaria di gara 5 sarà perciò limitare le percentuali dentro l’area dei tedeschi, che sono saliti progressivamente di tono dal punto di vista fisico nel corso della serie mettendo sempre più in difficoltà Hines (5 falli commessi e nessuno subito in gara 4, statistica sintomatica del diverso grado di pericolosità nelle due metà campo) e ritrovare l’impatto di Rodriguez che difficilmente sbaglia due gare consecutive. Milano non può prescindere dal suo punto di riferimento e Messina per avere più fisicità sta dando più minuti a Evans e Brooks lasciando meno spazio a Micov, Roll e Tarczewski. L’AX rimane favorita per andare alle Final Four ma gara 5 è imprevedibile e potrebbero essere ancora i dettagli a decidere il risultato, del resto in tre delle prime quattro partite solo in gara 2 c’è stato un divario superiore ai 10 punti e in gara 1 (79-78), gara 3 (85-79) e gara 4 (85-82) il distacco è sempre stato di sei o meno punti. Due squadre che a questo punto si conoscono alla perfezione e che con in palio le Final Four potrebbero abbassare le loro percentuali, potrebbe essere una partita ai 75 punti e la buona notizia per la squadra di Messina è che finora il fattore campo è stato sempre rispettato. Ma come ha detto Messina servirà limitare le palle perse, evitare di mandare in lunetta i tiratori del Bayern Monaco oltre a una maggiore lucidità e determinazione nel secondo tempo e nei minuti finali, momenti in cui finora Milano non è stata impeccabile.
